Disturbo del "voler tenere tutto sotto controllo".
Buonasera, ho 18 anni e da qualche settimana sono in cura presso una psichiatra/psicoterapeuta di orientamente cognitivo comportamentale, per disturbi legati all'ansia.
Durante le sedute è saltato fuori che ho la tendenza a voler tenere tutto controllo. E' un disturbo legato all'ansia o è un disturbo a sé? Cosa comporta questo disturbo? Se è preso in tempo, se ne può uscire totalmente?
Grazie anticipatamente.
Durante le sedute è saltato fuori che ho la tendenza a voler tenere tutto controllo. E' un disturbo legato all'ansia o è un disturbo a sé? Cosa comporta questo disturbo? Se è preso in tempo, se ne può uscire totalmente?
Grazie anticipatamente.
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Gentile utente,
queste domande dovrebbe farle alla sua psicoterapeuta che avrebbe dovuto spiegarle cio' su cui attualmente dubita.
queste domande dovrebbe farle alla sua psicoterapeuta che avrebbe dovuto spiegarle cio' su cui attualmente dubita.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Dal suo consulto precedente, e' evidente che c'e' qualche problema con la sua psicoterapeuta, che attualmente se e' rimasta la stessa, cioe' e' il suo medico di famiglia, potrebbe avere gia' qualche problema di comunicazione con lei.
Gia' e' stato espresso un dubbio evidente precedentemente rispetto a questa cosa, e credo che la terapeuta non e' cambiata.
La psicoterapia non e' fatta di "pareri differenti".
Cio' che ha da dire lo deve dire all'interno delle sedute.
Gia' e' stato espresso un dubbio evidente precedentemente rispetto a questa cosa, e credo che la terapeuta non e' cambiata.
La psicoterapia non e' fatta di "pareri differenti".
Cio' che ha da dire lo deve dire all'interno delle sedute.
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Gentile utente,
forse dovrebbe davvero valutare quanto si sente libera di parlare di ciò che pensa con la sua terapeuta. Se ha grosse dfficoltà nel farlo significa che già questo rappresenta un problema. Quindi, la massima priorità deve andare al parlare dei suoi dubbi con la sua terapeuta: il tu/lei, l'imbarazzo nel passare attraverso ruoli diversi (medico di famiglia/psicoterapeuta), il non capire dei concetti espressi in seduta (il tenere tutto sotto controllo). Non rimandi più.
Cordiali saluti
forse dovrebbe davvero valutare quanto si sente libera di parlare di ciò che pensa con la sua terapeuta. Se ha grosse dfficoltà nel farlo significa che già questo rappresenta un problema. Quindi, la massima priorità deve andare al parlare dei suoi dubbi con la sua terapeuta: il tu/lei, l'imbarazzo nel passare attraverso ruoli diversi (medico di famiglia/psicoterapeuta), il non capire dei concetti espressi in seduta (il tenere tutto sotto controllo). Non rimandi più.
Cordiali saluti
Dr.ssa Marina Ciampelli
Medico Specialista in Psichiatra Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Insegnante qualificata MBSR mindfulness-based
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.1k visite dal 23/01/2011.
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