La diagnosi di "disturbo bipolare" è una "moda" del momento
Anche nelle scienze della psiche ci sono tendenze e paradigmi dominanti a seconda del periodo, delle "mode".
Ho la sensazione, avendo già incontrato a livello di relazioni amicali tre persone che hanno avuto la diagnosi di disturbo bipolare, che ultimamente quest'ultimo venga diagnosticato con un po' troppa disinvoltura. Mi chiedo se è possibile che si tratti di una "moda" del momento, che a volte venga diagnosticato per leggerezza o "sentire comune", al posto di una diagnosi approfondita e scrupolosa che cerchi altrove? grazie
Ho la sensazione, avendo già incontrato a livello di relazioni amicali tre persone che hanno avuto la diagnosi di disturbo bipolare, che ultimamente quest'ultimo venga diagnosticato con un po' troppa disinvoltura. Mi chiedo se è possibile che si tratti di una "moda" del momento, che a volte venga diagnosticato per leggerezza o "sentire comune", al posto di una diagnosi approfondita e scrupolosa che cerchi altrove? grazie
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Gentile utente,
un professionista serio e competente non fa diagnosi a seconda delle mode del momento. Il disturbo bipolare, nelle sue varie sfumature, è probabilmente più diffuso di quanto si pensasse in passato, quando veniva attribuita maggiore importanza alla sofferenza generata dalla depressione piuttosto che alla euforia (lieve o più marcata) delle fasi a polarità opposta, nelle quali (a meno di manifestazioni eclatanti) il paziente non richiede l'aiuto dello specialista. Quello che lei descrive come fenomeno di moda è riconducibile in parte ad un aumento dell'importanza attribuita alla globalità delle fasi umorali del paziente, in parte (credo la minore) ad una certa faciloneria di pochi. E' tuttavia lo stesso fenomeno che si verifica per la depressione, quando per superficialità (di pochi) viene diagnosticata come depressione anche quello che depressione non è.
Cordiali saluti
un professionista serio e competente non fa diagnosi a seconda delle mode del momento. Il disturbo bipolare, nelle sue varie sfumature, è probabilmente più diffuso di quanto si pensasse in passato, quando veniva attribuita maggiore importanza alla sofferenza generata dalla depressione piuttosto che alla euforia (lieve o più marcata) delle fasi a polarità opposta, nelle quali (a meno di manifestazioni eclatanti) il paziente non richiede l'aiuto dello specialista. Quello che lei descrive come fenomeno di moda è riconducibile in parte ad un aumento dell'importanza attribuita alla globalità delle fasi umorali del paziente, in parte (credo la minore) ad una certa faciloneria di pochi. E' tuttavia lo stesso fenomeno che si verifica per la depressione, quando per superficialità (di pochi) viene diagnosticata come depressione anche quello che depressione non è.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 08/12/2010.
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