Isteria, violenza, svogliatezza...depressione? quale rimedio
Gentili dottori, sono madre di un ragazzo diventato ormai ingestibile da alcuni anni (4/5). Credo sia necessario precisare che mio figlio è diabetico e celiaco dall'età di 10 anni e che, almeno in apparenza, inizialmente ha gestito la malattia in modo tranquillo e responsabile. Da alcuni anni, invece, attribuisce la responsabilità della malattia a me e mio marito, mostrandosi violento e insofferente. Ha ripetuto per due tre volte la classe terza fino a quest'anno, quando ha deciso di lasciare definitivamente gli studi, rifiutandosi di sottostare ad un "sistema" che non accetta. La notte non dorme (lo fa il giorno), utilizza in modo ossessivo videogiochi e pc, e fa uso costante di marijuana. Cerca talvolta appigli per scatenare liti e sfogare la sua aggressività, piange, si dimena e si scaglia contro qualasiasi oggetto che gli capiti sotto mano. Ha spesso minacciato il suicidio, e la sua rabbia aumenta qualora gli venga negata qualsiasi cosa ci richieda (soldi, oggetti...), o quando, in una discussione (anche delle più banali) qualcuno osi contraddirlo. Oramai cerchiamo di accontentarlo in tutto, non perchè pensiamo che possa in qualche modo servire a qualcosa (non crediamo certo che gli oggetti possano guarirlo) quanto per evitare situazioni esplosive e pericolose (per lui, per noi, e per gli altri figli). Ha spesso detto di voler parlare con uno psicoterapeuta o psichiatra, ma al momento di doversici recare ha cambiato idea. Siamo disperati..., la nostra vita sta diventando difficile e siamo preoccupatissimi per nostro figlio...non sappiamo a chi rivolgerci, come aiutarlo, cosa fare...potreste darci un consiglio? In provincia di Cagliari esiste una struttura che possa fare al caso nostro? Come convincerlo a farsi aiutare? Come dobbiamo muoverci? Vi ringrazio in anticipo.
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Gentile utente,
la gestione di questa situazione andrebbe portata alla attenzione primaria del medico di famiglia che potra' indirizzare verso uno psichiatra suo figlio.
Pare che suo figlio in qualche modo alimenta questo desiderio e sarebbe il caso di non far intercorrere troppo tempo tra la prenotazione e la visita.
la gestione di questa situazione andrebbe portata alla attenzione primaria del medico di famiglia che potra' indirizzare verso uno psichiatra suo figlio.
Pare che suo figlio in qualche modo alimenta questo desiderio e sarebbe il caso di non far intercorrere troppo tempo tra la prenotazione e la visita.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 10/01/2011.
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