Malessere persistente
Gentili medici,ho un grave disagio sessuale-psicologico ,ho anche paura di essere omosessuale. Tra due giorni devo fare una visita psichiatrica su consiglio, dopo una visita andrologica dove ho parlato di questo disagio sessuale:difficoltà erettive,poche sensazioni piacevoli,dolore prima e dopo aver eiaculato in generale dolore e piacere simultaneamente anche durante le carezze.HO paura lasciarmi andare tanto che ho vissuto con sospetto un rapporto sentimentale senza riuscire a rilassarmi .Mi sento stordito,stanco,cerco una via d'uscita da sempre, ho 52 anni e tanta terapia analitica che non mi ha guarito .Ora chedo che relazione ci puo' essere con questa situazione psico-fisico ,una malattia mentale e la paura di essere omosessuale?
[#1]
Gentile utente,
l'andrologo cosa le ha detto in merito ai suoi dolori durante i rapporti sessuali?
l'andrologo cosa le ha detto in merito ai suoi dolori durante i rapporti sessuali?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile medico,l'ANDROLOGO mi ha prescitto un farmaco e poi mi ha detto di fare una visita psico-sessuologica dove mi hanno consigliato lo psichiatra sottolineando questo genere di disturbo strano,questa sensazione specialmente durante le carezze di picere-dolore insieme.SPERO DI ESSERE STATO CHIARO ,L'Andrologo tra le altre cose nella ricetta ha scritto:GRAVE DISAGIO SESSUA LE si consiglia visita psico-sessuale alla fine visita psichiatrica.Ho nascosto pero' la paura sulla mia identità non so se è collegata
[#3]
Gentile utente,
cosa intende con paura della propria identità, esprime la paura di una identità diversa (cioè di essere omosessuale).
In questi anni è stata fatta una diagnosi psichiatrica ? A che età ha iniziato a cercare una soluzione al suo disagio ?
Quali cure ha seguito ?
cosa intende con paura della propria identità, esprime la paura di una identità diversa (cioè di essere omosessuale).
In questi anni è stata fatta una diagnosi psichiatrica ? A che età ha iniziato a cercare una soluzione al suo disagio ?
Quali cure ha seguito ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
la paura della mia identita' vuol dire:credo di essere omosessuale non voglio accettarlo per paura Pero' non sono sicuro potrebbe esser la conseguenza di questo malessere psichico.DA sempre ho avvertito questo disagio ,a venti anni il primo medico,tutto è rimsto nascosto ,sconosciuto anche a me stesso
[#5]
Scusi ma non e' ben chiaro perche' dovrebbe essere omosessuale e la cosa e' rimasta nascosta a lei stesso.
Attualmente ha un disagio che si manifesta sulla sfera sessuale ma provare dolore non e' conseguentemente motivo di pensare di essere omosessuale.
Diverso e' se ha avuto rapporti omosessuali e desidera averne e se allo stesso tempo ne ha anche con donne, quindi potrebbe essere anche bisessuale.
Il punto e' che sta sviluppando dei sintomi che sembrano appartenere ad aspetti psichiatrici ed una fissazione su di essi.
La visita psichiatrica puo' chiarire la diagnosi che appare al di fuori del singolo sintomo sessuale che di per se' e' solo la manifestazione del disagio.
Attualmente ha un disagio che si manifesta sulla sfera sessuale ma provare dolore non e' conseguentemente motivo di pensare di essere omosessuale.
Diverso e' se ha avuto rapporti omosessuali e desidera averne e se allo stesso tempo ne ha anche con donne, quindi potrebbe essere anche bisessuale.
Il punto e' che sta sviluppando dei sintomi che sembrano appartenere ad aspetti psichiatrici ed una fissazione su di essi.
La visita psichiatrica puo' chiarire la diagnosi che appare al di fuori del singolo sintomo sessuale che di per se' e' solo la manifestazione del disagio.
