Passaggio da cipralex a wellbutrin
Egregi Dottori, spero mi possiate aiutare.
Sono ormai quasi tre anni che assumo il Cipralex. Dopo varie indagini per alcuni disturbi, mi fu diagnosticato uno stato depressivo. Soffrendo di Fibromialgia posso dire che il Cipralex da 20 mi ha giovato molto, infatti i dolori si sono attenuati abbastanza anche se non del tutto scomparsi. A gennaio 2010 però senza chiedere consiglio alcuno ho diminuito la dose a 10. Speravo così di perdere un pò si peso che secondo me era aumentato per via del farmaco. All'inizio non ho notato nessuna differenza di umore, stavo abbastanza bene, fatto è che da qualche mese sono di nuovo molto giù. Di nuovo non ho più voglia di andare in ufficio, passo le mie giornate in casa, sul divano a guardare i pesciolini nell'acquario, senza nessuna voglia di uscire, truccarmi o curare la mia persona. Mi sento sempre inadeguata, sono sempre triste e sgomenta ma non so il perchè, non me la sento di avere contatti con altra gente che non sia la mia famiglia. Preferisco stare da sola. Due anni fa mio marito e i miei figli mi regalarono un cagnolino e posso dire che mi ha aiutato moltissimo. Incominciai a uscire di nuovo per qualche breve passeggiata, ma ora sono punto e a capo. All'inizio di gennaio sono andata da una nuova Psichiatra che mi ha prescritto Wellbutrin da 150 per 15 gg pur continuando a prendere Cipralex da 10. Dopo i 15 gg mi ha fatto sospendere il cipralex e sono passata a Wellbutrin da 300. I primi giorni mi sono sentita un tantino più energica ma dopo qualche giorno ho avuto la sensazione di cadere ancora più giù. Domani sarà il sesto giorno che prendo Wellbutrin da 300 ma non vedo miglioramento, percepisco solo un tantino di aggressività e nulla più. Da giovedì ho ricominciato le sedute di Psicoterapia che avevo sospeso due anni fa. La mia domanda è questa: riuscirò a venir fuori da questa stato? Mi sento in gabbia e non vedo alcuna via di uscita. Secondo voi la cura avrà qualche effetto su di me? Prendo questi farmaci con la paura degli effetti collaterali. Leggere in bugiardino del Wellbutrin e del Cipralex mi getta nello sconforto, ma a quanto pare non ho alternative. Mio marito e i miei figli sono preoccupati, cercano di starmi più vicino possibile, ma sempre più spesso sento il bisogno di lasciarmi andare, che mi lascino perdere, tanto...
Quanto è triste essere tristi!
Sono ormai quasi tre anni che assumo il Cipralex. Dopo varie indagini per alcuni disturbi, mi fu diagnosticato uno stato depressivo. Soffrendo di Fibromialgia posso dire che il Cipralex da 20 mi ha giovato molto, infatti i dolori si sono attenuati abbastanza anche se non del tutto scomparsi. A gennaio 2010 però senza chiedere consiglio alcuno ho diminuito la dose a 10. Speravo così di perdere un pò si peso che secondo me era aumentato per via del farmaco. All'inizio non ho notato nessuna differenza di umore, stavo abbastanza bene, fatto è che da qualche mese sono di nuovo molto giù. Di nuovo non ho più voglia di andare in ufficio, passo le mie giornate in casa, sul divano a guardare i pesciolini nell'acquario, senza nessuna voglia di uscire, truccarmi o curare la mia persona. Mi sento sempre inadeguata, sono sempre triste e sgomenta ma non so il perchè, non me la sento di avere contatti con altra gente che non sia la mia famiglia. Preferisco stare da sola. Due anni fa mio marito e i miei figli mi regalarono un cagnolino e posso dire che mi ha aiutato moltissimo. Incominciai a uscire di nuovo per qualche breve passeggiata, ma ora sono punto e a capo. All'inizio di gennaio sono andata da una nuova Psichiatra che mi ha prescritto Wellbutrin da 150 per 15 gg pur continuando a prendere Cipralex da 10. Dopo i 15 gg mi ha fatto sospendere il cipralex e sono passata a Wellbutrin da 300. I primi giorni mi sono sentita un tantino più energica ma dopo qualche giorno ho avuto la sensazione di cadere ancora più giù. Domani sarà il sesto giorno che prendo Wellbutrin da 300 ma non vedo miglioramento, percepisco solo un tantino di aggressività e nulla più. Da giovedì ho ricominciato le sedute di Psicoterapia che avevo sospeso due anni fa. La mia domanda è questa: riuscirò a venir fuori da questa stato? Mi sento in gabbia e non vedo alcuna via di uscita. Secondo voi la cura avrà qualche effetto su di me? Prendo questi farmaci con la paura degli effetti collaterali. Leggere in bugiardino del Wellbutrin e del Cipralex mi getta nello sconforto, ma a quanto pare non ho alternative. Mio marito e i miei figli sono preoccupati, cercano di starmi più vicino possibile, ma sempre più spesso sento il bisogno di lasciarmi andare, che mi lascino perdere, tanto...
