Dosaggio lantanon
Gentili Dottori,
sto assumendo lantanon gocce da circa 10 mesi al dosaggio di 80 mg (40 gocce) per insonnia cronica con buoni risultati. Negli ultimi mesi ho notato però un accentuarsi dell'ansia e del nervosismo al mattino dopo il secondo caffè che prendo (non ne prendo più di due), cosa che prima non mi succedeva. Ne ho parlato con il mio psichiatra, il quale mi ha detto che 2 o 3 caffè al giorno non possono far male e mi ha suggerito un aumento di dose del lantanon a 120 mg. Però io non sono molto convinto, perchè tale dosaggio mi sembra un pò elevato e non so se sia più indicato eliminare quel secondo caffè che prendo al mattino. Vorrei un Vostro parere al riguardo. Grazie.
sto assumendo lantanon gocce da circa 10 mesi al dosaggio di 80 mg (40 gocce) per insonnia cronica con buoni risultati. Negli ultimi mesi ho notato però un accentuarsi dell'ansia e del nervosismo al mattino dopo il secondo caffè che prendo (non ne prendo più di due), cosa che prima non mi succedeva. Ne ho parlato con il mio psichiatra, il quale mi ha detto che 2 o 3 caffè al giorno non possono far male e mi ha suggerito un aumento di dose del lantanon a 120 mg. Però io non sono molto convinto, perchè tale dosaggio mi sembra un pò elevato e non so se sia più indicato eliminare quel secondo caffè che prendo al mattino. Vorrei un Vostro parere al riguardo. Grazie.
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Potrebbe essere utile eliminare la caffeina, indipendentemente dalla necessita' o meno di aumentare il farmaco prescritto. La caffeina e' un noto eccitante e in soggetti predisposti potrebbe dare luogo ad un incremento dei fenomeni d'ansia. Resta fermo che l unico a poter decidere sui farmaci resta il suo specialista di fiducia.
Buon anno
Buon anno
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
"tale dosaggio mi sembra un pò elevato"
Che significa questo, non si capisce. In che senso "le sembra" se non lo ha assunto ?
Inoltre: l'ansia al mattino non rientra nell'insonnia cronica, per cui quale tipo di diagnosi le è stata fatta ?
Che significa questo, non si capisce. In che senso "le sembra" se non lo ha assunto ?
Inoltre: l'ansia al mattino non rientra nell'insonnia cronica, per cui quale tipo di diagnosi le è stata fatta ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
Non mi è stata fatta una vera e propria diagnosi. Il mio disturbo era di insonnia cronica e per tale disturbo la cura ha funzionato da subito al dosaggio di 80-90 mg. Successivamente, poichè avvertivo una certa sonnolenza al mattino, ho iniziato a prendere, sentito il parere del mio psichiatra, un secondo caffè a metà mattina in aggiunta al caffellatte che ho sempre preso appena alzato. I primi mesi mi sentivo meglio ma con il passare del tempo avvertivo anche un aumento dell'ansia e del nervosismo. Per cui ho ricontattato il mio psichiatra, il quale mi ha detto che potevo continuare ad assumere il caffè, ma di aumentare il dosaggio del lantanon a 120 mg. Io ho provato per alcuni giorni, ma tale dosaggio mi sembrava un pò pesante, poichè il risveglio al mattino mi risultava più difficile.
[#4]
Gentile utente,
Non mi sembra che abbia senso un discorso in cui lei prende un eccitante per contrastare un effetto sedativo, dopo di che per contrastare l'eccitante aumenta il sedativo e così via.
L'insonnia cronica solitamente concomita ad un quadro psichiatrico altrimenti definibile, per cui il lantanon agisce su quello e anche sull'insonnia che lo accompagna.
In soggetti sensibili la caffeina ha un'azione significativa anche a dosi normalmente tollerate.
Per valutare opzioni alternative è bene sapere la diagnosi.
Non mi sembra che abbia senso un discorso in cui lei prende un eccitante per contrastare un effetto sedativo, dopo di che per contrastare l'eccitante aumenta il sedativo e così via.
L'insonnia cronica solitamente concomita ad un quadro psichiatrico altrimenti definibile, per cui il lantanon agisce su quello e anche sull'insonnia che lo accompagna.
In soggetti sensibili la caffeina ha un'azione significativa anche a dosi normalmente tollerate.
Per valutare opzioni alternative è bene sapere la diagnosi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 30/12/2010.
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