Ansia - fibromialgia
Buongiorno,
La mia compagna sofra da tempo di fibromialgia. E' attualmente in cura e vedremo nei prossimi mesi come le cose evolveranno. Associato ai classici problemi della fibromialgia, dolori, debolezza e sbalzi di umore, la mia compagna e' anche una persona decisamente ansiosa. In particolare, riguardo al lavoro, non riesce a "staccare la spina". Necessiata costantemente di ricontrollare ogni cosa che fa, per essere certa che e' ben eseguita. Cosi facendo il suo lavoro si accumula e un ulteriore fattore di stress si instaura, essere costantemente in ritardo (professionalmente e negli impegni extra lavoro). Tutto questo si riperquote sulla nostra famiglia.
Se aggiungo la nostra storia pregressa, fatta di bugie sul suo passato , il quadro e' completo.
Ma il vero "problema" sono io. Non sono piu' in grado di reggere questa situazione. Nelle ultime settimane ho perso la pazienza piu volte. L'ultima ieri quando dopo 3 notti insonni a cause di incubi della mia compagna, dovuti al lavoro e al sovraccarico di pensieri, non ho potuto contenere il mio nervosismo. Ci provo e ci ho provato in tutti i modi. Discutere, proporre fine settimana rilassanti, vacanze. Aveva anche incominciato a vedere uno psicologo ma non ci crede molto, dopo 2 sedute la cosa e caduta nel vuoto, non sta prendendo nuovi appuntamenti. Mi dice che piu' gli parlo del problema, piu' si sente sotto pressione. Ma come affrontare la cosa diversamente?
Se me ne sto zitto, tutto rimane immutato. Notti bianche, umore spesso a terra o sbalzi di umore repentino, stress alle stelle. Se parlo, chiedo, anche tranquillamente, ricevo risposte del tipo.. "Io mi sento bene" "Io ho sempre vissuto cosi e sono cosi". La cosa si sta riperquotendo anche sui nostri figli. In particolare la ragazza di 14 anni, si sente sempre piu' "sola" e anch'essa sotto pressione. Chiede una famiglia normale, con ritmi e abitudini, normali. Io capisco, faccio del mio meglio, ma non posso fare tutto da solo.
Il clima si sta deteriorando e non so piu'come comportarmi e migliorare questa situazione. Un vostro commento mi sarebbe davvero utile. Grazie
La mia compagna sofra da tempo di fibromialgia. E' attualmente in cura e vedremo nei prossimi mesi come le cose evolveranno. Associato ai classici problemi della fibromialgia, dolori, debolezza e sbalzi di umore, la mia compagna e' anche una persona decisamente ansiosa. In particolare, riguardo al lavoro, non riesce a "staccare la spina". Necessiata costantemente di ricontrollare ogni cosa che fa, per essere certa che e' ben eseguita. Cosi facendo il suo lavoro si accumula e un ulteriore fattore di stress si instaura, essere costantemente in ritardo (professionalmente e negli impegni extra lavoro). Tutto questo si riperquote sulla nostra famiglia.
Se aggiungo la nostra storia pregressa, fatta di bugie sul suo passato , il quadro e' completo.
Ma il vero "problema" sono io. Non sono piu' in grado di reggere questa situazione. Nelle ultime settimane ho perso la pazienza piu volte. L'ultima ieri quando dopo 3 notti insonni a cause di incubi della mia compagna, dovuti al lavoro e al sovraccarico di pensieri, non ho potuto contenere il mio nervosismo. Ci provo e ci ho provato in tutti i modi. Discutere, proporre fine settimana rilassanti, vacanze. Aveva anche incominciato a vedere uno psicologo ma non ci crede molto, dopo 2 sedute la cosa e caduta nel vuoto, non sta prendendo nuovi appuntamenti. Mi dice che piu' gli parlo del problema, piu' si sente sotto pressione. Ma come affrontare la cosa diversamente?
Se me ne sto zitto, tutto rimane immutato. Notti bianche, umore spesso a terra o sbalzi di umore repentino, stress alle stelle. Se parlo, chiedo, anche tranquillamente, ricevo risposte del tipo.. "Io mi sento bene" "Io ho sempre vissuto cosi e sono cosi". La cosa si sta riperquotendo anche sui nostri figli. In particolare la ragazza di 14 anni, si sente sempre piu' "sola" e anch'essa sotto pressione. Chiede una famiglia normale, con ritmi e abitudini, normali. Io capisco, faccio del mio meglio, ma non posso fare tutto da solo.
Il clima si sta deteriorando e non so piu'come comportarmi e migliorare questa situazione. Un vostro commento mi sarebbe davvero utile. Grazie
[#1]
Gentile utente,
Le situazioni che riferisce meritano un approfondimento specialistico. La condizione della sua compagna, al di la' della fibromialgia, sembra esprimere un disagio che dovrebbe essere indagato. Allo stesso modo la sua situazione merita un supporto adeguato.
Cordiali saluti
Le situazioni che riferisce meritano un approfondimento specialistico. La condizione della sua compagna, al di la' della fibromialgia, sembra esprimere un disagio che dovrebbe essere indagato. Allo stesso modo la sua situazione merita un supporto adeguato.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Gentile utente,
Io non posso prevedere severa lei e la sua compagna ci siano o meno possibilità di dialogo. Da quello che lei scrive posso capire che la sua compagna manifesta un disagio che andrebbe approfondito, così come la sua sofferenza di fronte a questa situazione e il disagio di sua figlia.
Il colloquio con uno specialista potrebbe essere il primo passo verso il recupero di una vita familiare più serena.
Cordiali saluti
Io non posso prevedere severa lei e la sua compagna ci siano o meno possibilità di dialogo. Da quello che lei scrive posso capire che la sua compagna manifesta un disagio che andrebbe approfondito, così come la sua sofferenza di fronte a questa situazione e il disagio di sua figlia.
Il colloquio con uno specialista potrebbe essere il primo passo verso il recupero di una vita familiare più serena.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 12/01/2011.
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