Ho solo questa paura delle volte irrealta disturbi visivi alla luce e confusione mentale, dottori

Buon giorno Dottori, oggi mi rivolgo a voi per parlarvi di un problema che accompagna da mesi le mie giornate, riassumendolo in breve in queste risghe. Un giorno, come mi era di consueto fare, mi trovavo in palestra, all improvviso mi venne un capogiro, volevo fare un iniziale premessa anche se non cetra molto con la comparsa del mio malore ma da sempre ho avuto uno stile di vita corretto, faccio sport alimentazione sana, nn uso droche farmaci di nessun tipo, ritornando al discorso da questo inprovviso capogiro nei giorni seguenti seguì una forte febbre poi accompagnata da un intossicazione curata in pochi giorni, fino qui tutto apposto, solamente che nei giorni a seguire un forte mal di testa mi accompagnava,confusione ed un po di paura, perchè mi chiedete, perchè avevo uno stile di vita regolare e tutto questo improvviso susseguirsi di disturbi mi spavetava ed per accertarmi che il mio stato di salute non avesse possibil problemi feci degli esami del sangue generali, i risultati erano apposto, feci pure degli rx al cranio ed alla curva cervicale non usci nulla, andai dall otorino pensando che qualche problema all sistema uditivo fosse una possibile causa del mal di testa e dei capogiri, niente pure questa visita risulto negativa. Adesso, cari dottori, è strano a dirsi tutti i sintomi sono spariti ma l ansia la paura di sentirmi male improvvisamente, le uscite in bici la palestra le ho perse, tutte queste abitudini per me estramamente importanti e che mi rendevano felice...ho solo questa paura delle volte irrealta disturbi visivi alla luce e confusione mentale, dottori io voglio ritornare alla vita di prima, senza fare uso di una terapia a base di farmaci e tranquillanti perchè sono una persona sana e secondo me, scusate le lo dico è indice di scarsa considerazione del sintomo da parte vostra somministrare certe cure a persona cui nn hanno bisogno anzichè indicare una terapia di tipo comportamentale. Vi ringrazio molto per l attenzione aspetto una risposta, Cordiali Saluti dottori,e grazie anticipatamente per il vostro operato nella vita di tutti i giorni.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

se parte gia' da ora con l'idea di non voler fare alcuna terapia farmacologica, riducendo le sue possibilita' di miglioramento clinico in modo considerevole, qualsiasi consiglio che le verra' dato, volto ad indurla a fare una visita psichiatrica a breve, passera' inascoltato.

Decida, quindi, la piega che vuole far prendere al consulto perche' non e' il caso di iniziare una ulteriore e sterile polemica sulla lotta "farmaci si, farmaci no".

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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Dottore Ruggiero, La ringrazio inanzi tutto per la sua risposta, comunque nn voglio far polemica sull utilizzo di farmaci o no, ma delle volte mi chiedo perchè prendere dei tranquillanti o chissa quali altri farmaci se non è questo che mi potra far guarire dalle mie paure che ho dentro perchè magari sotto effetto dei farmaci le stesse saranno placate ma ritorneranno in una vita futura di consueto allo smettere della terapia, allora piuttosto fosse meglio opportuno il consiglio a mio parere e mi corregga se sbaglio una terapia di tipo comportamentale, in modo da indare sull origine delle mie paure e curarle senza farmaci, nn sono se rendo chiara la mia considerazione Dott.Ruggiero.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
per inciso la terapia comportamentale non indaga nessuna origine delle patologie psichiatriche. Oltrettutto senza diagnosi non si va da nessuna parte, in quanto una eventuale psicoterapia può essere fatta solo per alcune diagnosi e non tutti i pazienti possono fare la psicoterapia. Detto questo lei può scegliere i trattamenti che le vengono proposti e non può sceglierli lei per una aprioristica presa di posizione dettata dai soliti luoghi comuni.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta dott.Ruggiero è stata chiara e precisa, a questo punto secondo il mio problema quale visita e piu opportuna fare??....e un altra domanda Le volevo rivolgere, i dusturbi da me indicati nell esposiozione della prima domanda, quali: capogiri, irrealta, confusione e difficoltà alla concentrazione, vivere come in un mondo a cui non mi appartiene e stare con la paura e l angoscia, sono sintomi dettati e associabili all ansia?.....di per sè l ansia quali disturbi porta?..aspetterò una Sua risposta, nell attesa grazie per la disponibilità, Cordiali Saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Ha idee confuse sul senso della malattie e delle cure. Sono convinto che se non si trattasse di cervello ma di fegato o di cuore capirebbe molto bene e semplicemente le stesse cose.
Le malattie possono essere geneticamente fondate, tendono in questo caso a persistere o a ricorrere. Le cure le tengono sotto controllo, a volte le guariscono.
I sintomi non "portano" niente, sono manifestazioni. Le alterazioni del cervello portano i sintomi, tra cui l'ansia.
Se fa fare una diagnosi significa che le sarà spiegato non solo come sta adesso, ma come si prevede che la cosa evolva, e quali cure possono contrastare lo stato attuale e la sua evoluzione.
Non è il caso di entrare in nessuna polemica sui farmaci perché non sono diversi dalle terapie non farmacologiche, e non c'è nessuna polemica da fare.
Hanno loro funzioni su specifici disturbi.

