Il mio cervello andasse
Salve ,Sono un ragazzo di 26 anni e da circa 5 anni soffro di sturbi d'ansia .Svolgo la mansione di magazziniere presso una grande impresa edile con un buon reddito mensile e nel tempo libero mi dedico alla passione del djing sia produttore che da club .Fidanzato da 4 anni ,rapporto senza alcun tipo di problema .Dalle prime righe si evince che meglio di cosi' un ragazzo della mia eta' non potrebbe stare , invece ci sono alcuni problemi legati a strani sintomi che da 5 anni ormai mi danno parecchio fastidio .Descrivo il mio quadro generale in modo tale da far capire esattamente il mio problema .I problemi sono iniziati nel gennaio del 2005 ,mentre stavo suonando in discoteca ,sono stato colto da tutte le sintomatologie dell'infarto .Premetto che prima di quel giorno la mia vita procedeva regolare in ottima salute :Analisi perfette (sono donatore avis),bradicardico ,elettroencefalogrammi perfetti .In ospedale mi dissero che molto probabilmente si trattava di ansia ,parola a me sconosciuta perche' per l'appunto non avevo mai sofferto prima di una cosa del genere .Da quel 5 gennaio del 2005 e' iniziato il mio calvario .Gli attacchi si susseguivano giorno dopo giorno ,esami su esami tutti rientrati poi nella norma .Ormai sto cercando di convivere con questi disturbi tranne ora che i sintomi si stanno facendo piu' fastidiosi .Premetto che di sintomi ne ho avuti tanti ,potrei scrivere un libro : Tachicardia ,Sudorazione improvvisa ,Sbandamenti di testa ,Difficolta' nel parlare nelle situazioni a disagio quali luoghi affollatissimi ,Agitazione massima nella guida al punto di fermarmi e scendere ,Tremolio gambe , Extrasistoli ,Stomaco gonfissimo e dolori alla bocca dellos tomaco ,dolori al petto. Prima di esporre il problema che ho avuto ,e sto avendo di recente , premetto che il lavoro del magazziniere collocato in un ambiente edile e' molto stressante ,tutto il lavoro dipende dal magazzino ,quindi responsabilita' eccessiva .Calcolando che sono un tipo molto apprensivo ne risento piu' degli altri .Dormo 5 ore a notte e mangio tutti giorni (tranne il weekend) presso la mensa di cantiere .Detto cio' passo a sintomi .Da circa 2 mesi soffro di miocoloni (penso si chiamino cosi') immprovvisi e violenti .Non si manifestano nelle ore notturne ,come normale che sia ,ma nelle ore diurne e solo sul posto di lavoro . Il problema di questi scatti e' che sono molto violenti al punto tale da stordirmi per due secondi .Passiamo al secondo dei due sintomi .Mi capita spesso che in relazione al primo sintomo ,poco dopo se ne presenta un altro di similforma :Contrazione improvvisa e continua di tutti i muscoli del corpo , e in questo frangente e' come se il mio cervello andasse in stand by ...come se non riuscissi a riprendere il controllo di me stesso .A giorni vorrei prentoare l'ennesima visita questa volta dal neurologo per ulteriori chiarmimenti .Nel frattempo ho voluto provare anche questa strada del consulto on line . In attesa di una risposta, porgo distinti saluti
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Gentile utente,
La diagnosi presuntiva è stata fatta in pronto soccorso, e i fenomeni continuano.
Perché sta cercando di conviverci e non intraprende un trattamento per questo tipo di disturbi ?
Si rischia di girare intorno a ragionamenti che non cambiano niente della situazione, del tipo "non ho mai sofferto di cose del genere", che è un modo per dire "dovrebbe quindi andar via da solo", ma gli episodi stanno continuando.
In psichiatria sono comuni i disturbi con crisi di allarme/panico e sintomi corporei, compreso il sintomo della polarizzazione ipocondriaca, ovvero "pensare ad un pericolo imminente tipo infarto", con sintomi comuni a tante malattie, ma il pensiero va a quella improvissa e mortale. Sono disturbi curabili.
La diagnosi presuntiva è stata fatta in pronto soccorso, e i fenomeni continuano.
Perché sta cercando di conviverci e non intraprende un trattamento per questo tipo di disturbi ?
Si rischia di girare intorno a ragionamenti che non cambiano niente della situazione, del tipo "non ho mai sofferto di cose del genere", che è un modo per dire "dovrebbe quindi andar via da solo", ma gli episodi stanno continuando.
