Attacchi di panico - terapia
Buonasera
vi scrivo per una persona a me cara. Dopo problemi lavorativi e familiari ha affrontato un brutto periodo riducendosi varie volte al pronto soccorso per i classici sintomi di attacchi di panico. Dopo vari mesi si è deciso ad affrontare il problema rivolgendosi ad uno psichiatra. Ormai sono 7 mesi che effettua la seguente terapia 20 gocce entact e 10 rivotril. Il risultato è un miglioramento della condizione ma uno stato di sonnolenza e stanchezza continuo, invalidante. Il medico ha ridotto il rivoltril a 5 gocce e vedremo se questo comporta dei miglioramenti. Ora, sono anche 7 mesi che nn va più a lavoro ( attività in proprio con socio) e non si distrae. Rimane per lo più a casa ... Questo è dovuto a una sua insicurezza per gli effetti collaterali che gli provocano le medicine.. Il dottore non lo forza, anzi gli ha detto che appena si sentirà di tornare a lavoro sarà il momento giusto.
Partendo dal fatto che voglio fidarmi di questo dottore, non capisco se è giusta questa cosa... Vorrei che magari affrontasse anche la psicoterapia, magari servirebbe per abbattere un po di barriere che si è costruito , ma non essendo io dottore non so come fare e se è veramente una strada giusta da far percorrere.
So che questo suo stato i suoi attacchi di panico sono dovuti nn solo a stress lavorativo ma anche a problemi di vecchia data, se così vorremmo dire.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti
vi scrivo per una persona a me cara. Dopo problemi lavorativi e familiari ha affrontato un brutto periodo riducendosi varie volte al pronto soccorso per i classici sintomi di attacchi di panico. Dopo vari mesi si è deciso ad affrontare il problema rivolgendosi ad uno psichiatra. Ormai sono 7 mesi che effettua la seguente terapia 20 gocce entact e 10 rivotril. Il risultato è un miglioramento della condizione ma uno stato di sonnolenza e stanchezza continuo, invalidante. Il medico ha ridotto il rivoltril a 5 gocce e vedremo se questo comporta dei miglioramenti. Ora, sono anche 7 mesi che nn va più a lavoro ( attività in proprio con socio) e non si distrae. Rimane per lo più a casa ... Questo è dovuto a una sua insicurezza per gli effetti collaterali che gli provocano le medicine.. Il dottore non lo forza, anzi gli ha detto che appena si sentirà di tornare a lavoro sarà il momento giusto.
Partendo dal fatto che voglio fidarmi di questo dottore, non capisco se è giusta questa cosa... Vorrei che magari affrontasse anche la psicoterapia, magari servirebbe per abbattere un po di barriere che si è costruito , ma non essendo io dottore non so come fare e se è veramente una strada giusta da far percorrere.
So che questo suo stato i suoi attacchi di panico sono dovuti nn solo a stress lavorativo ma anche a problemi di vecchia data, se così vorremmo dire.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti
[#1]
Dopo sette mesi di terapia gli effetti terapeutici avrebbero dovuto consentire la ripresa di una vita lavorativa vicina allo stato precedente. Se così non e' stato la terapia farmacologica andrebbe rivista ed eventualmente integrata con un percorso psicoterapico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta... Sul fatto di modificare la cura è appena successo diminuendo la dose, vedremo gli effetti.
Sull'integrare il percorso psicoterapico volevo sapere se uno escludeva alla fine l'altro. nel senso deve comunque continuare a prendere le medicine?
So che dovrebbere essere una voglia che parte da lui, ma visto che il dottore non glielo propone forse non la considera neanche come ipotesi... E qui mi domando.. Come posso io , persona ignorante sull'argomento, far si che inizi un percorso psicoterapico? Come faccio a trovare uno psicoterapeuta?
Grazie
Sull'integrare il percorso psicoterapico volevo sapere se uno escludeva alla fine l'altro. nel senso deve comunque continuare a prendere le medicine?
So che dovrebbere essere una voglia che parte da lui, ma visto che il dottore non glielo propone forse non la considera neanche come ipotesi... E qui mi domando.. Come posso io , persona ignorante sull'argomento, far si che inizi un percorso psicoterapico? Come faccio a trovare uno psicoterapeuta?
Grazie
[#3]
Gentile utente,
la psicoterapia non è controindicata se è in corso una terapia psicofarmacologica.
Anzi potrebbe essere rafforzativa l'una dell'altra e viceversa.
Per trovare uno specialista potrebbe chiedere al suo medico di base o allo stesso psichiatra di riferimento.
la psicoterapia non è controindicata se è in corso una terapia psicofarmacologica.
Anzi potrebbe essere rafforzativa l'una dell'altra e viceversa.
Per trovare uno specialista potrebbe chiedere al suo medico di base o allo stesso psichiatra di riferimento.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 01/02/2011.
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