Sonno disturbato da tre mesi ad oggi

Gentili dottori del sito,

mi "presento", sono un ragazzo che vive a londra da circa due mesi, vita normale, ho trovato un lavoro e un appartamento entrambi fantastici, ho una ragazza da circa quattro anni ( che è purtroppo rimasta in Italia), vivo con un amico e tutto va a gonfie vele. Non ho mai avuto nessun problema grave nella vita, influenza una decina di volte in tutto, nessuna malattia infettiva aimè , una vita serena a parte i problemi di salute di mia madre ultimamente(colpita da un attacco cerebrale, ictus, e fumatrice attuale)
Ecco, il problema è che da circa tre mesi, un mese prima di trasferirmi qui, ho iniziato ad accusare disturbi al sonno.
Prevalentemente per la mia ragazza che mi diceva cio' che facevo, prevalentemente per risvegli disturbati e/o sudati, ho cominciato a rendermi conto che praticamente ogni sera parlo nel sonno. ho incubi che i testi interpretano come assolutamente disparati tra loro ma comunque abbastanza correlati alla mia vita (streghe nei sogni, essere accoltellati, sognare cani che mi inseguono e sognare insetti), ultimamente (queste le descrizioni del mio coinquilino che di notte si sveglia) sembra faccia fatica a respirare nel sonno e parli sempre ansiosamente a volte in un altra lingua (essendo io bilingue) e a volte , riferirebbe, gridando disperatamente e cercando di colpire bersagli inesistenti.
Ma il motivo che mi ha spinto a scrivervi, in quanto io solitamente "riservato" sui propri problemi, è che ieri notte mi sono svegliato, dopo un sogno che raffigurava il mio letto in cima a una montagna e completamente instabile , con una sensazione di vertigini, delle quali io non soffro solitamente .mi sono sentito come bloccato sul letto , incapace di muovermi per via dell'equilibrio instabile che mi teneva "in vita".è stata una sensazione orribile, quasi quano svegliarsi da bambini e non ritrovare il senso della stanza, quando letto muri e porte ci sembrano completamente spostati ,invertiti rispetto al normale.
da quanto ho potuto capire, si tratterebbe di un problema neurologico.
ora giro la mia domanda a Voi, premettendo che sono un moderato consumatore di Marijuana (da 1 a 2 spinelli al giorno), non bevo, e in passato ho fatto un uso stupido di stupefacenti, quali ecstasy , cocaina e ketamina,solo per citarne alcune. Provo molta vergogna nell espormi, ma credo che questo sito me ne offra la possibilità il pià anonimamente possibile.Credo anche che nonostante tutto sia il caso di "chiedere aiuto a qualcuno", raffigurato in questo mio caso da questa pagina internet.Rimango in attesa di una vostra cortese , sicuramente esaustiva, risposta.Ho 22 anni, e l'uso risale a un periodo che va da 6 a 4 anni fa, da allora assolutamente più nulla.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente

il contenuto dei sogni non ha alcun significato se non all'interno di un setting specifico.

Per ciò che attiene ai suoi risveglio potrebbe essere un fenomeno correlato all'uso di marijuana.

La presenza di patologie neurologiche od apnee da sonno va indagato in modo specifico con visite dirette.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

l'interpretazione dei sogni non è detto che abbia alcuna attinenza con il significato clinico dei disturbi del sonno. Ovvero: un sonno disturbato in maniera continuata di solito prelude a disturbi più definiti, con la comparsa di sintomi ad esempio depressivi, o ansiosi. Questo può avvenire anche dopo tempi lunghi, con l'insonnia come fase preliminare.
Il consumo di marijuana è un fattore di rischio, non tanto per insonnia quanto per i disturbi dell'umore, mentre il fatto di avere avuto magari un periodo molto positivo a monte è una condizione che potrebbe avere una fase di "rimbalzo" dopo.

Dopo tre mesi di insonnia è il caso di consultare uno psichiatra per far accertare la condizione attuale e farsi indicare una cura che comunque riassesti il ritmo sonno-veglia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Buongiorno ( E BUON NATALE SOPRATTUTTO ! )

Vi ringrazio di queste due Vostre tempestive risposte.

Penso di essermi spiegato male, in quanto il Dott. Pacini ha inteso che il periodo a monte fosse positivo, cosa che è in realtà il contrario, ovvero nonostante io abbia una vita normalissima direi anche tendente allo stabile (lavoro, casa ragazza) ultimamente ero afflitto da questi pochi problemi, dai quali sempre più, in combinazione forse con l'uso di marijuana, mi sono lasciato avvolgere .

In ogni caso , non voglio girare intorno al problema che tutti mi indicate, e sebbene io sia contrario alla terapia mediante uso di farmaci psicotropi, provero' a consultare uno psichiatra , come suggerito.
Non intendo sottopormi a nessuna terapia contenente benzodiazepina o altri inibitori - bilanciatori - stimolanti - rilassanti medicinali, in quanto credo che siano una delle armi più micidiali al mondo, generando esse tolleranza , disarmando la mente , ma questo è ben altro discorso da quello per il quale mi avete così gentilmente risposto.

Un grandissimo grazie, se foste interessati vi daro' esito di come la cosa procede, il tutto non diventando ossessivo di vostre risposte ovviamente :)

Ancora auguri ad entrambi, Dottori,

I miei più sinceri Saluti.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Se gia' parte con l'idea di dover decidere lei il trattamento penso che parte con il piede sbagliato e non avra' successo dal trattamento che le verra' indicato, qualunque esso sia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

parte davvero con il piede sbagliato, prima di tutto per l'assurdità dell'affermazione "sebbene io sia contrario alla terapia mediante uso di farmaci psicotropi". Se lei fosse malato di cuore non farebbe un'affermazione del genere, chi rifiuta in questa maniera i "farmaci psicotropi", non ha idea della natura dei disturbi psichici, li colloca fuori dal corpo, ritiene di poterli gestire con funzioni non meglio identificate, o semplicemente li nega perché non li vede, per la natura del disturbo. O infine, è un modo per mettere le mani avanti rispetto a paure o diffidenze nei confronti dei farmaci.

Intorno a questo luoghi comuni come quelli che Lei cita, "disarmare la mente" (il contrario se mai), indurre tolleranza (come molti farmaci non psichiatrici di cui nessuno ha diffidenza, e che non significa "legare" nessuno a niente), e così via.

Le benzodiazepine sono una classe con caratteristiche precise, il termine "farmaci psicotropi" ha veramente poco senso, è solo un modo per dire:

farmaci che fanno star meglio chi ha stati cerebrali che si esprimono con sintomi mentali.

Armano la mente, la difendono, come in tutta la medicina purtroppo non sempre senza effetti collaterali, che tuttavia nel bilancio complessivo sono mediamente meno fastidiosi delle condizioni di partenza, altirmenti non avrebbe senso.
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