Trauma psicologico dopo 6 mesi dall'aborto
Buongiorno dottori...sono arrivata a scrivere qui perchè non riesco più ad essere serena. precisamente il 3 luglio mi sono sottoposta ad un'interruzione di gravidanza, perchè ero rimasta incinta del mio ragazzo attuale, ma la situzione non ci permetteva di tenerlo nonostante stavamo insieme già da anni perchè lui aveva appena perso il lavoro a causa della chiusura dello stabilimento in cui lavorava e io una studentessa di 22 anni senza un soldo: tutto questo ci ha portato a questa decisione anche se io fino alla fine sono stata indecisa. Dire che è stato un inferno è riduttivo. Dopo 45 giorni dall'intervanto, appena mi è tornato il ciclo ho cominciato a prendere la pillola e la prendo tutt'ora, non sfallisco di un minuto, ogni sera alla stessa ora! cerco di non prendere alcun medicinale, sono allergica e la ginecologa mi ha detto che l'antistaminico prescritto dall'allergologo non interferisce con la pillola ma non lo prendo lo stesso, non ho più avuto rapporti completi con il mio ragazzo, ma solo con il preservativo, e se qualche volta presa dal momento acconsento a farlo per due minuti senza e poi solo dopo protetto sto "in paranoia" per un mese intero finchè non mi torna il ciclo. Qualche sera mi capita anche che se non ricordo il momento preciso in cui ho preso la pillola penso anche di non averla ingoiata bene e che magari anche semplicemnte andando in bagno entro le 4 ore potrebbe darsi che non l'ho assorbita bene e mi vengono dei momenti di panico. L'altro ieri d esempio ho avuto 2 rapporti con il mio ragazzo protetti da metà e ora sono terrorizzata perchè avendo un forte raffreddore e facendo tanti starnuti potrei aver involontariamente espulso la pillola...insomma la morale di tutto ciò è che adesso quando devo fare sesso non lo vivo più bene, non sono serena,nonostante amo tantissimo il mio ragazzo e non è cambiato assolutamente niente tra noi, lì per lì magari si ma tornando a casa sto sempre triste e pensierosa, tanto che mi è venuta anche la colite spastica. Attendendo una risposta,ringrazio chiunque abbia avuto la pazienza di leggere tutto ciò che avevo da dire.
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Gentile utente,
La situazione attuale merita un inquadramento diagnostico, specialmente perché è frequente che dopo alterazioni ormonali della gravidanza (a termine o interrotta) ci siano episodi del genere, più spesso in persone che ne hanno già avuti o che hanno familiarità psichiatrica (ad esempio per depressione).
Le preoccupazioni attuali, da Lei stessa denunciate come anomale ma che è costretta ad assecondare, interferiscono di fatto con i suoi scopi o le indicazioni del medico (ad esempio non prende i farmaci prescritti).
La situazione attuale merita un inquadramento diagnostico, specialmente perché è frequente che dopo alterazioni ormonali della gravidanza (a termine o interrotta) ci siano episodi del genere, più spesso in persone che ne hanno già avuti o che hanno familiarità psichiatrica (ad esempio per depressione).
Le preoccupazioni attuali, da Lei stessa denunciate come anomale ma che è costretta ad assecondare, interferiscono di fatto con i suoi scopi o le indicazioni del medico (ad esempio non prende i farmaci prescritti).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
Il problema è che questa preoccupazione sta interferendo sia con la sua vita sentimentale/sessuale, sia con altri aspetti non correlati (tipo l'assunzione di medicinali per altre malattie). Per via "razionale" (cioè cercando rassicurazioni logiche e ragionate) anziché approdare ad una soluzione tende a mantenersi se è una forma di pensiero "ossessivo", talvolta addirittura peggiora, perché ciò che dovrebbe rassicurarla apre un nuovo timore, intorno alla stessa questione della gravidanza.
Trattandosi di una situazione che persiste nel tempo, è opportuno che la faccia inquadrare da uno specialista.
Il problema è che questa preoccupazione sta interferendo sia con la sua vita sentimentale/sessuale, sia con altri aspetti non correlati (tipo l'assunzione di medicinali per altre malattie). Per via "razionale" (cioè cercando rassicurazioni logiche e ragionate) anziché approdare ad una soluzione tende a mantenersi se è una forma di pensiero "ossessivo", talvolta addirittura peggiora, perché ciò che dovrebbe rassicurarla apre un nuovo timore, intorno alla stessa questione della gravidanza.
Trattandosi di una situazione che persiste nel tempo, è opportuno che la faccia inquadrare da uno specialista.
[#4]
Gentile utente,
l'opportunità di un inquadramento diagnostico è funzionale sia allo stato emotivo che alla presenza dell'eventuale "trauma".
In tal senso sarà più semplice strutturare l'intervento terapeutico adeguato al suo caso.
l'opportunità di un inquadramento diagnostico è funzionale sia allo stato emotivo che alla presenza dell'eventuale "trauma".
In tal senso sarà più semplice strutturare l'intervento terapeutico adeguato al suo caso.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#5]
Ex utente
vi ringrazio dottori per le celeri risposte! vi spiego: il fatto che io sia arrivata a scrivere qui è proprio perchè mi rimene impossibile fare una visita perchè essendo l'argomento delicato non posso parlarne con i miei genitori e per fare una visita ci vogliono i soldi e purtroppo essendo una studentessa fuori sede e senza lavoro non saprei prorpio come fare. quello che provo a chiedere, sicuramente sarà una domanda sciocca, è impossibile avere un aiutino qui? anche se ormai ho imparato a conviverci con questa paranoia e la tengo per me perchè mi sento alquanto ridicola. Quando lo racconto alla mia migliore amica o al mio ragazzo io so di esagerare, so che la pillola, se presa correttamente esclude gravidanze, ma la mia testa fa da se...i giorni più belli del mese per me, quando sono allegra e spensierata sono proprio i giorni del ciclo. Grazie per l'attenzione e buon lavoro.
[#6]
Gentile utente,
Lei è maggiorenne, e per fare una visita si può rivolgere comunque ad una struttura pubblica tramite il medico curante.
Come dicevamo, inutile ripetere ragionamenti che evidentemente non bastano, se la sua testa "fa da sé" e se questo non si esaurisce nell'arco di qualche giorno ma dura per mesi, è evidentemente il caso di diagnosticare questa condizione, il cui trattamento magari è semplice.
Lei è maggiorenne, e per fare una visita si può rivolgere comunque ad una struttura pubblica tramite il medico curante.
Come dicevamo, inutile ripetere ragionamenti che evidentemente non bastano, se la sua testa "fa da sé" e se questo non si esaurisce nell'arco di qualche giorno ma dura per mesi, è evidentemente il caso di diagnosticare questa condizione, il cui trattamento magari è semplice.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 26/01/2011.
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