Incapacità a gestire le emozioni
Buon giorno, da vario tempo ormai, circa 16 mesi, mi rendo conto di "andare sempre peggio". Non riesco a gestire le situazioni quotidiane, tutto mi spaventa, improvvisamente piango senza apparenti motivi, tendo a lasciarmi trasportare senza impormi, quasi nascondendomi dalla vita e dalle persone che mi amano. Ogni contatto con le persone che non considero "sicure" (familia, fidanzata) mi spaventa, vedo tutti come poteziali nemici e di conseguenza sono sempre sulla difensiva, non mi apro e risulto supponente e arrogante quanto in realtà ho solo paura. Soffro di manie di persecuzione, come se tutti guardassero e giudicassero solo me. Dietro consiglio del mio medico prendo a necessità lo Xanax da 0.50 e questo mi aiuta, ma non voglio diventare dipendente da un farmaco, appena il suo effetto finisce, infatti, le mie paure, le mie ansie e la mia profonda insoddisfazione mi ripiombano addosso con violenza. Negli ultimi tempi faccio molta fatica a provare emozioni che provengano dall'esterno: l'amore della mia fidanzata, il dolore della morte di mia nonna, le preoccupazioni di amici e parenti...non riesco a sentire gli altri e questo mi fa male perchè sono sempre stato una persona molto sensibile, ma ora è come se fossi di ghiaccio, non ho bisogno di loro, e talvolta mi danno addirittura fastidio. Io vivo con la mia fidanzata da oltre 3 anni ma ormai mi pesa la quotidianeità, ho voglia di scappare, ma non da lei, ma da me stesso e dalla situazione che io, forse involontariamente, mi sono creato attorno. Sono apatico e negativo. Ho provato a rivolgermi a vari spicoterapeuti e spichiatri ma non sono riuscito ad aprirmi completamente perchè li vedo come potenziali nemici, mi rendo conto di essere in un circolo vizioso ma non so come uscirne. Che cosa mi consigliate? Non voglio perdere il gusto per la vita, nè dover vivere grazie ad Alpraxolam e antidepressivi...
[#1]
Gentile utente,
La terapia che assume attualmente e' solo sintomatica.
Deve decidere di affidarsi ad uno specialista eseguire i consigli.
Cordiali saluti
La terapia che assume attualmente e' solo sintomatica.
Deve decidere di affidarsi ad uno specialista eseguire i consigli.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio per il suo parere Dottor Martiadis. Per completezza di informazioni, l'ultimo spichiatra al quale mi sono rivolto e con il quale sto cercando di iniziare una terapia, mi ha prescritto 10 gocce al giorno di Citalopram in aggiunta a 2 o 3 Alprazolam da 0,50mg...io sono rimasto sorpreso che intendesse iniziare subito con il trattamento farmacologico senza prima cercare di individuare la vera ragione del mio attuale stato mentale. Cerco di convincermi ad aprirmi a lui ma non riesco ad aprirmi completamente e non ne capisco il motivo.
[#3]
Gentile utente,
occorre fare chiarezza.
Se la diagnosi psichiatrica ha come indicazione un trattamento farmacologico, tutto ciò non è in contraddizione con l'analisi delle cause (eventuali, cioè non sempre presenti) psicologiche e quindi con un trattamento psicoterapeutico.
D'altra parte è fondamentale "trovarsi a proprio agio" con il terapeuta anche se è normale all'inizio avere difficoltà "nell'aprirsi".
occorre fare chiarezza.
Se la diagnosi psichiatrica ha come indicazione un trattamento farmacologico, tutto ciò non è in contraddizione con l'analisi delle cause (eventuali, cioè non sempre presenti) psicologiche e quindi con un trattamento psicoterapeutico.
D'altra parte è fondamentale "trovarsi a proprio agio" con il terapeuta anche se è normale all'inizio avere difficoltà "nell'aprirsi".
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 12/01/2011.
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