Fatica nel respiro e ansia generalizzata
Gentili medici,sono un ragazzo di 20,cerchero di essere breve anche se da raccontare ci sarebbe molto,diciamo che sono stato 3 in cura da una neuropsichiatra poichè all eta di 16 anni mi ero totalmente chiuso in me stesso(passavo intere giornate alla playstation e avevo atteggiamenti ossessivo--compulsivi)all epoca non sapevo neppure cosa fossero..dopo moltissima fatica ero riuscito a superare i miei problemi dopo averne preso coscienza il tutto senza nessun farmaco..in piu ho perso ben 3 anni scolastici al liceo causa questi problemi e scarsa motivazione allo studio..la mia infazia sicuramente mi ha segnato dato che sono scesciuto senza un padre che non ho piu visto da quando avevo 3 anni circa..dall anno scorso in seguito a un rapporto andato male con una ragazza ho iniziato ad avere i tipici sintomi dell ansia ma la differenza è che piano piano mi sono talmente fissato da ver girato tutti i medici e fatto diversi esami strumentali per arrivare a capo di una lieve gastrite con piccola ernia iatale,questo cio che concerne il fisico,ma il disturbo che mi "perseguita" è una sensazione di respiro piu faticoso che io colloco nella parte sinistra dell addome.Il problema piu di origine psicologica che riesco ad associargli molto bene è la paura di fare le cose dalla piu banale come andare in palestra o l andare in giro e avere proprio un blocco tipico dell ansia infine tutto cio mi ha fatto perdere di vista il lavoro svolto 3 anni con la dottoressa presso la quale ero in cura e ho interrotto i rapporti per andare da un altro verso la fine dell estate (scelta piu che altro di mia madre)la conclusione è stata che dopo un mesetto e passata l estate non ci sono piu tornato..il pensiero dei due che mi hanno seguito pero era chiaro..ovvero che io mi rifiuto di voler crescere..cosa che infondo riconosco molto bene..altro episodio molto negativo per me è stato quando ho saputo che mia madre dovra fare un operazione al cuore cosa comunque delicata..da li diciamo che piano piano c era stato questo tracollo..cosa pensate della mia situazione?ritenete opportuno che mi faccia seguire da qualcun altro anche se in fondo sono a conoscenza dei miei problemi(come poi credeva anche la dottoressa che mi seguiva)?lei a proposito è junghiana..grazie
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Non ha mai effettuato una terapia farmacologica?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 01/12/2010.
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