Distrazione, memoria, sensibilità, assertività, empatia, "senso" sociale
Ho consultato la psicologa della scuola ma non mi ha aiutata, soprattutto perché non sono riuscita a parlarle, mi sono invece bloccata e ho fissato il banco dando risposte brevi e poco significative.
Spiego: Percepisco in me un insieme di cose che non vanno che ho sempre cercato di analizzare separatamente,ma ora vorrei sapere se c'è la possibilità che esse dipendano tutte da un'unica causa.
-Buona memoria ma la mia incapacità nell'interagire con gli oggetti mi porta spesso ad avere crisi brevi di pianto silenzioso.(è più un lamento d'angoscia derivante dal fatto di NON riuscire a ricordare la posizione di oggetti usati un minuto prima)
-Ho queste crisi anche quando leggendo una frase non riesco a capirne il significato(perché magari c'è un errore di stampa o perché non ne capisco il senso logico).In questi casi rileggo più volte la frase sapendo benissimo che la cosa mi fa soffrire ma cercando comunque la soluzione,ogni tanto butto via il libro con rabbia.
-Bassa empatia, bassa assertività, bassa capacità di accettare consigli e critiche.
-Poca capacità di controllo del mio tono di voce, della mia posizione e delle mie espressioni.[spesso mi dicono "hai un'espressione magnifica" oppure "questa è proprio una tipica posizione alla D.!"(D. sono io)]
-Difficoltà nel riconoscere il mio corpo e quello degli altri.(per esempio se una persona si soffia il naso mi riesce molto difficile capirlo se in quel momento IO non ho bisogno di soffiarmi il naso.Altro esempio:ogni tanto penso "ah! che strano!questa sono io!e io posso controllare le mie azioni!)Di, forse, conseguenza non riesco a rispondere alle domande di alcune persone perché è difficile capire che queste persone hanno un cervello e che la gente non sono me e che loro hanno bisogno di sapere cose che io già so.
-Moolta difficoltà nell'interagire con gli altri, spesso questi mi evitano e io non so cosa loro pensano di me.Ma non soffro di questa cosa, non mi interessa particolarmente sviluppare delle amicizie.Ho una amica e mi basta.
-Sbalzi d'umore frequenti ma forse è normale data l'età.(c'è scritto 19 anni, in realtà ne ho 18 e 2 mesi)
-Quasi completo mutismo con determinate persone.(ad esempio con tutti e 4 i miei nonni perché non so come rispondere alle loro domande.Con 2 amici di mio padre, uno perché è molto aperto e forse mi intimorisce, l'altro perché mi parla tanto e mi fissa e mi fa domande a cui non so rispondere.Con mio cugino perché mi fissa.Con mia zia perché ride tanto)
-ODIO nei confronti di determinate sensazioni.[rumori che si ripetono con una semimprecisa alternanza e quasi sempre uguali (il click della penna: click click CLICK!), rumori forti e improvvisi (ho il terrore della pentola a pressione).Odio poi alcuni tipi di contatto fisico, un sospiro sulla mia pelle mi sembra liquido caldo.Ho spesso o troppo caldo o troppo freddo. Non sopporto il dolore fisico]
-Non capisco tantissimi comportamenti umani.(cin cin, buon appetito, prego)
Grazie.
Sono finiti i caratteri.
Spiego: Percepisco in me un insieme di cose che non vanno che ho sempre cercato di analizzare separatamente,ma ora vorrei sapere se c'è la possibilità che esse dipendano tutte da un'unica causa.
-Buona memoria ma la mia incapacità nell'interagire con gli oggetti mi porta spesso ad avere crisi brevi di pianto silenzioso.(è più un lamento d'angoscia derivante dal fatto di NON riuscire a ricordare la posizione di oggetti usati un minuto prima)
-Ho queste crisi anche quando leggendo una frase non riesco a capirne il significato(perché magari c'è un errore di stampa o perché non ne capisco il senso logico).In questi casi rileggo più volte la frase sapendo benissimo che la cosa mi fa soffrire ma cercando comunque la soluzione,ogni tanto butto via il libro con rabbia.
-Bassa empatia, bassa assertività, bassa capacità di accettare consigli e critiche.
-Poca capacità di controllo del mio tono di voce, della mia posizione e delle mie espressioni.[spesso mi dicono "hai un'espressione magnifica" oppure "questa è proprio una tipica posizione alla D.!"(D. sono io)]
-Difficoltà nel riconoscere il mio corpo e quello degli altri.(per esempio se una persona si soffia il naso mi riesce molto difficile capirlo se in quel momento IO non ho bisogno di soffiarmi il naso.Altro esempio:ogni tanto penso "ah! che strano!questa sono io!e io posso controllare le mie azioni!)Di, forse, conseguenza non riesco a rispondere alle domande di alcune persone perché è difficile capire che queste persone hanno un cervello e che la gente non sono me e che loro hanno bisogno di sapere cose che io già so.
-Moolta difficoltà nell'interagire con gli altri, spesso questi mi evitano e io non so cosa loro pensano di me.Ma non soffro di questa cosa, non mi interessa particolarmente sviluppare delle amicizie.Ho una amica e mi basta.
-Sbalzi d'umore frequenti ma forse è normale data l'età.(c'è scritto 19 anni, in realtà ne ho 18 e 2 mesi)
-Quasi completo mutismo con determinate persone.(ad esempio con tutti e 4 i miei nonni perché non so come rispondere alle loro domande.Con 2 amici di mio padre, uno perché è molto aperto e forse mi intimorisce, l'altro perché mi parla tanto e mi fissa e mi fa domande a cui non so rispondere.Con mio cugino perché mi fissa.Con mia zia perché ride tanto)
-ODIO nei confronti di determinate sensazioni.[rumori che si ripetono con una semimprecisa alternanza e quasi sempre uguali (il click della penna: click click CLICK!), rumori forti e improvvisi (ho il terrore della pentola a pressione).Odio poi alcuni tipi di contatto fisico, un sospiro sulla mia pelle mi sembra liquido caldo.Ho spesso o troppo caldo o troppo freddo. Non sopporto il dolore fisico]
-Non capisco tantissimi comportamenti umani.(cin cin, buon appetito, prego)
Grazie.
Sono finiti i caratteri.
[#1]
Gentile utente
la valutazione che ha fatto andrebbe riferita alla psicologa.
Se non si sente a suo agio può provate a rivolgersi ad un professionista in altra sede, eventualmente facendosi accompagnare dai suoi genitori.
la valutazione che ha fatto andrebbe riferita alla psicologa.
Se non si sente a suo agio può provate a rivolgersi ad un professionista in altra sede, eventualmente facendosi accompagnare dai suoi genitori.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 31/01/2011.
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