Stati ansiosi con controllo del proprio stato psicofisico

Buonasera,

sono un giovane di 22 anni.
Ho richiesto un consulto per porvi alcuni quesiti di carattere sia medico sia, semplicemente, comportamentale. Soffro da circa 3 anni, infatti, di un disturbo d'ansia generalizzato, costellato da rarissime crisi. Durante questi tre anni, tuttavia, gli unici mesi nei quali ho sofferto maggiormente sono coincisi con l'avvento dell'inverno e la conseguente scomparsa della luce solare. Nei restanti mesi, del resto, ho potuto registrare un livello ansioso pari a zero, talora grazie al binario farmacologico consigliatomi dal mio psichiatra, in accordo con la psicoterapeuta. Tra i farmaci, Cipralex e Citalopram, si sono fatti apprezzare come eccellenti inibitori di serotonina, garentendo un forte miglioramento del tono umorale.
Adesso, tuttavia, che ho sospeso questi farmaci da molto tempo, mi sento nuovamente ansioso. Tale stato si manifesta tramite pensieri fissi: controllo spesso il mio corpo respirare, come se volessi averne la certezza. Così, nei giorni peggiori, questa sorta di continua verifica mi toglie energia e lucidità.
Come se non bastasse, da qualche giorno, ho "perso" quella sorta di oppressione alla cassa toracica che mi aveva accompagnato per lungo tempo, provocando in me una sorta di spiazzamento, di sorpresa quasi negativa.
Vorrei dunque chiederVi se, secondo il Vostro parere, questi pensieri fissi (che pure variano, garantendo lo spostamento del sintomo, generalmente considerato positivo)rappresentano un aggravamento dello stato ansioso, oppure possono essere considerati, come suggeritomi da diversi esperti, "ultimi fuochi". In questo momento assumo soltanto 75 mg di trittico al giorno: si tratta di una dose troppo bassa?
Concludo, chiedendo scusa per la lunghezza della lettera,chiedendo : sarà realmente possibile lasciarsi tutto alle spalle, un giorno?

grazie e buone feste
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il trazodone non è in genere un farmaco di prima scelta per i disturbi d'ansia o depressivi. Da quanto tempo ha sostituito gli ssri?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Sospensione citalopram in data 7 agosto 2010, dopo sei mesi di terapia con ottimi risultati. Secondo Lei si tratta di una situazione irrisolvibile? Ancora oggi alterno giornate serene ad altre, invece, invivibili
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Perchè è stata sospesa dopo sei mesi, tra l'altro con buoni risultati?
[#4]
Utente
Utente
sospeso dietro forti pressioni familiari, contrari all'assunzione di farmaci.
Nel periodo della diminuzione comparsa di tic fonatori invalidanti e responsabili di logica allergia nei confronti della vita sociale.
Un mese dopo la completa sospensione di psicofarmaci comparsa di pensieri non ossessivi ma di matrice ansiogena (continua verifica del proprio respiro), ai quali si aggiunge una fame d'aria non costante.
Continuo controllo del mio stato psichico e fisico, situazione vicina a risultare invalidante, anche a causa della visibilità che devo, spesso, considerare (o, meglio, affrontare).

Come comportarmi?
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
La terapia è stata effettuata per troppo poco tempo. Era prevedibile una ricaduta in tempi brevi. Si rivolga nuovamente ad uno specialista e tenga fuori i familiari dalle scelte che riguardano la sua salute.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Gent.le Dott.re Mariadis,

mi permetta, prima di ogni cosa, di ringraziarLa per la tempestività delle risposte e per la cortesia che le accompagna. In ogni caso, nonostante sia consapevole della difficoltà che si presenta di fronte alla domanda, vorrei chiederle se questi pensieri sono un'espressione del fenomeno ansioso e se, cessata l'ansia, i pensieri perdono forza e incisività.
In ogni caso, si tratta di fenomeni guaribili?
[#7]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
se questi pensieri erano presenti prima della terapia e con quest' ultima sono scomparsi, per poi ricomparire dopo la sua interruzione, allora è verosimile che siano espressione del problema per il quale la terapia è stata prescritta. Se si tratta dell'espressione di un problema d' ansia allora la terapia può portare anche alla remissione completa. Tuttavia, anche la terapia praticata per i tempi giusti, non preserva dal rischio di una ricaduta, anche se molto più basso rispetto ad una terapia fatta male. Questi aspetti potranno essere approfonditi e chiariti con il suo specialista.
Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
Gent.le Martiadis,

la scarsa efficacia del trazodone è palese, sopratutto se confrontata con SSRI quali Cipralex, o Citalopram. Quello che avevo intenzione di chiederLe è se esistono rimedi farmacologici specifici per tic complessi. Soffro di tic assai invalidanti, che mi portano ad abitare un cattivo stato d'animo. Sembra quasi che io ragli, o abbai!

Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto