Problemi comportamentali bambino

Sono il papà di un bambino di dieci anni che frequenta la quinta elementare. A scuola viene emarginato dalla maggior parte dei compagni. E’ molto timido, neanche saluta se non lo salutano per primi gli altri. E’ molto magro, pesa soltanto 26 Kg e viene preso in giro anche per questo.
E’ seguito da un neuropsichiatria infantile da sei mesi, il quale dice che sta lavorando per ridurre la sua esuberanza, in quanto quando raramente trova l’ambiente adatto si scatena e non si riesce più a fermarlo. Secondo me dovrebbe lavorare sulla sua timidezza, lui dice che prima bisogna ricondurre il suo comportamento nei limiti normali. Fa un’ora di terapia settimanale durante la quale per circa 15 min. parla con lui, nei restanti 45 min. lo fa giocare e si scatena tanto che si sentono anche le urla del gioco. Ora, io da profano non so se la terapia che sta facendo è adeguata, ma so soltanto che miglioramenti non se ne vedono. E’ sempre supertimido ed emarginato. Voi cosa ne pensate al riguardo?
Grazie
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

non è chiara la diagnosi per la quale suo figlio è in cura dal neuropsichiatra.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
la ringrazio . Noi abbiamo deciso di portare il bambino da un neuropsichiatra dell'eta' evolutiva perche' nostro figlio viene sempre emarginato a scuola per la sua eccessiva magrezza. Il bambino ha reagito a questo isolamento chiudendosi in se' stesso quando si trova davanti ad altri bambini, quindi vita sociale pari a zero...con gli aduti ha invece un buon rapporto e quando questi gli mostrano affetto lui si scatena buttando tutto all'aria e diventa ingestibile... il medico vuole intervenire su questa eccessiva esuberanza...noi avremmo preferito che egli intervenisse sulla possibilita' di vincere la paura che il bimbo ha dei coetanei...e quindidelle volte mi sembra che far fare una terapia basata SOLO sul gioco mi sembra assurdo....grazie ancora