Ansia, necessità di farmaci e giramenti di testa

Gentili dottori buon giorno e auguri di buon anno.
Circa 8 mesi fa ho cominciato ad avere problemi con l'ansia somatizzata e (forse) un po di depressione.
A settembre ho cominciato un ciclo di psicoterapia, avrò fatto una ventina di sedute, e devo dire che la situazione è significativamnete migliorata. Secondo la mia terapeuta l'ansia dipende da una certa esperienza emotiva assai negativa e sopratuttoda una mancata applicazione nello studio, cosa a cui paradossalmente tengo molto. In effetti i periodi di maggiore malessere coincidono con quelli in cui "bivacco" di più..Cercando di eliminare alcune fonti di stress e modificando lo stile di vita, mi pare di aver recuperato un bel po del mio benessere mentale e fisico, direi circa il 70%. Resta però una componente ipocondriaca sul quale devo lavorare..La mia terapeuta dice che non ho bisogno di farmaci (notizia che a me nn può che far piacere), che in un primo momento mi erano stati prescritti.. ma uno psicologo non è uno psichiatra, so che nn puo prescriverli, ma può comunque valutare adeguatamente la situazione? o occcorre comunque uno psichiatra?
Per quanto rigurda il mio attuale stato di salute, lamento soltanto una certa sensazione di debolezza fisica, nn molto significativa,(forse dovrei riprendere a fare un pom di sport) e negli ultimi giorni dei giramenti di testa. Il momento piu brutto e stato il giorno di capodanno, quando mentre camminavo per strada, mi si è annebbiata la vista e sono quasi caduto a terra, disturbo che poi è passato dopo alcuni secondi.
Puo questo episodio essere ancora l'ansia? può essere imputabile anche o solo alla stanchezza e ad un banale stato di raffreddore-influenza?
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Gentile utente

l'opportunità o meno di un trattamento farmacologico deve essere valutata da uno psichiatra.

La presenza di nuovi sintomi richiede una ulteriore valutazione.

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Utente
Utente
GRazie dell'attenzione dottor Ruggero.
La sua prima osservazione la immaginavo.
Dalla seconda dovrei invece deudurre che lei pensa che questo sintomo sia dovuto di nuovo all'ansia.. e cosi?
Di nuovo grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
E' un po' complesso spiegare in modo chiaro per iscritto il concetto fondamentale che si vorrebbe trasmettere.

Quando la sua psicologa le dice che "l'ansia dipende da una certa esperienza emotiva assai negativa e sopratuttoda una mancata applicazione nello studio, cosa a cui paradossalmente tengo molto." fornisce una spiegazione parzialmente vera, per non dire non completamente vera.

Infatti, l'ansia, come le altre patologie psichiatriche, hanno una insorgenza legata alla alterazione dei neuromodulatori che si squilibrano quando vi sono delle situazioni emotivamente stressanti ed accade che chi ha predisposizione, genetica e personale, a sviluppare queste patologie le sviluppa.



"La mia terapeuta dice che non ho bisogno di farmaci (notizia che a me nn può che far piacere), che in un primo momento mi erano stati prescritti.. "


ed anche in questo caso, non puo' stabilire chi non ha la laurea in medicina se lei necessita o meno di un trattamento farmacologico, tanto piu' che il trattamento le era stato prescritto e pare che lei non lo abbia assunto.
Sarebbe stato piu' corretto farle fare una visita psichiatrica a prescindere dalle proprie convinzioni.


Tutto quanto raccontato, i suoi sintomi, non sono altro che la rappresentazione di sintomi ansiosi, in assenza di altre patologie da indagare, e che vanno trattati in modo deciso ed a quanto pare ad oggi dopo ben 20 sedute non ha raggiunto alcun compenso.