[#6]
Utente
E' difficile chiarire la mia situazione,ho sempre avuto difficolta' nei rapporti interpersonali,in tutti gli ambiti non mi sento a mio agio .Con le donne diventa impossibile una relazione affettuosa e anche la sessualita'è impossibile,non ho nessuna sensazione piacevole per cui penso di essere omosessuale. NON ricordo nessun rapporto di questo genere pero' il medico psicoterapeuta durante molti anni di terapia mi ha parlato di possibili abusi sessuali nell'infanzia prima nell'adolescenza poi.Io di conseguenza avrei fatto sesso nel modo sbagliato in cui l'ho ricevuto,andando oltre sarei diventato un violentatore con grande senso di colpa.Purtoppo la terapia non è andata avanti,mi ritrovo con i miei problemi irrisolti,CAPIRE il passato non mi aiuta ,non ci sono prove,solo ipotesi di una terapia che potrebbe essere sbagliata che mi ha confuso le idee.Questo disagio generalizzato di introversione ha creato di conseguenza problemi sessuali? E' UNA MALATTIA COME LA FOBIA SOCIALE? COME LA SCHIZOFRENIA?OPPURE OMOSESSUALITA' REPRESSA? FORSE NON SONO STATO CHIARO NEANCHE QUESTA VOLTA,DIMENTICAVO DI AGGIUGERE UN GRANDE STATO DI INSICUREZZA!!!!!io chi sono??????? grazie mille
[#7]
Cioe' ha subìto o meno abusi?
A parte che non tutti coloro che subiscono abusi sviluppano patologie.
In ogni caso non e' che si puo' fare la presunzione di abusi perche' probabilmente non si capisce quale sia il problema psichiatrico di fondo....
Ha fatto una psicoterapia per quanti anni? per quale disturbo? quali obiettivi ha raggiunto? cosa e' migliorato nella sua vita?
A parte che non tutti coloro che subiscono abusi sviluppano patologie.
In ogni caso non e' che si puo' fare la presunzione di abusi perche' probabilmente non si capisce quale sia il problema psichiatrico di fondo....
Ha fatto una psicoterapia per quanti anni? per quale disturbo? quali obiettivi ha raggiunto? cosa e' migliorato nella sua vita?
[#8]
Gentile utente,
"credo di essere omosessuale non voglio accettarlo per paura"
Lei riferisce una preoccupazione, non un orientamento. Una possibilità (frequente) è che abbia un pensiero di tipo ossessivo, che le pone dubbi contrari al suo orientamento, creando ovviamente un'interferenza sgradevole. Di solito non è l'unico di questi pensieri obbligati, e se non trattato nel tempo può spingere la persona a credere che si tratti di un pensiero represso e quindi di cercarne le ragioni.
La paura di non essere chiaro e la confusione tra "credere di essere" e "sentirsi" sono tipiche di queste situazioni.
Ipotizzare situazioni al di fuori di ogni evidenza o ricordo e alimentare dubbi fondati su eventuali pensiero ossessivi peggiora questi ultimi.
Per verificare che cos'abbia è utile una visita psichiatrica.
"credo di essere omosessuale non voglio accettarlo per paura"
Lei riferisce una preoccupazione, non un orientamento. Una possibilità (frequente) è che abbia un pensiero di tipo ossessivo, che le pone dubbi contrari al suo orientamento, creando ovviamente un'interferenza sgradevole. Di solito non è l'unico di questi pensieri obbligati, e se non trattato nel tempo può spingere la persona a credere che si tratti di un pensiero represso e quindi di cercarne le ragioni.
La paura di non essere chiaro e la confusione tra "credere di essere" e "sentirsi" sono tipiche di queste situazioni.
Ipotizzare situazioni al di fuori di ogni evidenza o ricordo e alimentare dubbi fondati su eventuali pensiero ossessivi peggiora questi ultimi.
Per verificare che cos'abbia è utile una visita psichiatrica.
[#9]
Utente
Questa mi sembra una risposta esaustiva,forse è un pensiero ossessivo che però è nato all'eta' di 16 anni e man mano si è rinforzato con il tempo e le incertezze,forse non sono omosessuale,vorrei capire di piu', perchè mi succede questa cosa.Ci vuole anche un medico prima di tutti che CAPISCE,nonostante sia cosi' difficile.Dallo psichiatra ci sono andato anche 20 anni fa'e poi anche dieci anni fa,cinque anni fa,ora aspetto un nuovo appuntamento,ci sono anche 20 anni di analisi.Nessuno ha ben capito perchè mi sento male .Il nuovo psichiatra attuale che ho visto una sola volta mi ha chiesto se avevo un comportamento di tipo ossessivo ,per il motivo che sono indeciso su tutto e perdo il tempo per uscire di casa perchè devo controllare di nuovo,ma questa è un'altra cosa! Alcuni anni fa uscivo di casa velocemente la mia patologia è sempre quella dell'"INSICUREZZA".ALCUNI anni fa uno psichiatra mi voleva curare con la diagnosi di" PERSONALITA' DEVIANTE" (Non ricrdo bene i termini)E' LA STESSA PATOLOGIA? DI CHI POSSO FIDARMI? QUESTO NUOVO PSICHIATRA MI HA DETTO DI FARGLI LA LISTA DI TUTTI I FARMACI INUTILI CHE HO PRESO COSI' SI EVITANO.( PRIMA O POI CI INDOVINA)..Grazie mille
[#10]
Gentile utente,
Le ossessioni sono una forma, in cui si inseriscono i contenuti più disparati, dal pensiero di poter aver lasciato la porta aperta a quello di essere omosessuale.
