La depressione la paroxetina
Ho difficoltà nelle relazioni umane. Anche se dall'esterno non ci sono segni molto evidenti (non sudo, nè divento rosso), dentro sono teso, non a mio agio. Questo compromette la fluidità dei rapporti e mi induce a chiudermi col prossimo.
Depresso per i risultati che ottengo nelle relazioni, sono andato dal mio medico che mi ha prescritto per la depressione la Paroxetina (per dieci giorni mezza compressa, poi intera) e all'occorrenza Xanax (nei momenti di stress, ma non l'ho ancora assunta). In questi primi giorni di assunzione della Paroxetina, ho pensieri risentiti con le persone con le quali non vado d'accordo, il che non mi piace perchè è più accentuato rispetto a prima.
Il mio problema è comunque fondamentalmente l'ansia che provoca in me tensione, disagio e quindi inibizione a parlare col prossimo, eccessivo autocontrollo.
La depressione è una conseguenza dei rapporti mal riusciti cogli altri.
La domanda è: la cura va nella direzione giusta (mi sarò spiegato bene col mio medico?) Cosa posso fare di buono?
Depresso per i risultati che ottengo nelle relazioni, sono andato dal mio medico che mi ha prescritto per la depressione la Paroxetina (per dieci giorni mezza compressa, poi intera) e all'occorrenza Xanax (nei momenti di stress, ma non l'ho ancora assunta). In questi primi giorni di assunzione della Paroxetina, ho pensieri risentiti con le persone con le quali non vado d'accordo, il che non mi piace perchè è più accentuato rispetto a prima.
Il mio problema è comunque fondamentalmente l'ansia che provoca in me tensione, disagio e quindi inibizione a parlare col prossimo, eccessivo autocontrollo.
La depressione è una conseguenza dei rapporti mal riusciti cogli altri.
La domanda è: la cura va nella direzione giusta (mi sarò spiegato bene col mio medico?) Cosa posso fare di buono?
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Quale diagnosi e' stata formulata?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Ho compilato un questionario di 14 domande (Hospital Anxiety and Depression scale).
Il punteggio non era particolarmente alto (A=10 D=10).
Mi ha chiesto se secondo me ero più ansioso o depresso. Le ho risposto che anche se sotterranea, l'ansia è molto più presente in me della depressione. E' la causa che incide, rovinandolo, su tutto il mio comportamento.
Non le ho specificato i motivi, le situazioni in cui provo queste sensazioni disagevoli.
Il punteggio non era particolarmente alto (A=10 D=10).
Mi ha chiesto se secondo me ero più ansioso o depresso. Le ho risposto che anche se sotterranea, l'ansia è molto più presente in me della depressione. E' la causa che incide, rovinandolo, su tutto il mio comportamento.
Non le ho specificato i motivi, le situazioni in cui provo queste sensazioni disagevoli.
[#5]
Gentile utente,
la diagnosi è stata fatta dal suo medico, ma sulla base di un questionario e di una domanda su cosa sceglie lei tra due sintomi ? Oppure di depressione come diceva: "sono andato dal mio medico che mi ha prescritto per la depressione la Paroxetina" ?
la diagnosi è stata fatta dal suo medico, ma sulla base di un questionario e di una domanda su cosa sceglie lei tra due sintomi ? Oppure di depressione come diceva: "sono andato dal mio medico che mi ha prescritto per la depressione la Paroxetina" ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Utente
Quando mi sono recato dal mio medico, ho parlato di questo problema che mi assilla, che mi dà uno stato d'animo depresso. A contatto col prossimo ho una soglia di allerta, di ipervigilanza, di tensione che mi fa sentire a disagio, che non mi permette di entrare in 'intimità' con le persone con cui mi relaziono. Le relazioni che ho, non sono quindi mai soddisfacenti perchè manco di spontanea fluidità, di agiatezza, di rilassamento, da qui la depressione, il ripiegamento su me stesso, la sfiducia in me stesso.
[#7]
Gentile utente,
uno stato d'animo depresso non significa depressione come diagnosi. Il legame tra i sintomi deriva da una sua interpretazione, i sintomi non producono sintomo, il cervello si altera secondo una sequenza che può prevedere prima un sintomo, e poi a seguire un altro.
Questo aspetto di disagio nei rapporti sociali, che può pre-esistere ed essere il primo aspetto su cui nasce il problema, oppure essere concomitante alla flessione dell'umore, è comune a diverse malattie (tra cui l'episodio depressivo, ma anche l'ansia sociale ad esempio).
Manca una diagnosi, che invece è opportuno fare, al di là della cura che copre diverse possibilità.
uno stato d'animo depresso non significa depressione come diagnosi. Il legame tra i sintomi deriva da una sua interpretazione, i sintomi non producono sintomo, il cervello si altera secondo una sequenza che può prevedere prima un sintomo, e poi a seguire un altro.
Questo aspetto di disagio nei rapporti sociali, che può pre-esistere ed essere il primo aspetto su cui nasce il problema, oppure essere concomitante alla flessione dell'umore, è comune a diverse malattie (tra cui l'episodio depressivo, ma anche l'ansia sociale ad esempio).
Manca una diagnosi, che invece è opportuno fare, al di là della cura che copre diverse possibilità.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.7k visite dal 09/12/2010.
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