Disturbo di panico e ansia
[#1]
Gentile utente,
così a priori è una definizione priva di senso. Innanzitutto "cronico" non significa refrattario alle cure, sono due cose diverse. In secondo luogo la refrattarietà è un concetto a posteriori, cioè in base alle cure provate.
Può specificare a quale situazione si sta riferendo ? Una diagnosi fatta a Lei per cui è stato trattato ? Con che cosa e per che periodi ?
così a priori è una definizione priva di senso. Innanzitutto "cronico" non significa refrattario alle cure, sono due cose diverse. In secondo luogo la refrattarietà è un concetto a posteriori, cioè in base alle cure provate.
Può specificare a quale situazione si sta riferendo ? Una diagnosi fatta a Lei per cui è stato trattato ? Con che cosa e per che periodi ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
è difficile darle una risposta; se la terapia è efficace normalmente si continua per alcuni mesi, poi si sospende. Da quel momento verrà valutato l'andamento senza terapia. Se dovessero ripresentarsi i sintomi potrà essere reintrodotto lo stesso faramco, oppure un farmaco diverso dal precedente, o anche adottare forme di terapia diversa, come la psicoterapia.
Piuttosto, forse il suo non è propriamente un disturbo da attacchi di panico, ma un attacco di panico all'interno di un quadro sintomatologico più ampio(depressione?) in quanto il deniban non è un farmaco normalmente prescritto per il disturbo di panico.
Cordiali saluti
è difficile darle una risposta; se la terapia è efficace normalmente si continua per alcuni mesi, poi si sospende. Da quel momento verrà valutato l'andamento senza terapia. Se dovessero ripresentarsi i sintomi potrà essere reintrodotto lo stesso faramco, oppure un farmaco diverso dal precedente, o anche adottare forme di terapia diversa, come la psicoterapia.
Piuttosto, forse il suo non è propriamente un disturbo da attacchi di panico, ma un attacco di panico all'interno di un quadro sintomatologico più ampio(depressione?) in quanto il deniban non è un farmaco normalmente prescritto per il disturbo di panico.
Cordiali saluti
Dr.ssa Marina Ciampelli
Medico Specialista in Psichiatra Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Insegnante qualificata MBSR mindfulness-based
[#6]
Gentile utente,
temo che non conosca di preciso il significato di questi termini che sono solo per Lei parole "spaventevoli".
Agorafobia è semplicemente il tipo comportamento di chi soffre di attacchi di panico, cioè la paura di potersi sentir male senza poter correre al sicuro o chiedere aiuto, che spinge a evitare una serie di situazioni e di spostamenti.
Questo concetto che i disturbi si "trasformano" l'uno nell'altro o in chissà cosa di grave è semplicemente espressione di una paura generica di perdere il controllo.
E' opportuna una terapia classica sul disturbo di panico.
temo che non conosca di preciso il significato di questi termini che sono solo per Lei parole "spaventevoli".
Agorafobia è semplicemente il tipo comportamento di chi soffre di attacchi di panico, cioè la paura di potersi sentir male senza poter correre al sicuro o chiedere aiuto, che spinge a evitare una serie di situazioni e di spostamenti.
Questo concetto che i disturbi si "trasformano" l'uno nell'altro o in chissà cosa di grave è semplicemente espressione di una paura generica di perdere il controllo.
E' opportuna una terapia classica sul disturbo di panico.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 11/01/2011.
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