Insonnia cronica
[#1]
Gentile utente,
Come è curato il disturbo di personalità borderline ?
Come è curato il disturbo di personalità borderline ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Gentile utente,
Questo schema terapeutico comprende un farmaco antidepressivo che, nelle sindromi con instabilità dei parametri "umorali" può anche ostacolare il sonno.
Lorazepam assunto in maniera continuativa, forse iniziato come sonnifero, perde nel tempo la sua capacità di indurre il sonno, e può cronicizzare l'insonnia.
La terapia sembra composta, elopram a parte, di farmaci tutti orientati a produrre sonno e sedazione la sera.
Se la diagnosi è di disturbo di personalità borderline, l'impiego di antidepressivi e la sostituzione di benzodiazepine rapide con altre a durata d'azione maggiore può favorire il sonno così come gli altri parametri, permettendo di semplificare la cura.
Trattare isolatamente il sonno come sintomo a parte non ha senso, anche perché fino ad ora i tentativi credo mirassero a questo, ma hanno efficacia limitata nel tempo.
Questo schema terapeutico comprende un farmaco antidepressivo che, nelle sindromi con instabilità dei parametri "umorali" può anche ostacolare il sonno.
Lorazepam assunto in maniera continuativa, forse iniziato come sonnifero, perde nel tempo la sua capacità di indurre il sonno, e può cronicizzare l'insonnia.
La terapia sembra composta, elopram a parte, di farmaci tutti orientati a produrre sonno e sedazione la sera.
Se la diagnosi è di disturbo di personalità borderline, l'impiego di antidepressivi e la sostituzione di benzodiazepine rapide con altre a durata d'azione maggiore può favorire il sonno così come gli altri parametri, permettendo di semplificare la cura.
Trattare isolatamente il sonno come sintomo a parte non ha senso, anche perché fino ad ora i tentativi credo mirassero a questo, ma hanno efficacia limitata nel tempo.
[#6]
Gentile utente,
a parte che questo non e' un quiz e quindi il collega non doveva azzeccare proprio nulla, dal suo consulto precedente lei ha dichiarato di gestire la terapia secondo quelle che sono le sue decisioni.
Se effettivamente fosse in questo modo il motivo della sua insonnia puo' essere legato anche all'autogestione della terapia e dovrebbe farla gestire da un medico piuttosto che farlo da solo.
Rispetto alla diagnosi di disturbo bordeline, sarei un po' in dubbio che la diagnosi sia effettivamente quella in quanto il trattamento non e' corrispondente a quanto previsto dalla societa' scientifica.
a parte che questo non e' un quiz e quindi il collega non doveva azzeccare proprio nulla, dal suo consulto precedente lei ha dichiarato di gestire la terapia secondo quelle che sono le sue decisioni.
Se effettivamente fosse in questo modo il motivo della sua insonnia puo' essere legato anche all'autogestione della terapia e dovrebbe farla gestire da un medico piuttosto che farlo da solo.
Rispetto alla diagnosi di disturbo bordeline, sarei un po' in dubbio che la diagnosi sia effettivamente quella in quanto il trattamento non e' corrispondente a quanto previsto dalla societa' scientifica.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#7]
Gentile utente,
effettivamente se Lei autogestisce le medicine produce un'associazione priva di senso e orientata verso il sintomo del momento, confondendo sintomo e disturbo, ma anche sintomo e sintomo, perché curare l'insonnia con un antistaminico, un neurolettico, o un antidepressivo sono strategie diverse per disturbi diversi, e con diversi effetti collaterali anche durante il giorno.
Faccia rivedere la cura da uno specialista.
"La salute è sua" come diceva Lei, e quindi è bene che le cure non le autogestisca Lei.
effettivamente se Lei autogestisce le medicine produce un'associazione priva di senso e orientata verso il sintomo del momento, confondendo sintomo e disturbo, ma anche sintomo e sintomo, perché curare l'insonnia con un antistaminico, un neurolettico, o un antidepressivo sono strategie diverse per disturbi diversi, e con diversi effetti collaterali anche durante il giorno.
Faccia rivedere la cura da uno specialista.
"La salute è sua" come diceva Lei, e quindi è bene che le cure non le autogestisca Lei.
[#9]
Gentile utente,
il suo psichiatra le indicherà quindi anche cosa prendere e come. Dal tunnel torni indietro, così ne esce, e riaffidi la gestione della cura al suo terapeuta.
Fissarsi su un singolo sintomo spinge semplicemente ad accumulari inutilmente medicine che non risolvono il sintomo e peggiorano gli effetti collaterali, poiché ne hanno e non sono tutti e solo sonniferi.
Inoltre l'uso a lungo termine dei sonniferi non risolve l'insonnia cronica.
il suo psichiatra le indicherà quindi anche cosa prendere e come. Dal tunnel torni indietro, così ne esce, e riaffidi la gestione della cura al suo terapeuta.
Fissarsi su un singolo sintomo spinge semplicemente ad accumulari inutilmente medicine che non risolvono il sintomo e peggiorano gli effetti collaterali, poiché ne hanno e non sono tutti e solo sonniferi.
Inoltre l'uso a lungo termine dei sonniferi non risolve l'insonnia cronica.
[#11]
Gentile utente,
questa affermazione non è attinente a quanto stiamo discutendo. Nessuno le ha detto che debba fare a meno dei farmaci, non vedo cosa c'entri. Purtroppo credo che lei intenda che non può fare a meno di gestirsi da solo i farmaci che crede, e qui invece è fuori strada.
Presenti al suo medico la situazione attuale e ne segua le indicazioni, cercando di capire che non tutti i sintomi possono essere soppressi o controllati istantaneamente, e che i mezzi che sembrano ottenere questo risultato possono non funzionare stabilmente. Mi sembra che, avendo già fatto scelte che non hanno portato a risultati, sia il caso di non ripeterle e di cambiare strategia. Star male in prima persona non significa poter gestire i farmaci meglio del medico, anzi di solito il contrario.
questa affermazione non è attinente a quanto stiamo discutendo. Nessuno le ha detto che debba fare a meno dei farmaci, non vedo cosa c'entri. Purtroppo credo che lei intenda che non può fare a meno di gestirsi da solo i farmaci che crede, e qui invece è fuori strada.
Presenti al suo medico la situazione attuale e ne segua le indicazioni, cercando di capire che non tutti i sintomi possono essere soppressi o controllati istantaneamente, e che i mezzi che sembrano ottenere questo risultato possono non funzionare stabilmente. Mi sembra che, avendo già fatto scelte che non hanno portato a risultati, sia il caso di non ripeterle e di cambiare strategia. Star male in prima persona non significa poter gestire i farmaci meglio del medico, anzi di solito il contrario.
[#13]
Gentile utente,
sull'elopram è già stato detto prima. Per il resto, rimetta le decisioni terapeutiche al medico, altrimenti raccoglie informazioni in vario modo e poi le utilizza per farsi delle idee e variare la cura, cosa che direi di non fare più.
sull'elopram è già stato detto prima. Per il resto, rimetta le decisioni terapeutiche al medico, altrimenti raccoglie informazioni in vario modo e poi le utilizza per farsi delle idee e variare la cura, cosa che direi di non fare più.
[#16]
Gentile utente
la richiamiamo all'attenzione delle linee guida del sito e le suggeriamo di seguire i consigli (riguardo i suoi toni) del nostro referente d'area Dr. Pacini
Cordiali saluti
Staff@medicitalia.it
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Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 4k visite dal 02/12/2010.
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Approfondimento su Insonnia
L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.