Non è che una persona con disturbo ossessivo debba per forza preoccuparsi di chiudere porte come elemento di base, la diagnosi di ossessione e di disturbo ossessivo si fa a partire dai sintomi presenti, e riguarda la modalità del pensiero (cioè come pensa) e non il contenuto (cioè cosa pensa). "Insicurezza" è un termine comune con cui si possono descrivere le proprie ossessioni.
Comunque le consiglio di far fare una diagnosi e poi di ragionare sulla cura. Non è Lei a dover stabilire se è ossessivo, né se i farmaci siano stati inutili, questo è compito del medico.
"Personalità deviante" non esiste come diagnosi.
Le ossessioni sono una forma, in cui si inseriscono i contenuti più disparati, dal pensiero di poter aver lasciato la porta aperta a quello di essere omosessuale.
Non è che una persona con disturbo ossessivo debba per forza preoccuparsi di chiudere porte come elemento di base, la diagnosi di ossessione e di disturbo ossessivo si fa a partire dai sintomi presenti, e riguarda la modalità del pensiero (cioè come pensa) e non il contenuto (cioè cosa pensa). "Insicurezza" è un termine comune con cui si possono descrivere le proprie ossessioni.
Comunque le consiglio di far fare una diagnosi e poi di ragionare sulla cura. Non è Lei a dover stabilire se è ossessivo, né se i farmaci siano stati inutili, questo è compito del medico.
"Personalità deviante" non esiste come diagnosi.
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Utente
Mi scusi Dr matteo pacini,mi viene da pensare che anche l'intensita' di questo disturbo sia diversa da caso a caso,pensare a vuoto di essere omosessuale fino a crederci al punto di dirlo deve essere piu' difficile che pensare di controllre per es. una porta.Ora mi chiedo se questa indecisione persistente puo' riguardare anche le relazioni sentimentali e quimdi puo' essere la causa della mia solitudine? Anche la paura degli altri è legata alla mia presunta "OSSESSIONE" OPPURE C'E' QUALCHE ALTRA PATOLOGIA CORRELATA?
[#12]
Gentile utente,
ci sono persone che non escono quasi più di casa per evitare di dover spendere il loro tempo a tornare indietro e controllare la porta. Ci sono persone che non riescono a vivere serenamente i rapporti per ossessioni sulla propria sessualità. Il meccanismo è esattamente lo stesso.
La diagnosi viene fatta con una visita, non è possibile accertarla qui. Stiamo parlando dell'ossessione come un'ipotesi, e del resto ipotesi che è di frequente osservzaione, proprio con il contenuto dell'omosessualità.
Faccia accertare questo e le diranno come si può intervenire su questo pensiero.
ci sono persone che non escono quasi più di casa per evitare di dover spendere il loro tempo a tornare indietro e controllare la porta. Ci sono persone che non riescono a vivere serenamente i rapporti per ossessioni sulla propria sessualità. Il meccanismo è esattamente lo stesso.
La diagnosi viene fatta con una visita, non è possibile accertarla qui. Stiamo parlando dell'ossessione come un'ipotesi, e del resto ipotesi che è di frequente osservzaione, proprio con il contenuto dell'omosessualità.
Faccia accertare questo e le diranno come si può intervenire su questo pensiero.
