Dap, sbandamenti, paura di impazzire, irrealtà
salve,sono un ragazzo di 24 anni e da circa 6 mesi soffro di dap. Tutto è cominciato nei primi giorni di Giugno quando dopo il lavoro,recandomi in metropolitana, ho avuto degli attacchi veri e propri (giramento di testa repentino,senso di svenimento,terrore e sudorazione elevata)Ciononostante la mia reazione è stata abbastanza "tranquilla" nel senso che sono riuscito a calmarmi abbastanza in fretta senza dare particolari segni di malessere.Questo grazie al fatto che anche mia mamma di 61 anni soffre di dap e gia da tempo mi ero documentato su come affrontarli.Ritornato a casa dopo l'attacco in metro non ho dato molto peso alla cosa e tutto è filato liscio. l fatto "grave" c'è stato qualche giorno dopo. In piena notte ho avuto un attacco di panico abbastanza forte che mi ha fatto svegliare e mi ha lasciato con l'angoscia per tutta la notte.L'indomani mattina mi sentivo malissimo.Giramenti di testa, ansia,e fobia di entrare in ascensore.Da quel giorno ho incominciato a misurare la pressione.I massimi valori raggiunti sono stati min 90 e max 140 che ho ancora adesso.Ho eseguito una visita cardiologica, un holter pressorio e analisi del sangue prescrittemi dal cardiologo con esiti negativi. Da giugno convivo giornalmente con stati di ansia e attacchi di panico ricorrenti che cmq riesco a "sopportare" stando calmo e rilassato.Gli attacchi mi prendono spesso quando esco dal lavoro ed entro in metro o in treno.La cosa piu negativa sono i sintomi fisici.I giramenti di testa e gli sbandamenti in primis sopratutto quando cammino (li ho praticamente sempre) e leggeri dolori gastrointestinali (non che senso di pesantezza dopo i pasti) che non fanno altro che accrescere la mia preoccupazione. Ciononostante continuo la mia vita abbastanza regolarmente e senza grandi limitazioni(in questo periodo ho preso l'aereo e ho fatto soft rafting).Da circa un mese ho notato però che quando mi sforzo (corro o cammino a passo svelto) il cuore mi va a mille e la senzazione è simile come se dovesse venirmi un attacco di panico che spesso poi non viene. Sporadicamente ho dei momenti di angoscia che mi portano a pensare al vero male in se ed al fatto di avere qualche cosa (oltre al cervello :-D) che non va. Aggiungo che non ho mai pensieri depressivi. Nonostante abbia diversi problemi psicologici (ho perso mio padre ad 11 anni, poca autostima di me stesso, moltissime cose da rivedere, mancanze varie) sono soddisfatto della mia vita, faccio il lavoro che ho sempre sognato e i miei rapporti sociali sono buoni ma adesso ho veramente paura che ci sia qualche altro male incurabile ma ancora di piu mi sto rendendo conto che è sempre piu difficile andare avanti con le sensazioni (fisiche e psicologiche) che ho. Aggiungo inoltre che il mio stile di vita è totalmente cambiato (vita sedentarissima).Sono alto 1.83 e peso 90kg. Circa un mese fa ho esegutito la visita dallo psichiatra il quale però mi ha lasciato
con qualche dubbio. Dopo aver spiegato la situazione (come sopra) mi ha detto che i sintomi descritti fanno pensare ad un Disturbo da Panico anche se secondo
lui gli attacchi di panico veri e propri da Giugno ad adesso sono stati sporadici (3/4).Questo in parte è vero nel senso che molte volte sentivo l'attacco
arrivare ma stando calmo e rilassato sono riuscito a sopraffarlo. Mi ha quindi chiesto di scegliere se iniziare una terapia con Paroxetina e Alprazolam o se
intervenire solo al momento dell'attacco con il Tavor. La cosa che mi ha lasciato molto perplesso però è il fatto che mi ha descritto il DAP come una patologia indipendente dallo stato psicologico della persona. L'idea che invece mi sono fatto io è che vengo da un periodo di forte stress (inizio nuovo lavoro, tensioni, spostamenti vari ecc ecc) e secondo me queste manifestazioni di ansia e attacchi di panico sono il frutto di miei problemi psicologici passati (insicurezza, bassa autostima, timidezza, perdita di mio padre ad 11 anni ecc ecc) che stanno tornato a galla in un momento della mia vita delicato e nel mio profondo sento che una psicoterapia potrebbe essere molto efficace in quanto sento il bisogno di esternare i miei problemi. Comunque attualmente sto seguendo i consigli del mio medico curante che mi ha prescritto compendium 7/8 gocce la sera prima di dormire e 7/8 gocce il pomeriggio alle 16 prima di prendere il treno per tornare a casa dopo il lavoro (quando esco dal lavoro, prendendo la metro e il treno e i sintomi dell'ansia si fanno sentire abbastanza violentemente). In effetti da quando faccio questa cura (circa 20gg) i sintomi si sono affievoliti in modo particolare i giramenti di testa e gli sbandamenti però mi sto accorgendo che sta aumentando il senso di stordimento e soprattutto la sensazione di irrealtà. Questa cosa mi preoccupa molto e spesso ho la strana sensazione che il mio cervello si resetti in un instante e poi riprenda a funzionare. Voi cosa consigliate di fare? Intraprendere la cura consigliata dallo psichiatra o prendere un altra strada?? Aggiungo inoltre che svolgo la mia attività lavorativa abbastanza tranquillamente nonostante sia un pendolare e la mattina mi debba alzare alle 5,30 per recarmi a Roma però mi sto accorgendo anche che piu vado avanti e piu la situazione diventa ingestibile. Mi capita a volte di avere pensieri "strani" di aver paura di impazzire in più capitato di non essere regolare con il Compendium: a volte dimentico di prendelo al pomeriggio sopratutto nei we oppure diminusco la dose (5 gocce) e la aumento (10 gocce) a seconda del momento. Grazie ancora per la disponibilità.