Tragga le sue conclusioni.
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Utente
Utente
La ringrazio di cuore per il tempo che mi dedica.
Trarre le mie conclusioni però non è affatto facile.
La componente organica e farmacologica è di competenza medica xcio il professionista di riferimento dovrebbe essere lo psichiatra, daccordo..
La mia psicologa non ha la laurea in medicina, è verò.. ha quella in psicologia.. (che spero non vendano al mercato..)
A me a questo punto sembra proprio che sulle cause dell'ansia e depressione (almeno x i casi piu lievi) psichiatri e psicologi,seguano due squole di pensiero diverse. Mi corregga dove sbaglio.
I primi sembrano imputare tutto a squilibri di neurotrasmettitori (a cause organiche quindi),
i secondi dicono che questi squilibri dipendano da componenti psicologiche in persone più o meno predisposte.
A me sembra che sia un po come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina..
Provi a mettersi nei miei panni...
Fin qui le chiacchiere. Parliamo dei fatti..
Questa estate mi sentivo davvero male, il trattamento ho provato a farlo e sono stato peggio. la ragione? "lo zoloft le prime 4 settimane è probabile che dia di quei problemi poi, forse si ha l'effetto terapeutico"
Lei dice "dopo ben 20 sedute non ha raggiunto alcun compenso" bhe.. questo non è vero.. nel post infatti parlo di un netto miglioramento anche se non di una guarigione completa.
Faccio in oltre presente che per il disturbo dei capogiri, non ho mai fatto alcun tipo di accertamento che possano escludere altre cause. IL disturbo però fino ad ora e abbastanza leggero..
Attendo una sua replica. Grazie di nuovo. Cordialità.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
"cause psicologiche" non e' una entita' misurabile, quindi e' come discutere del nulla.

Mentre e' stato studiato che in presenza di una diagnosi psichiatrica sono presenti delle alterazioni recettoriali.

Tali alterazioni condizionano la risposta allo stress ai quali si viene sottoposto e condizionano anche i pensieri e tutto quanto e' considerabile "psicologico" come ad esempio le emozioni, la reazione, la modalita' di porsi verso la problematica.

L'utilizzo di un farmaco riequilibra tali alterazioni e consente di riproporsi alla vita in modo costruttivo, i dosaggi ed i tempi sono quelli che piu' o meno le sono stati indicati.

La psicoterapia agisce allo stesso modo, se ben applicata come del resto accade con le dosi dei farmaci, ma i tempi di risposta sono piu' lunghi, cioe' avviene il riequilibrio delle porzioni recettoriali alterate, quindi non si interviene sulla "psiche" ma su componenti organiche come il cervello.

Quanto riferito appartiene a dati scientifici pubblicati e noti.

Se poi non si e' a conoscenza di questo, l'applicazione del trattamento viene interpretato come qualcosa di magico che funziona qualche volta si e qualche volta no ma quando non funziona la colpa e' del paziente che ha le "resistenze".

Cio' che contesto e' che non si puo' dire che lei non ha bisogno dei farmaci se non si hanno le conoscenze per farlo.
E' come se lei andasse dal parrucchiere e chiedesse consiglio, non ci sarebbe alcuna differenza, perche' il farmaco in quanto tale puo' essere prescritto solo da individui che hanno conseguito la laurea in medicina e chirurgia, quindi in questa categoria non rientra neanche il vicino di casa che si e' trovato benissimo con l'antibiotico oppure con il suo amico del cuore che ha avuto grandi benefici dall'antidolorifico.

I farmaci sono prodotti che non puo' maneggiare nessuno sia per il consiglio all'uso che per il consiglio al non uso.

Se lei pensa di avere avuto benefici dal trattamento psicoterapeutico va bene, se pensa che ha bisogno di una valutazione medica non puo' essere frenato dall'idea che l'opzione e' il non uso del farmaco.




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Utente
Utente
Devo dire che la sua risposta è piuttosto esaudiente.
Mi pare di capire che a questo punto la scelta stia a me..Se è vero che la psicoterapia agisce nello stesso modo ma richiede tempi lunghi, non vedo perchè cambiare strategia proprio ora che un pò di tempo e passato e comincio ad avere benefici.
Vede ho chiesto questo consulto xchè l'idea di non aver seguito le indicazioni dello psichiatra (tra l'altro visto una sola volta all' inizio della storia, per 15 minuti) ed aver seguito invece la psicologa non mi lascia del tutto tranquillo. Per me che studio proprio medicina e chirurgia questa è una ironica contraddizione.
.. Per ora preferisco godermi questo 70% di recupero, sperando che diventi un 90 e magari un 100%..
Se poi le cose non vanno come spero cambierò strada.
Grazie dottore della sua disponibilità, e porgo anche i miei complimenti per questo splendido servizio che offrite agli utenti.
Buona serata. Cordialità.
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