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Utente
Lo psichiatra mi ha diagnosticato un DISTURBO Schizoide di Personalita' con tratti Ossessivi ed una Fobia Sociale .Non sono capace di scambiare emozioni,con il cuore,non ho sentimenti. Un po' mi viene da piangere,anche se in fondo lo sapevo.Ho letto da qualche parte che questi soggetti pero' hanno difficolta' anche ad esprimere la rabbia.QUESTO NON MI RIGUARDA!!!!!! CREDETEMI PER MOLTO TEMPO HO LOTTATO CON ME STESSO PER CONTROLLARE UNA RABBIA INCREDIBILE DERIVANTE ANCHE DALLA PSICOANALISI INEFFICACE.Per tutto il resto questa diagnosi mi sembra giusta in questa confusione di sintomi uguali per patologie diverse.Apparentemente sono normale,calmo educato.gentile.DENTRO SOFFRO GIORNO E NOTTE UN DOLORE INCESSANTE PER APPARIRE EQUILIBRATO.Dietro la mia indifferenza c'e' questa situazione particolare impossibile da risolvere ,non sento niente ,non ho emozioni neanche a letto con una donna che mi vuole.Se e' vero che non mi importa niente degli altri e del mondo perche' soffro cosi' tanto?La medicina che dovrei prendere e' "L'ARIPIPRAZOLO" ci saranno troppi effetti collaterali e poi cosa vuol dire stare bene? Di certo i sentimenti non si vendono in farmacia non saro' mai normale come voi. FORSE NON AVRO' PIU' SINTOMI PSICOSOMATICI,PERO' E'GIUSTO SOFFRIRE UN PO' PER QUESTA SITUAZIONE DISUMANA.Vorrei capire le cause di questo disturbo solo per curiosita'sono nato cosi' oppure qualche evento catastrofico ha minato il mio equilbrio mentale? Vorrei non impazzire ancora,voglio lottare con questa cosa invisibile che ho dentro,ci devo convivere non si puo' eliminarla perche'arriva dal profondo.
[#14]
Gentile utente,
In farmacia si vendono farmaci che servono per curare disturbi mentali, pertanto influiscono anche sui sentimenti.
Ha una prescrizione che deve seguire al momento, questo è il punto d'inizio logico dopo essersi fatti visitare.
Tutte le domande generiche sul futuro non sono costruttive.
In farmacia si vendono farmaci che servono per curare disturbi mentali, pertanto influiscono anche sui sentimenti.
Ha una prescrizione che deve seguire al momento, questo è il punto d'inizio logico dopo essersi fatti visitare.
Tutte le domande generiche sul futuro non sono costruttive.
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Utente
Questa sera ho avuto un'altra visita con un'altro PSICHIATRA.ORA SEMBRA CHE SONO UN DEPRESSO CON SINTOMI DISTIMICI E OSSESSIVI. Questo medico dopo il colloquio mi ha valutato con il test "MINI" prescrivendo wellbutrin cp.150. Deve esserci una grande differenza tra DEPRESSIONE MAGGIORE E UN DISTURBO SCHIZOIDE.Capisco che molti sintomi sono presenti in tutte le patologie mentali,quindi è difficile la diagnosi.NON HO NESSUNA DOMANDA,HO PAURA.
[#16]
Gentile utente,
Sono due diagnosi differenti. Il trattamento prescritto nel secondo caso è per una depressione, supponendo che sia l'aspetto centrale (come da diagnosi). Non è un trattamento per un disturbo ossessivo, che comunque non è attualmente stato diagnosticato poiché i sintomi ossessivi sono racchiusi nella diagnosi di depressione.
Non comprendo esattamente il senso di "sintomi distimici" poiché distimico è sinonimo di depressivo, sarebbe come dire depressione con sintomi depressivi.
Sono due diagnosi differenti. Il trattamento prescritto nel secondo caso è per una depressione, supponendo che sia l'aspetto centrale (come da diagnosi). Non è un trattamento per un disturbo ossessivo, che comunque non è attualmente stato diagnosticato poiché i sintomi ossessivi sono racchiusi nella diagnosi di depressione.
Non comprendo esattamente il senso di "sintomi distimici" poiché distimico è sinonimo di depressivo, sarebbe come dire depressione con sintomi depressivi.
[#17]
Utente
Gentili Medici,ci sono due differenti diagnosi perche' le cose non sono chiare .Ieri sera sono andato dal medico di famiglia,abbiamo scelto l'ipotesi della depressione anche se credo che non sia quella vera,oggi ho iniziato a prendere wellbutrin.Credo che la depressione sia un fatto secondario pero' è piu' rassicurante rispetto ad un disturbo schizoide che si cura con l'aripiprazolo come la schizofrenia.La confusione inizia dalla diagnosi incerta ,i sintomi sono simili per patologie diverse anche le cause non sono identificabili cosi passano gli anni di sofferenza .Questo disturbo è invisibile nonostante i sentmenti possano rappresentare i pilastri della nostra vita sembra inesistente.Se davvero fosse schizofrenia allora sarebbe evidente per tutti.Se il mio problema è l'incapacita'di provare e scambiare emozioni devo per forza assumere ABILIFY,o puo' aiutarmi anche wellbutrin? Se ho, problemi ad amare le persone me compreso,se ho avuto sempre la timidezza, se a letto non provo niente se sono stanco ecc..la depressione viene dopo. saluti
[#19]
Utente
Se la diagnosi fosse certa sarebbe piu' facile ,cosi' invece tocca a me decidere anche io non sono certo ,non voglio prendermi questa responsabilita',ho paura di sbagliare anche se penso che il mio problema sia un disturbo schizoide di personalita'.Intanto passa inutilmente altro tempo.DOVREI ANDARE DAL MEDICO DI FAMIGLIA E DIRE CHE HO CAMBIATO IDEA:non sono depresso, sono schizoide? Saluti
[#20]
"cosi' invece tocca a me decidere"
Gentile utente,
Più che altro, le "tocca" decidere quale medico seguire. Così come non può fare una diagnosi, neanche può decidere tra due diagnosi diverse quale sia quella corretta.