M.
con qualche dubbio. Dopo aver spiegato la situazione (come sopra) mi ha detto che i sintomi descritti fanno pensare ad un Disturbo da Panico anche se secondo
lui gli attacchi di panico veri e propri da Giugno ad adesso sono stati sporadici (3/4).Questo in parte è vero nel senso che molte volte sentivo l'attacco
arrivare ma stando calmo e rilassato sono riuscito a sopraffarlo. Mi ha quindi chiesto di scegliere se iniziare una terapia con Paroxetina e Alprazolam o se
intervenire solo al momento dell'attacco con il Tavor. La cosa che mi ha lasciato molto perplesso però è il fatto che mi ha descritto il DAP come una patologia indipendente dallo stato psicologico della persona. L'idea che invece mi sono fatto io è che vengo da un periodo di forte stress (inizio nuovo lavoro, tensioni, spostamenti vari ecc ecc) e secondo me queste manifestazioni di ansia e attacchi di panico sono il frutto di miei problemi psicologici passati (insicurezza, bassa autostima, timidezza, perdita di mio padre ad 11 anni ecc ecc) che stanno tornato a galla in un momento della mia vita delicato e nel mio profondo sento che una psicoterapia potrebbe essere molto efficace in quanto sento il bisogno di esternare i miei problemi. Comunque attualmente sto seguendo i consigli del mio medico curante che mi ha prescritto compendium 7/8 gocce la sera prima di dormire e 7/8 gocce il pomeriggio alle 16 prima di prendere il treno per tornare a casa dopo il lavoro (quando esco dal lavoro, prendendo la metro e il treno e i sintomi dell'ansia si fanno sentire abbastanza violentemente). In effetti da quando faccio questa cura (circa 20gg) i sintomi si sono affievoliti in modo particolare i giramenti di testa e gli sbandamenti però mi sto accorgendo che sta aumentando il senso di stordimento e soprattutto la sensazione di irrealtà. Questa cosa mi preoccupa molto e spesso ho la strana sensazione che il mio cervello si resetti in un instante e poi riprenda a funzionare. Voi cosa consigliate di fare? Intraprendere la cura consigliata dallo psichiatra o prendere un altra strada?? Aggiungo inoltre che svolgo la mia attività lavorativa abbastanza tranquillamente nonostante sia un pendolare e la mattina mi debba alzare alle 5,30 per recarmi a Roma però mi sto accorgendo anche che piu vado avanti e piu la situazione diventa ingestibile. Mi capita a volte di avere pensieri "strani" di aver paura di impazzire in più capitato di non essere regolare con il Compendium: a volte dimentico di prendelo al pomeriggio sopratutto nei we oppure diminusco la dose (5 gocce) e la aumento (10 gocce) a seconda del momento. Grazie ancora per la disponibilità.
M.
[#1]
Il compendium non e' risolutivo e sconsigliato nel lungo termine. Se stirata di un disturbo d ansia la terapia migliore e' l associazione ella farmacotwrapia alla psicoterapia cognitivo-comportamentale. La terapia prescritta dallo psichiatra e' coerente con la diagnosi. Il dap può insorgere in persone che ritengono di non avere nessun problema inerente il proprio stato psicologico, ma non esistono regole fisse in quest ambito.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente, il più delle volte il Disturbo da attacchi di panico si presenta proprio nel modo in cui lei l'ha descritto, ovvero con degli attacchi di panico iniziali intensi e improvvisi, seguiti da un periodo in cui tali attacchi diventano più rari, ma si intensifica lo stato di ansia sottostante, assieme ai sintomi fisici correlati (di cui il senso di irrealtà, di sbandamento e la paura di impazzire sono un esempio).
Il compendium è una terapia temporanea. Per risolvere il problema dovrà affronatre una psicoterapia e/o una terapia farmacologica come quella consigliata dallo pischiatra.
Cordiali saluti
Il compendium è una terapia temporanea. Per risolvere il problema dovrà affronatre una psicoterapia e/o una terapia farmacologica come quella consigliata dallo pischiatra.
Cordiali saluti
Dr.ssa Marina Ciampelli
Medico Specialista in Psichiatra Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Insegnante qualificata MBSR mindfulness-based
[#3]
Utente
Innanzi tutto vi ringrazio per le vostre risposte, molto importanti per me. A questo punto dunque cosa mi consigliate di fare? Tornare dallo psichiatra per farmi prescrivere la cura con paroxetina e alprazolam? A tal proposito; l'assunzione di questi farmaci potrebbe limitare in qualche modo le mie attuali abitudini giornaliere? (lavoro, uscire con gli amici, viaggiare). Grazie ancora.
Cordialmente
M.
P.s. Sto iniziando a leggere un libro che parla di Panico e di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Puo essere un aiuto da itegrare alla psicoterapia vera e propria o è meglio abbandonare questi tipi di letture?
Cordialmente
M.
P.s. Sto iniziando a leggere un libro che parla di Panico e di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Puo essere un aiuto da itegrare alla psicoterapia vera e propria o è meglio abbandonare questi tipi di letture?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.8k visite dal 14/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.