Quanto è triste essere tristi!
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Gentile utente,
lei descrive un considerevole miglioramento con escitalopram dopodiche' ha effettuato tutte le operazioni per la riduzione e la variazione.
Non ha molto senso variare un farmaco se ne ha avuto benefici sostanziali ed in ogni caso gli effetti del buproprione saranno visibili dopo qualche altro giorno e non sono immediati.
lei descrive un considerevole miglioramento con escitalopram dopodiche' ha effettuato tutte le operazioni per la riduzione e la variazione.
Non ha molto senso variare un farmaco se ne ha avuto benefici sostanziali ed in ogni caso gli effetti del buproprione saranno visibili dopo qualche altro giorno e non sono immediati.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Grazie per la sua immediata risposta dott Ruggiero. La Psichiatra ha cambiato il Cipralex con Wellbutrin perchè la situazione è peggiorata in questi ultimi mesi. Spero di sentirmi meglio quanto prima. Ma devo prendere questi farmaci a vita per stare meglio? E gli effetti collaterali? Ho paura che mi danneggino il fegato. Grazie ancora
[#3]
Gentile utente,
Può spiegare meglio il senso di queste domande ?
a) se ancora non è stata messa a punto una cura con un effetto buono e stabile nel tempo, che senso ha chiedere se deve prendere "questi" farmaci a vita (quali ?)
b) perché le viene in mente il fegato ? Lei ritiene che il medico le dia farmaci che la danneggiano senza saperlo ?
Può spiegare meglio il senso di queste domande ?
a) se ancora non è stata messa a punto una cura con un effetto buono e stabile nel tempo, che senso ha chiedere se deve prendere "questi" farmaci a vita (quali ?)
b) perché le viene in mente il fegato ? Lei ritiene che il medico le dia farmaci che la danneggiano senza saperlo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Ex utente
Egregi Dottori,
in realtà è che ho paura di assumere psicofarmaci, temo una dipendenza. Il Cipralex ha funzionato solo per i dolori fibromialgici, per quanto riguarda l'umore si alternavano periodi buoni a periodi più difficili. La situazione però da ottobre è precipitata. Come ho descritto sopra, adesso sto di nuovo male. Mi sento vuota e senza stimoli. Non riesco ad andare a lavorare, a uscire, a condurre una vita normale. In questi ultimi due giorni ho avuto crisi di pianto, cosa strana visto che mi capita di rado. Oggi dopo aver pianto mi sono sentita un pò più sollevata, quasi leggera. Sarà stato un effetto del Wellbutrin a farmi piangere? A volte mi vedo in un tunnel senza via d'uscita. Spero solo che quest'ultima cura funzioni al più presto e che possa stare meglio. Un caro saluto
in realtà è che ho paura di assumere psicofarmaci, temo una dipendenza. Il Cipralex ha funzionato solo per i dolori fibromialgici, per quanto riguarda l'umore si alternavano periodi buoni a periodi più difficili. La situazione però da ottobre è precipitata. Come ho descritto sopra, adesso sto di nuovo male. Mi sento vuota e senza stimoli. Non riesco ad andare a lavorare, a uscire, a condurre una vita normale. In questi ultimi due giorni ho avuto crisi di pianto, cosa strana visto che mi capita di rado. Oggi dopo aver pianto mi sono sentita un pò più sollevata, quasi leggera. Sarà stato un effetto del Wellbutrin a farmi piangere? A volte mi vedo in un tunnel senza via d'uscita. Spero solo che quest'ultima cura funzioni al più presto e che possa stare meglio. Un caro saluto
[#5]
Gentile utente,
"ho paura di assumere psicofarmaci, temo una dipendenza"
Questi due termini nascono come definizione di timori, non corrispondono a concetti precisi.
"Psicofarmaco" o è una cosa ovvia (trattasi di cervello, sintomi mentali, per cui il farmaco è evidentemente un farmaco che deve produrre miglioramenti mentali), mentre "dipendenza" esprime solitamente un concetto paradossale, cioè che iniziando a curarsi si crei un problema che prima non c'era, mentre invece questo lo crea la malattia per cui si inizia a curarsi.
