Personalità borderline e ansia
Ricordo che da parecchi anni sporadicamente ho episodi di ansia di breve durata, con palpitazioni, nervosismo e sensazione che stia per succedere qualcosa imminentemente, questo associato ad altrettanto sporadici sbalzi di umore spesso immotivati, molto frequenti di sera, duraturi ma una volta preso sonno la mattina successiva il risveglio è come se non fosse mai accaduto nulla. In seguito ad un evento traumatico ed alla fine di una relazione amorosa pittosto travagliata (che credo sia la cosa che m'abbia segnato di più), per alcuni mesi questi episodi sono aumentati associati a frequenti risvegli notturni con palpitazioni e senso di angoscia. Il tutto è contornato da difficoltà di concentrazione e notevole calo di rendimento, iniziati nel 2004, anno in cui oltre aver iniziato ad abusare di alcol (ubriacatura del sabato sera o infrasettimanale, ma mai avuto problemi di dipendenza) ci furono fortissimi e gravi litigi con i miei genitori e problemi con una partner. C'è da aggiungere che nelle relazioni sentimentali oltre ai periodi di quiete, ce ne sono alcuni in cui mi sento fortemente legato con il partner e altri invece quasi completamente disinteressato senza particolari motivazioni e in generale ho alcuni problemi a prendere decisioni. Ora, passati diversi mesi, anche non avendo più frequenti risvegli la notte (mi capita soltanto la notte prima di un appuntamento o impegno importante e in altre pochissime occasioni) ho deciso comunque di consultare uno psichiatra. Dopo un colloquio di circa 45 minuti, mi ha detto che sono "un po' borderline" e mi ha chiesto se volessi seguire una terapia. Anche non essendo affatto sicuro, gli ho detto che ero disponibile a seguirla e quando gli ho chiesto informazioni su una possibile psicoterapia mi ha risposto con un "eh, se facessimo tutto con i colloqui...". Mi ha detto che dato che gli ho riportato dei sintomi, lui mi assegnava una terapia poi di volta in volta nei colloqui si sarebbe deciso. La terapia consiste in Xanax una volta al dì prima di andare a dormire e 25 mg di Zoloft per sei giorni, in seguito 50. Lo Xanax non lo sto proprio prendendo anche perché in questo periodo riesco tranquillamente a dormire, lo Zoloft invece si. Secondo voi la diagnosi è giusta? È giusto affrontare questa situazione solo con i farmaci e con un 'poi si vedrà'? Dovrei fidarmi e continuare, visto che è solo il primo appuntamento o dovrei pensare di cambiare psichiatra? Inoltre inizio ad avere i primi effetti collaterali come secchezza delle fauci, nausea e cefalea e sono preoccupati per i problemi di dipendenza che potrebbe dare. Grazie anticipatamente.
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Gentile utente
Un po borderline non e' una diagnosi. La terapia prescritta si basa su un antidepressivo e un ansiolitico, terapia generalmente usata per problemi depressivi o di ansia. Online
Non e' possibile fare diagnosi.
Cordiali saluti
Un po borderline non e' una diagnosi. La terapia prescritta si basa su un antidepressivo e un ansiolitico, terapia generalmente usata per problemi depressivi o di ansia. Online
Non e' possibile fare diagnosi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Gentile utente,
io le ho semplicemente scritto che quanto riferito dal suo medico non rappresenta una diagnosi. La terapia sarà stata prescritta con cognizione di causa, pertanto, poichè il medicoche l'ha visitata ne sa più di noi, la terapia andrebbe seguita. Resta da chiarire la diagnosi, che il medico non le ha chiarito.
Cordiali saluti
io le ho semplicemente scritto che quanto riferito dal suo medico non rappresenta una diagnosi. La terapia sarà stata prescritta con cognizione di causa, pertanto, poichè il medicoche l'ha visitata ne sa più di noi, la terapia andrebbe seguita. Resta da chiarire la diagnosi, che il medico non le ha chiarito.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 28/01/2011.
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