Disturbo della concentrazione


Buonasera dottore,
le scrivo in merito ad un mio problema.
Essendo totalmente anonima la lettera, manifesto subito l'intenzione di essere chiaro e sincero e totalmente libero nell'esprimermi.
Nel 2008 feci un brutto incidente che mi costrinse per più di due anni a portare un fissatore esterno alla gamba. Durante questo periodo passai molto tempo in solitudine o in degenza; usavo molto l'immaginazione per evadere dalle mura di casa o dal letto dell'ospedale, intendo dire per ore.. giorni..fino alla mia quasi completa guarigione.
Non guardavo la televisione ne leggevo, o meglio facevo entrambe le cose ma senza prestare attenzione, io pensavo..e pensavo.. e così via.
Ora ho intrapreso un percorso universitario.. ma questa mia abitudine aimè mi è rimasta. Trovo difficilissimo concentrarmi durante le lezioni, durante lo studio..Quando leggo un libro di testo, vedo "tra le righe tutt'altro" penso a tutt'altro, a volte anche per diverso tempo, sino ad accorgermi che non ho assimilato nulla di quanto letto.
Leggo con gli occhi, ma la mente è altrove..
Ho provato a leggere ad altra voce, ma è lo stesso.
Ho provato con i metodi "fai da te": un pò di valium prima di studiare per stimolare la concentrazione e limitare i "viaggi" e le distrazioni, ma non è servito a nulla..
Ne ho parlato con il mio medico curante, mi ha dato il magnesio..
Gli ho chiesto un parere in merito a farmaci come il ritanil e l'adderall, ma in Italia c'è molto tabù sull'argomento. Si prescrivono ansiolitici, antidepressivi e calmanti con estrema facilità, ma ragionare insieme al dottore di una mia possibile patologia insorta a seguito di lunghi periodi di "reclusione" questo non si piò fare.
Io non cerco performanti o stimolanti per prendere la "scorciatoia", non avrei alcun problema a dirlo se fosse così.
Vorrei solo risolvere questa mia iper-attività cognitiva che mi fa pensare a 100.000 mila cose tutte insieme, ma non a quello su cui vorrei pensare o concentrarmi.
Potrei ricordare come sono vestiti 20 o 30 persone della mia classe, ma non riuscire a prestare attenzione alla lezione..che mi interessa che mi piace vivamente! Ho persino tolto le antenne dai televisori per limitare ulteriori distrazioni.
Chiedo un suo parere dottore,
se c'è la patologia deve essere curata a mio avviso, come si cura un'influenza o l'insonnia ad esempio.
Questo pomeriggio mi ha visitato un medico psichiatra che dice che lui non può far nulla e mi ha detto di recarmi da uno psicologo comportamentista.
Attendo una vostra trasparente risposta, so che non mi avete visitato, ma ho cercato di includere ogni elemento discusso assieme allo specialista durante la seduta[la seconda della mia vita].
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente,

se dovesse andare da uno specialista "cognitivo-comportamentale" ( e non comportamentista) dovrebbe andare per trattare un disturbo con una diagnosi.

Riterrei opportuno, quindi, far fare una diagnosi accurata per ottenere un trattamento adeguato.

La distraibilità puo' essere un elemento appartenente ai disturbi dell'umore e vanno valutati eventualmente anche altri elementi.

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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

avere problemi di concentrazione non significa che la funzione anomala sia la capacità di concentrazione, per esempio la distraibilità può derivare da inteferenza di altri pensieri o semplicemente dall'attenzione che si dà alle proprie funzioni mentali. In altre parole, se si presta attenzione alla propria concentrazione non se ne esce. Talvolta c'è una compulsione a verificare quanto si è attenti o concentrati, senza che vi sia peraltro alcun problema in quel senso, e il risultato finale è che non si riesce a procedere bene con il pensiero.

Per curare problemi di questo tipo si rivolga ad uno psichiatra che farà intanto una diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Utente
Utente
Si mi scuso, specialista "cognitivo comportamentale".
Lo specialista psichiatra ha tenuto a precisare a fine visita che non ha mai avuto un paziente che abbia manifestato questo problema, nonostante i suoi 30 anni di esperienza nel campo.
Lo stesso dottore due mesi fa mi ha fatto un perizia psichiatrica riguardo l'invalidità permanente a seguito del sinistro stradale, riassumibile in 8 punti percentuale[fisico 35 % di cui il 30 % già riconosciuto dalla controparte].
Dr. Ruggero lei mi consiglia come utile il percorso di trattamento con uno specialista cognitivo comportamentale? sono lunghi i tempi dello stesso al fine di riscontrarne risultati?

Vi ringrazio sentitamente per la risposta.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente,

le ripeto, senza una diagnosi non e' possibile considerare come risolutivo un trattamento di tipo psicoterapeutico, senza che neanche venga considerata la possibilita' di essere eleggibile effettivamente alla psicoterapia.

In presenza di un consiglio relativo alla psicoterapia, probabilmente e' presente gia' una diagnosi (che tra l'altro dovrebbe essere indicata nella perizia, se vi e' una componente psichiatrica).

In tale caso andrebbe considerato almeno un trattamento farmacologico che possa ridurre l'iperattivita' che lamenta a meno che tale elemento non possa essere considerato come un elemento di tipo ossessivo successivo ad un disturbo post-traumatico da stress.

Tutti gli elementi vanno considerati nel corso della sua storia clinica, dall'esordio ad oggi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

persone che riferiscono disturbi in termini di difficoltà di concentrazione o di far procedere il pensiero che si avvolge su se stesso sono numerose.
Va fatta una diagnosi differenziale tra un problema "di memoria" e un problema di preoccupazione per il pensiero, che sono due cose completamente diverse, con terapie completamente diverse. Essere preoccupati di una funzione mentale non significa che il problema riguardi quella funzione, come già detto.
Uno psichiatra le può essere utile a far diagnosi.
Non selezioni o escluda in anticipo possibili terapie per diagnosi non stabilite.
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