La malattia lega alla terapia e non viceversa.
Le cure antidepressive si giudicano a distanza delle prime settimane.
"ho paura di assumere psicofarmaci, temo una dipendenza"
Questi due termini nascono come definizione di timori, non corrispondono a concetti precisi.
"Psicofarmaco" o è una cosa ovvia (trattasi di cervello, sintomi mentali, per cui il farmaco è evidentemente un farmaco che deve produrre miglioramenti mentali), mentre "dipendenza" esprime solitamente un concetto paradossale, cioè che iniziando a curarsi si crei un problema che prima non c'era, mentre invece questo lo crea la malattia per cui si inizia a curarsi.
La malattia lega alla terapia e non viceversa.
Le cure antidepressive si giudicano a distanza delle prime settimane.
[#7]
Ex utente
Buonasera Dottori,
è dal 19 che assumo Wellbutrin da 300 E noto che sono diventata un pò impaziente, quasi aggressiva, ma non eccessivamente. Negli ultimi quattro giorni invece ho pianto molto. Appena mi chiama qualcuno a telefono e mi chiede come sto, mi sciolgo in lacrime. Mi emoziono forse al pensiero che qualcuno si interessa alla mia salute? Non me lo so spiegare. L'altro sintomo invece è che avverto una tensione all'interno della bocca, quasi alla gola. Non so se mi spiego bene, ma è come se avessi tenuto i denti molto stretti per tanto tempo e mi hanno lasciato le fauci indolenzite. E' una tensione molto forte che va da sotto i lobi delle orecchie fino alle mascelle. Vorrei tanto rilassarmi. Ieri ho sentito la mia psichiatra a tefefono e mi ha detto di prendere qualche goccia di EN alle 8 del mattino, (ora non ricordo la quantità). Secondo voi servirebbero nel mio caso? La visita di controllo ce l'ho l'11 febbraio, e sinceramente non vorrei tenere questa angosciante sensazione in bocca. ieri sera e oggi in prima serata ho preso 15 gocce di Prazene, ma la situazione non è cambiata. Voi cosa ne pensate? Come posso fare per rilassare queste mascelle? Grazie a tutti l'aiuto che ci fornite.
è dal 19 che assumo Wellbutrin da 300 E noto che sono diventata un pò impaziente, quasi aggressiva, ma non eccessivamente. Negli ultimi quattro giorni invece ho pianto molto. Appena mi chiama qualcuno a telefono e mi chiede come sto, mi sciolgo in lacrime. Mi emoziono forse al pensiero che qualcuno si interessa alla mia salute? Non me lo so spiegare. L'altro sintomo invece è che avverto una tensione all'interno della bocca, quasi alla gola. Non so se mi spiego bene, ma è come se avessi tenuto i denti molto stretti per tanto tempo e mi hanno lasciato le fauci indolenzite. E' una tensione molto forte che va da sotto i lobi delle orecchie fino alle mascelle. Vorrei tanto rilassarmi. Ieri ho sentito la mia psichiatra a tefefono e mi ha detto di prendere qualche goccia di EN alle 8 del mattino, (ora non ricordo la quantità). Secondo voi servirebbero nel mio caso? La visita di controllo ce l'ho l'11 febbraio, e sinceramente non vorrei tenere questa angosciante sensazione in bocca. ieri sera e oggi in prima serata ho preso 15 gocce di Prazene, ma la situazione non è cambiata. Voi cosa ne pensate? Come posso fare per rilassare queste mascelle? Grazie a tutti l'aiuto che ci fornite.
[#8]
Gentile utente,
L'uso di questo spazio non può diventare un passaggio tra le prescrizioni ricevute e la decisione di seguirle.
Ha il suo medico e ha senso che ne segua le indicazioni, non è possibile confermare o non confermare le indicazioni ricevute dal medico che la segue.
La terapia che assume non è ancora in corso da un tempo tale da aver dato i suoi effetti terapeutici.
L'uso di questo spazio non può diventare un passaggio tra le prescrizioni ricevute e la decisione di seguirle.
Ha il suo medico e ha senso che ne segua le indicazioni, non è possibile confermare o non confermare le indicazioni ricevute dal medico che la segue.
La terapia che assume non è ancora in corso da un tempo tale da aver dato i suoi effetti terapeutici.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.7k visite dal 24/01/2011.
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Approfondimento su Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia reumatica con sintomi vari come il dolore cronico diffuso, rigidità muscolare, alterazioni dell'umore. Cause, diagnosi e cure.