Io vorrei smettesse perchè immagino che qualche danno questo farmaco lo faccia
Egregi dottori, mia madre (65 anni) prende il Minias ormai da almeno 7 anni per dormire. Gli fu prescritto a suo tempo da nostro medico di base (che è specializzato in psichiatria) perchè mia madre soffriva di un acufene all'orecchio. Attualmente ne prende (così mi dice) una diecina di gocce la sera. Io vorrei smettesse perchè immagino che qualche danno questo farmaco lo faccia. Ho parlato con il medico, il quale dice che ormai mia madre ormai non può più smettere, che però potrebbe cominciare a diminuirlo gradualmente. Mia madre non lo diminuisce e il dottore non le dice niente sostenendo che non può convincerla..e continua a farle la ricetta!A questo punto mi domando quali possono essere le conseguenze di un'assunzione ormai annuale e se c'è qualcosa che si può fare per farla smettere.
grazie
Barbara
grazie
Barbara
[#2]
Gentile Interlocutrice,
capisco la sua preoccupazione per l'uso prolungato e senza limiti temporali del farmaco, il cui possibile effetto tossico peraltro anch'io ritengo in linea generale scarso o trascurabile.
Il problema comunque andrebbe discusso con sua madre perchè soltanto se ella stessa fosse motivata a sospenderne l'assunzione si potrebbe stabilire con lei un programma di riduzione graduale, eventualmente con sostituzione temporanea di altro farmaco non-benzo-diazepinico indicato in questi casi e/o anche con un colloquio o alcuni colloqui con uno psichiatra psicoterapeuta.
Con i migliori saluti.
capisco la sua preoccupazione per l'uso prolungato e senza limiti temporali del farmaco, il cui possibile effetto tossico peraltro anch'io ritengo in linea generale scarso o trascurabile.
Il problema comunque andrebbe discusso con sua madre perchè soltanto se ella stessa fosse motivata a sospenderne l'assunzione si potrebbe stabilire con lei un programma di riduzione graduale, eventualmente con sostituzione temporanea di altro farmaco non-benzo-diazepinico indicato in questi casi e/o anche con un colloquio o alcuni colloqui con uno psichiatra psicoterapeuta.
Con i migliori saluti.
dott. Francesco Favaretti Camposampiero
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambi per i vostri commenti.
Purtroppo a qualsiasi proposta le risposte di mia madre sono del tipo 'migliaia di persone prendono farmaci molto più pericolosi....sono grande e faccio quello che voglio ecc' per cui è come parlare con un muro. La mia preoccupazione maggiore era che questo farmaco potesse comportare nel tempo danni al cuore o al sistema nervoso.
grazie e cordiali saluti
Barbara
Purtroppo a qualsiasi proposta le risposte di mia madre sono del tipo 'migliaia di persone prendono farmaci molto più pericolosi....sono grande e faccio quello che voglio ecc' per cui è come parlare con un muro. La mia preoccupazione maggiore era che questo farmaco potesse comportare nel tempo danni al cuore o al sistema nervoso.
grazie e cordiali saluti
Barbara
[#4]
Gentile utente,
in linea di massima sono daccordo con i colleghi. Ho qualche perplessità sulla sicurezza di questo tipo di farmaco nel tempo: anche se è vero che le benzodiazepine sono usate da molti anni, è anche verò che vi sono pochissimi studi clinici sulla sicurezza nel loro uso prolungato (che peraltro è controindicato per i problemi di dipendenza e riduzione dell'effetto nel tempo); dalla mia esperienza professionale ho inoltre rilevato di frequente la presenza di disturbi della memoria in situazioni di questo tipo per cui sono più propenso a consigliare una riduzione graduale dell'ansiolitico.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
in linea di massima sono daccordo con i colleghi. Ho qualche perplessità sulla sicurezza di questo tipo di farmaco nel tempo: anche se è vero che le benzodiazepine sono usate da molti anni, è anche verò che vi sono pochissimi studi clinici sulla sicurezza nel loro uso prolungato (che peraltro è controindicato per i problemi di dipendenza e riduzione dell'effetto nel tempo); dalla mia esperienza professionale ho inoltre rilevato di frequente la presenza di disturbi della memoria in situazioni di questo tipo per cui sono più propenso a consigliare una riduzione graduale dell'ansiolitico.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
Dr. Claudio Lorenzetti
[#6]
Gentile utente,
credo sia opportuno sottolineare quanto in parte già detto e cioè che tutte le terapie vanno contestualizzate nelle singole situazioni specifiche. Nel suo caso l'opportunità di proseguire, interrompere, diminuire il farmaco (al di là della valutazione di controindicazioni specifiche) può sono essere concordato tra medico e paziente all'interno di una chiara e rigorosa relazione di fiducia.
Cordialmente
credo sia opportuno sottolineare quanto in parte già detto e cioè che tutte le terapie vanno contestualizzate nelle singole situazioni specifiche. Nel suo caso l'opportunità di proseguire, interrompere, diminuire il farmaco (al di là della valutazione di controindicazioni specifiche) può sono essere concordato tra medico e paziente all'interno di una chiara e rigorosa relazione di fiducia.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.6k visite dal 14/09/2007.
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