Secondo il suo ragionamento i farmaci, se non "sradicano" la malattia, non devono essere utilizzati. Assurdo, come lo sarebbe in qualsiasi altra malattia.
Al momento esprime un atteggiamento per cui se può vorrebbe curare il disturbo escludendo una parte delle cure senza sapere se sono o meno indicate, e decidendo un metodo che dal nome la convince (t.comportamentale) di cui non conosce le caratteristiche e che non sa ancora se sia adatta al suo caso. A tratti sembra che anziché volere una soluzione buona per il suo caso ne voglia una che non si chiami "farmaci".
E' un orientamento che non le è utile.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Dott. Matteo Paccini, La ringrazio per il suo interveto a riguardo, quello che espone lei è corretto il fatto è che io sicuramente non faccio autoterapia o posso dire se una cura di tipo "comportamentale" sia efficace o meno in relazione a quello che sto vivendo, il fatto è che da ignorante penso che i farmaci vadino ad alterare la natura originaria del sistema nervoso modificandola al momento dell assunzione, portando " " benifici al momento ma poi con una futura cessazzione un ritorno dello stesso sintomo, la mia non è un affermazione ma bensi una domanda che Le sto a rivolgere, poi so pure che i farmaci che vengono somministrati portano dipendenza fisica e altri disturbi correlabili agli stessi, e vero si o no?....dottore io non sto bene e fino a pochi mesi fa avevo una visione della vita diversa, ora sto male ho una continua confusione, ho abbandonato i miei interessi, vedo le cose, quando mi ci soffermo a pensare con irrealtà,ho disturbi visivi alla luce che prima nn avevo, invece quando sto in compagnia i sintomi si alleviano se nn quasi svaniscono, mi spiega da dottore perchè questo, la nascita dell ansia da che cosa ha origine e se si puo guarire del tutto perche voglio ritornare quello di prima....aspetto una Sua risposta,Cordiali Saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

" i farmaci che vengono somministrati portano dipendenza fisica e altri disturbi correlabili agli stessi, e vero si o no?...."

Ma quali ? "I farmaci" non significa niente.


La "dipendenza fisica" è un concetto poco chiaro per come viene inteso. Alcuni farmaci inducono assuefazione, il che non comporta niente di particolare, se non una gradualità nella successiva riduzione degli stessi quando il medico decida che non servano più.
Ma questo riguarda i cosiddetti tranquillanti, che non sono comunque farmaci solitamente usati in maniera continuativa.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Dottore non so perchè stiamo aprendo un dibattito su questi benedetti farmaci, piuttosto che aprire una parentesi a riguardo della manifestazione del mio sintomo, ma comunque rispetto la sua risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

non è una parentesi, è il centro "pratico" della questione, e anche l'argomento centrale del problema che Lei ha esposto fin dall'inizio.