Lasci perdere quindi questi ragionamenti su quale idea ha, non serve a niente.
Se mai si può far consigliare dal suo medico rispetto alla discrepanza tra le due diagnosi, se lui si sente di dare un giudizio, non comunicargli cosa ha secondo Lei.
Anche perché andando avanti cambierà idea continuamente e con buon probabilità, come accade in molti disturbi, non vedrà il disturbo che realmente ha in favore di ipotesi di altro tipo.
Gentile utente,
Più che altro, le "tocca" decidere quale medico seguire. Così come non può fare una diagnosi, neanche può decidere tra due diagnosi diverse quale sia quella corretta.
Lasci perdere quindi questi ragionamenti su quale idea ha, non serve a niente.
Se mai si può far consigliare dal suo medico rispetto alla discrepanza tra le due diagnosi, se lui si sente di dare un giudizio, non comunicargli cosa ha secondo Lei.
Anche perché andando avanti cambierà idea continuamente e con buon probabilità, come accade in molti disturbi, non vedrà il disturbo che realmente ha in favore di ipotesi di altro tipo.
[#23]
Utente
Il primo dicembre 2010 sono andato alla visita Andrologica,oltre un deficit erettivo non ho nessuna sensazione piacevole,durante e dopo l'eiaculazione sento dolore,ho 52 anni sempre ho avuto una sessualita' impossibile,il medico mi ha prescritto "LEVITRA" CONSIGLIANDOMI una visita psichiatrica. Sono andato da due diversi, il primo mi ha diagnosticato un disturbo di personalita' schiziode e la cura con l'aripiprazolo.Messo da parte non prendo questa medicina ho qualche dubbio,aspettero'.Il secondo psichiatra diversamente mi ha riscontrato depressione maggiore prescrivendo "wellbutrin" per cui ho chiesto se ci possono essere interazioni tra questi due diversi medicamenti. la sera posso prendere LEVITRA? GRAZIE
[#25]
Utente
Gentili medici,dagli esami di laboratorio risulto positivo ai micoplasmi ureaplasma eurealyticum 10.000 ucc/ml .E' una cosa grave? E' possibile che questa infezione possa essere contagiata? perchè è venuta? E' CONGENITA? OPPURE DERIVA DAL MIO COMPORTAMENTO? quali disturbi comporta? Grazie mille
[#27]
Utente
Gentili medici, avrei preferito mi rispondesse un urologo,l'esame a cui mi riferisco " spermocoltura" è stato fatto per cercare di capire quel dolore durante l'eiaculazione,se c'è oltre un sicuro aspetto mentale anche un fattore organico.Credo che l'infezione risultante sia una cosa non legata al dolore venuta fuori casualmente senza evidenti sintomi.Questa infezione si contrae per via sessuale,ora ho paura di aver infettato la mia compagna,è consigliabile anche a lei un esame? Il mio comportamento a cui mi riferivo nel messaggio precedente rigurda le frequentazioni delle prostitute per molti anni rapporti sempre protetti.Quale potrebbe essere un'altra causa? potrebbe essere la mia compagna,solo con lei non ho avuto protezioni di nessun genere.Quali sono i rischi di questa infezione "UREAPLASMA UREALYTICUM" Grazie mille
[#28]
Gentile utente,
Le interpretazioni degli esami e le indicazioni su cosa fare in teoria dovrebbero provenirle direttamente dal medico che le fa l'esame o dal medico che glieli legge e glieli spiega.
Se vuole una risposta da un urologo inutile che inserisca questo discorso in un consulto già aperto nella sezione psichiatria.
Dovrebbe aprirne uno in urologia o andrologia.
Le interpretazioni degli esami e le indicazioni su cosa fare in teoria dovrebbero provenirle direttamente dal medico che le fa l'esame o dal medico che glieli legge e glieli spiega.
Se vuole una risposta da un urologo inutile che inserisca questo discorso in un consulto già aperto nella sezione psichiatria.
Dovrebbe aprirne uno in urologia o andrologia.
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 3.6k visite dal 10/01/2011.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.