In psichiatria sono comuni i disturbi con crisi di allarme/panico e sintomi corporei, compreso il sintomo della polarizzazione ipocondriaca, ovvero "pensare ad un pericolo imminente tipo infarto", con sintomi comuni a tante malattie, ma il pensiero va a quella improvissa e mortale. Sono disturbi curabili.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per aver risposto , lei ha pienamente ragione e ne sono coscente che dovrei incominciare un cammino psichiatrico . In verita' ho affrontato un cammino psichiatrico di un anno ma non mi ha portato da nessuna parte , in quanto mi sono sentito dire le stesse cose che alla base dei discorsi so gia' da me . La cosa strana e' che i sintomi si accentuano sul posto dilavoro mentre fuori dall'ambiente lavorativo ho quasi assenza dei sintomi , se non i casi sporadici . L'importante per me adesso e' escludere un problema neurologico ...anche se dubito ci sia visto che ho questi disturbi di "scosse" sul lavoro , ma sempre meglio controllare . Dato che sono disturbi curabili , in che modo si possono curare ? Non vorrei prendere farmaci sintetici , perche' conosco gente che a lungo andare gli ha creato dipendenza . Preferirei rimedi naturali o al limite nel caso non ci dovessero essere cercare di razionalizzarla anche se so' gia' da ora che mi portera' un incredibile sforzo e pazienza
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Gentile utente,
Siamo in ambito medico, nessun "cammino", semplicemente una cura come in ogni altra malattia.
Prevedevo che dietro questo apparente "ritardo" nel farsi visitare da uno psichiatra vi fossero concetti tipo "farmaci naturali vs. farmaci sintetici", concetto privo di senso medico, oppure quello che i farmaci "creano dipendenza". Nel termine "rimedi naturali" è contenuta soltanto un'idea di leggerezza e innocuità, che è il corrispondente della paura che le medicine possano fare male. Null'altro.
Per altri disturbi non farebbe ragionamenti del genere, è che si tende a non considerare il cervello come un organo che si ammala e dà disturbi. Molte persone ritengono di "essere dipendenti" da farmaci invece che semplicemente dalle loro malattie, che curano con i farmaci per fortuna.
Razionalizzare una malattia non la fa andar via.
Siamo in ambito medico, nessun "cammino", semplicemente una cura come in ogni altra malattia.
Prevedevo che dietro questo apparente "ritardo" nel farsi visitare da uno psichiatra vi fossero concetti tipo "farmaci naturali vs. farmaci sintetici", concetto privo di senso medico, oppure quello che i farmaci "creano dipendenza". Nel termine "rimedi naturali" è contenuta soltanto un'idea di leggerezza e innocuità, che è il corrispondente della paura che le medicine possano fare male. Null'altro.
Per altri disturbi non farebbe ragionamenti del genere, è che si tende a non considerare il cervello come un organo che si ammala e dà disturbi. Molte persone ritengono di "essere dipendenti" da farmaci invece che semplicemente dalle loro malattie, che curano con i farmaci per fortuna.
Razionalizzare una malattia non la fa andar via.
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Utente
Parzialmente dipende anche dai medicinali il mio ritardo , ma il problema e' che ho girato molti dottori i quali mi hanno detto che la mia e' ansia . Per un ipocondriaco o ansioso e' difficile accettare che si ha quel problema ,paradossalmente e ripeto paradossalmente , giusto in quel momento che uno ha gli attacchi che ho sopraelencato , sarebbe meglio sapere di avee qualcosa che sapere che e' ansia. Cmq seguiro' il suo consiglio intraprendendo una nuova cura da qualche psichiatra . Ma prima vorrei verifiare il fattore neurologico se e' tutto nella norma ...anche perche' , come detto prima , mi sembra strano che i sintomi (Contrazione improvvisa e continua di tutti i muscoli del corpo , e in questo frangente e' come se il mio cervello andasse in stand by come se non riuscissi a riprendere il controllo di me stesso , e miocloni immprovvisi e violenti)si accentuino sul posto di lavoro , mentre al di fuori di esso sono si sempre presente ma in maniera molto lieve .
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Gentile utente,
il controllo sui propri sintomi non si ha, si possono solo gestire e questo dipende da quanto il cervello ce lo lascia fare. Se fosse questa la soluzione, i disturbi sparirebbero da soli.
Appunto perché tendenzialmente chi soffre di ansia "evita", ho voluto farle quelle osservazioni concettuali.
Saluti
il controllo sui propri sintomi non si ha, si possono solo gestire e questo dipende da quanto il cervello ce lo lascia fare. Se fosse questa la soluzione, i disturbi sparirebbero da soli.
Appunto perché tendenzialmente chi soffre di ansia "evita", ho voluto farle quelle osservazioni concettuali.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 13/12/2010.
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