Ha alcuni sintomi, questo richiede una visita e eventualmente una terapia, e Lei parte con l'idea di non curarsi per motivi che possono essere ritenuti in parte legati all'ansia del momento, in parte a false idee diffuse che Lei purtroppo recepisce dall'ambiente culturale dominante.

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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Caro dottore mi scusi di dirle che io non ho recepito false idee nell ambiente culturale dominante, ma ho preso spunto da testimonianze reali recepite, dall ambiente culturale, come dice lei, pero vere, il quadro è chiaro in me devo fare una visita ed una successiva terapia, è evidente, ma leggendo le testimonanzie di chi, parallelo a me, vive gli stessi sintomi, raccontano che i farmaci alleviano i disturbi, ma alla cessazzione di consueto ritornino, caro Dottore sono preocupato mi scusi se le rubo del tempo utile, ma vorrei un aiuto, ho molte preocupazzioni in testa per adesso sono confuso lo noto pure io anche nell esposiozioni delle mie idee, mi ritrovo ha vivere una situazione stranissima e quando penso com'ero prima libero e spensierato e come sono adesso penso di vivere in una irrealà e mi vengono i brividi, mi scusi se mi permetto di chiederLe se sia ha conoscenza di qualche bravo Dottore a Catania e provincia che possa aiutarmi, in attesa Cordiali Saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Quelle che definiscono idee "culturalmente dominanti" inevitabilmente ricadono anche nel modo in cui gli altri descrivono le proprie esperienze. Ad esempio, tipica è la presentazione di casi di cronaca con la frase "faceva uso di psicofarmaci" o "aveva cominciato a fare uso di psicofarmaci" o "era caduta in depressione e faceva uso di psicofarmaci", tutte espressioni in cui il tono è quello di far sembrare che la terapia, se non è il problema, è una specie di presagio negativo, di segno di malasorte. Idem per il concetto di "dipendenza", le persone che assumono farmaci per anni, o per tutta la vita, lo accettano tranne che quando lo devono fare per una malattia psichiatrica, in quel caso spesso la presentazione è "sono dipendente dai farmaci" omettendo la ragione per cui questo accade, e che "sono dipendente" significa "i farmaci mi curano la malattia che altrimenti purtroppo non va via".

Poi ci sono anche le vere dipendenze, ma sono altra cosa e non riguardano che alcuni farmaci particolari.

Provi a consultare tra le schede del sito.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Perfettamente dottore ha azzeccato in pieno il concetto.E' perfettamente vero quando fa riferimento ai casi di croncaca in cui si assocciano tali pensieri, leggendoli, ma a me preoccupa pure l espressione di definire l ansia una malattia psichiatrica oppure l esigenza farmacolgica per guarirne, un altra domanda mi viene a me spontanea l ansia puo recare danni a livello celebrale??.....e un altra se è a conoscenza di medici, di Catania o strutture dove posso recarmi per esporre il mio casa e cercare una terapia....grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

l'ansia è un sintomo, non produce niente. Il cervello è la fonte dell'ansia, con le alterazioni a cui può andare incontro, da solo o stimolato da fuori.

Questo tipo di preoccupazione è una di quelle ansiose. I "danni" a cui lei pensa sono ovviamente danni cosiddetti organici. Eviti dubbi a vuoto e si concentri sulla cura dei suoi sintomi, che già di per sé corrispondono a delle interferenze nella sua vita, e quindi a dei danni.

Per le indicazioni su Catania provi a consultare, le dicevo, le schede dei professionisti iscritti al sito.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Dott Matteo Pacini grazie per le tempestive risposte da lei fornite e grazie per i chiarimenti sui dubbi e considerazioni che io avevo in riferimento a tale sintomatologia, prenderò spunto dai suoi consigli per effettuere in modi e tempi brevi una visita piu aprofondita, mi farò risentire, chiedendo, con suo consenso ulteriori consigli e pareri a riguardo i referti medici che ci saranno, mi congratulo nuovamente per la sua disponibilità e professionalità all interno di questo sito e sicuramente nell operato suo di tutti i giorni, le porgo un mio cordiale saluto, a risentirci Dott.Matteo Pacini.
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