Sarebbe meglio cambiare farmaco oppure sospendere con questo per poi riprendere di nuovo

Salve!
Ho 22 anni e il mio problema è questo:Soffro di cefalea da tensione nervosa a cui, a volte, sono associati anche altri sintomi come ansia,stanchezza fisica e psichica,forte irritabilità,agitazione,ma anche forte insicurezza di fronte,per esempio,ad una decisione che devo prendere.Questi sintomi diventano più forti nei giorni che precedono un esame,oppure in una giornata molto pesante,dopo molte ore di studio intenso oppure in seguito ad un evento negativo,spicevole.Allora,per attudire questi sintomi, prendo all'occorrenza un ansiolitico Lexotan a gocce,con cui trovo sollievo e beneficio ma che però da qualche mese pare che non faccia più effetto.
Cosa pensate voi?Sarebbe meglio cambiare farmaco oppure sospendere con questo per poi riprendere di nuovo?Ma in genere questi problemi vanno avanti per tutta la vita, nel senso che dovrò prendere sempre,quando è necessario,un ansiolitico oppure possono scomparire,magari con l'età?
Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
piuttosto che avventurarsi in terapie "fai da te", credo che necessiti di una visita psichiatrica per valutare insieme allo specialista quale sia con certezza la sua diagnosi e, di conseguenza, approntare la giusta terapia.
Ritengo che per i disturbi d'ansia da lei descritti, lo specialista le consiglierà una terapia antidepressiva che dovrà seguire per qualche mese.
Successivamente insieme al suo medico valuterà per quanto tempo (e a che dosaggi) continuare la terapia e se addirittura sospenderla.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

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Dott. Vito Fabio Paternò

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[#2]
Dr. Giannantonio Cassisi Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Eviterei, d'accordo col dott. Paternò, le terapie "fai da te" e addirittura di rivolgermi immediatamente ai farmaci per dei "sintomi" (che io chiamerei, piuttosto, "stati d'animo", eccezion fatta per la cefalea) che, tutto sommato, nelle situazioni che descrive (prima di un esame o quando deve prendere delle decisioni o dopo ore di intenso studio), ci possono stare.
Non credo si possa star bene dopo ore ed ore di intenso studio o dopo una giornata pesante, nè prima di un esame, nè, tantomeno, in seguito ad un evento negativo o spicevole.
Non voglio sminuire il suo stato di sofferenza, perchè ritengo che sicuramente ci siano situazioni sue, intrapsichiche, che le rendono ancora più pesanti questi eventi e l'attività dello studio; queste andrebbero comprese ed elaborate con delle sedute di psicoterapia.
Iniziare a rivolgersi ai farmaci all'età di 22 anni, a meno che non sia strettamente necessario, non è sicuramente una buona pratica.
Ovviamente, lei capirà, solo leggendo poche righe, non posso avere un'idea circa l'intensità dei vissuti che riferisce, per cui potrebbe anche essere utile una prescrizione farmacologica. Ma ritengo utile per lei contattare uno psicoterapeuta della sua zona.
Nella speranza che il mio intervento le sia utile,
la saluto

Dr. G.Cassisi

[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
inutile aggiungere molto a quanto già detto: vietato il "fai da te" e nel suo caso è d'altra parte una diagnosi corretta per un'impostazione terapeutica adeguata.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#4]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Cari dottori,
non è , come dite voi, una terapia fai da te;mi sono rivolto al mio medico generico il quale,pensando che io avessi una cefalea tensiva, mi ha prescritto Lexotan ma che solo quando ho bisogno prendo, all'occorrenza, come ha detto lui di fare; d'altra parte non mi ha dato indicazione sulla quantità da prendere nè mi ha detto per quanto tempo devo assumerlo!
Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Mi spiace ma se il suo medico non l'ha indirizzata verso uno specialista, non le ha detto quanto Lexotan prendere e per quanto tempo...allora è proprio una terapia "fai da te"!

Cordiali saluti
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

il suo caso necessita di un inquadramento psichiatrico e di un trattamento adeguato ai suoi disturbi.
Si rivolga ad uno psichiatra

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#7]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
si rivolga con fiducia ad uno specialista in psichiatria. Le verrà fornito l'adeguato aiuto per i suoi problemi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#8]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
da quanto lei scrive mi sembra che il problema abbia diverse sfacettature, mediche e psicologiche.

Intanto andrebbe correttamente inquadrata tutta l'area che concerne l'aspetto medico (cefalee, tensioni, stanchezza fisica, ecc.)Partirei dal medico di base, chiedendo tutti gli accertamenti del caso per capire quali patologie(caratterizzate da questi sintomi) possiamo escludere

A questo punto una visita psichiatrica mi sembrerebbe opportuna, soprattutto se parliamo di psicofarmaci: devo continuare a prendere questo farmaco vista l'entità dei miei sintomi? oppure devo cambiarlo? e per quanto tempo?

Tutte domande che, a mio avviso, andrebbero gestite appunto insieme ad uno specialista

Terzo, avendo l'ansia una componente ambientale-psicologica andrebbe monitorato un eventuale intervento insieme ad uno psicoterapeuta, meglio se cognitivo-comportamentale, onde capire quali strategie adottare per sradicare completamente la sua tendenza a sviluppare ansia in certe situazioni

Mi rendo conto che la soluzione così prospettata appare complessa, ma è in gioco la sua serenità, e quindi secondo me ne vale la pena

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

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Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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