Deniban, domande.
Egregi dottori,
ho 23 anni e soffro di depressione ansiosa con forti somatizzazioni allo stomaco. Lo psichiatra mi ha prescritto efexor 75 mg, che assumo da dieci giorni, ma per vedere risultati dovrò aspettare almeno fino a metà gennaio. E in questo periodo ero letteralmente a terra, sicché lo psichiatra mi ha pure prescritto il Deniban - 50 mg al mattino - per tirarmi su, in attesa che l'efexor inizi a produrre risultati. Con me il Deniban ha avuto un effetto miracoloso, e in poche ore stavo non meglio: stavo bene. Ora vi chiedo: il Deniban per quanto tempo può essere preso? Dà dipendenza? Comporta assuefazione? Se comporta assuefazione, dopo quanto si instaura? E' un farmaco difficile da dismettere?
Cordialmente
Buon Natale a tutti voi
ho 23 anni e soffro di depressione ansiosa con forti somatizzazioni allo stomaco. Lo psichiatra mi ha prescritto efexor 75 mg, che assumo da dieci giorni, ma per vedere risultati dovrò aspettare almeno fino a metà gennaio. E in questo periodo ero letteralmente a terra, sicché lo psichiatra mi ha pure prescritto il Deniban - 50 mg al mattino - per tirarmi su, in attesa che l'efexor inizi a produrre risultati. Con me il Deniban ha avuto un effetto miracoloso, e in poche ore stavo non meglio: stavo bene. Ora vi chiedo: il Deniban per quanto tempo può essere preso? Dà dipendenza? Comporta assuefazione? Se comporta assuefazione, dopo quanto si instaura? E' un farmaco difficile da dismettere?
Cordialmente
Buon Natale a tutti voi
Gentile utente,
la scelta di utilizzare un farmaco di differente azione consiste nel fornire un miglioramento immediato ma non a lungo termine, probabilmente il programma terapeutico prevede una eliminazione del farmaco quando la venlafaxina fara' il suo effetto.
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Ex utente
Gentile dottore, La ringrazio per la risposta, che condivido; tuttavia la mia domanda era rivolta al soddisfacimento delle curiosità relativ all'amisulpride.
Cordialità
Cordialità
Le sue domande sono relative alla dipendenza, alla assuefazione ed al
funzionamento del farmaco.
Siccome non si conosce il suo programma terapeutico, tali domande sono nella sostanza non rispondibili, ma esse ritorneranno quando assumerà la venlafaxina a dosaggio completo e quando il suo curante deciderà se tenere o meno l'amisulpiride.
funzionamento del farmaco.
Siccome non si conosce il suo programma terapeutico, tali domande sono nella sostanza non rispondibili, ma esse ritorneranno quando assumerà la venlafaxina a dosaggio completo e quando il suo curante deciderà se tenere o meno l'amisulpiride.
Gentile utente,
l'amisulpride ha spesso un effetto rapido, ragion per cui si associa alle cure antidepressive più lente per dare al paziente un sollievo immediato. Non sempre però incide.
Riguardo all'effetto finale, a volte la sua sospensione è seguita da peggioramento, anche questo subito.
L'assuefazione alle medicine significa che esauriscono il loro effetto, solitamente perché si sviluppa la "tolleranza" farmacologica, poi se la sospensione è brusca si ha il rimbalzo denominato "astinenza". Questo meccanismo è proprio degli ansiolitici. Sugli antidepressivi più che astinenza è corretto parlare di sindrome da sospensione, perché il loro effetto non si esaurisce, ma la sospensione può causare dei sintomi di malessere passeggero.
Infine, sospendendo la cura si possono semplicemente riavere i sintomi del disturbo che non è guarito, in questo caso di solito iniziano gradualmente, anche da subito e poi ritornano come prima, in un primo tempo sovrapponendosi agli eventuali sintomi da sospensione.
Non tutti i medicinali hanno sintomi da sospensione comuqnue.
l'amisulpride ha spesso un effetto rapido, ragion per cui si associa alle cure antidepressive più lente per dare al paziente un sollievo immediato. Non sempre però incide.
Riguardo all'effetto finale, a volte la sua sospensione è seguita da peggioramento, anche questo subito.
L'assuefazione alle medicine significa che esauriscono il loro effetto, solitamente perché si sviluppa la "tolleranza" farmacologica, poi se la sospensione è brusca si ha il rimbalzo denominato "astinenza". Questo meccanismo è proprio degli ansiolitici. Sugli antidepressivi più che astinenza è corretto parlare di sindrome da sospensione, perché il loro effetto non si esaurisce, ma la sospensione può causare dei sintomi di malessere passeggero.
Infine, sospendendo la cura si possono semplicemente riavere i sintomi del disturbo che non è guarito, in questo caso di solito iniziano gradualmente, anche da subito e poi ritornano come prima, in un primo tempo sovrapponendosi agli eventuali sintomi da sospensione.
Non tutti i medicinali hanno sintomi da sospensione comuqnue.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Ex utente
Vi ringrazio per le risposte, ripeto, la mia era solo una curiosità relativa al farmaco Deniban.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Guardi purtroppo la curiosita' non e' una buona consigliera nella cure.
Probabilmente il farmaco verra' sospeso tra qualche settimana, in ogni caso le sue domande prospettano la possibilita' che lei possa avere le stesse preoccupazioni per la venlafaxina.
Segua le indicazioni di chi la cura affidandosi completamente.
Probabilmente il farmaco verra' sospeso tra qualche settimana, in ogni caso le sue domande prospettano la possibilita' che lei possa avere le stesse preoccupazioni per la venlafaxina.
Segua le indicazioni di chi la cura affidandosi completamente.

Ex utente
Ha ragione dott Ruggiero; la ringrazio per le risposte e per il tempo dedicatomi. Le auguro inoltre felicità in queste giornate natalizie.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 33.3k visite dal 25/12/2010.
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