Attacco isterico?
Buongiorno,
scrivo in merito a quello che mi è successo stanotte.
dopo essere stata davanti al pc aspettando il mio ragazzo mi sono resa conto che qualcosa non andava..mi sono sentita terribilmente vuota. Questa sensazione è andata in crescendo. Appena è arrivato il mio ragazzo volevo morire..morire nel senso vero, volevo morire. Ha cominciato a prudermi tutto il corpo e solo grattandomi fortissimo (avevo le braccia bordeaux) provavo sollievo, faceva tanto male che poi sentivo nel dolore del grattarmi, piacere..sentivo fresco.
Poi mi è venuta una nausea "mentale" nel senso che avendo mangiato diverse ore prima non era nausea da fame o da eccesso di cibo (non so se possa essere utile ma fin da piccola quando ho fame mi vengono delle nausee tali che devo smettere di fare quello che sto facendo, mi spezzano in due) mi sentivo come se stessi per svenire..e tentavo di tenermi vigile. Credendo che fosse un attacco di debolezza come mi succede ultimamente (non riesco più a non mangiare meno di una certa quantità di cibo che collasso debolissima) il mio ragazzo mi ha portato dell'acqua e zucchero e non riuscivo a berla, avevo proprio un rifiuto "mentale" di berla. Se mi toccava scattavo infastidita e con rabbia pur non avendomi fatto niente...mi sentivo come una macchina impazzita..sembravo isterica, volevo farmi del male, e morire. Quando il mio ragazzo ha spento la luce la prima volta ho preso le forbici sul comodino e mi sono fatta male ai palmi delle mani (oltre a morsicarli) e poi la seconda volta si è steso vicino a me (preciso che quando si avvicinava lo respingevo ma mi sentivo soffocare se se ne andava) e ho provato sollievo..poi però la sua maglietta bianca mi ha ricordato (inspiegabilmente) mio padre, quando ero piccola e stavo con lui la domenica mattina nel letto..allora gli ho quasi tolto la maglietta, lui se l'è tolta e si è messo una felpa ma anche quella mi ha ricordato mio padre. Singhiozzavo come quando si piange ma non riuscivo a farlo a provar sollievo nel piangere..e mi è venuta paura.
Poi non ricordo più niente...credo di essermi addormentata....ma non so cosa mi sia successo. Adesso, oltre alla paura che ritorni, ho paura di raggiungere una perdita totale di controllo. Sono molto socievole,generalmente la "pazza" del gruppo tuttavia sono molto controllata, reprimo molto i miei sentimenti..ultimamente di più perché scrivo meno, e ho una rabbia feroce se mi lascio andare, infatti cerco di controllarla, e mi faccio prendere molto dalle sensazioni che mi manda il mio corpo o che ricevo dall'esterno - posso cambiare umore da un minuto all'altro: allegra-cosa che mi deprime-depressa-cosa che mi rallegra-allegra. Cambio umore diverse volte al giorno se ci sono le condizioni..ora, credo che tutto sia scaturito dal fatto di sentirmi vuota...solo un corpo vuoto (mi terrorizza sentirmi senza sentimenti) e la nausea credo sia un retaggio della bulimia (semi-passata anche se non curata) e necessità di buttar qualcosa fuori..
vi chiedo aiuto..
scrivo in merito a quello che mi è successo stanotte.
dopo essere stata davanti al pc aspettando il mio ragazzo mi sono resa conto che qualcosa non andava..mi sono sentita terribilmente vuota. Questa sensazione è andata in crescendo. Appena è arrivato il mio ragazzo volevo morire..morire nel senso vero, volevo morire. Ha cominciato a prudermi tutto il corpo e solo grattandomi fortissimo (avevo le braccia bordeaux) provavo sollievo, faceva tanto male che poi sentivo nel dolore del grattarmi, piacere..sentivo fresco.
Poi mi è venuta una nausea "mentale" nel senso che avendo mangiato diverse ore prima non era nausea da fame o da eccesso di cibo (non so se possa essere utile ma fin da piccola quando ho fame mi vengono delle nausee tali che devo smettere di fare quello che sto facendo, mi spezzano in due) mi sentivo come se stessi per svenire..e tentavo di tenermi vigile. Credendo che fosse un attacco di debolezza come mi succede ultimamente (non riesco più a non mangiare meno di una certa quantità di cibo che collasso debolissima) il mio ragazzo mi ha portato dell'acqua e zucchero e non riuscivo a berla, avevo proprio un rifiuto "mentale" di berla. Se mi toccava scattavo infastidita e con rabbia pur non avendomi fatto niente...mi sentivo come una macchina impazzita..sembravo isterica, volevo farmi del male, e morire. Quando il mio ragazzo ha spento la luce la prima volta ho preso le forbici sul comodino e mi sono fatta male ai palmi delle mani (oltre a morsicarli) e poi la seconda volta si è steso vicino a me (preciso che quando si avvicinava lo respingevo ma mi sentivo soffocare se se ne andava) e ho provato sollievo..poi però la sua maglietta bianca mi ha ricordato (inspiegabilmente) mio padre, quando ero piccola e stavo con lui la domenica mattina nel letto..allora gli ho quasi tolto la maglietta, lui se l'è tolta e si è messo una felpa ma anche quella mi ha ricordato mio padre. Singhiozzavo come quando si piange ma non riuscivo a farlo a provar sollievo nel piangere..e mi è venuta paura.
Poi non ricordo più niente...credo di essermi addormentata....ma non so cosa mi sia successo. Adesso, oltre alla paura che ritorni, ho paura di raggiungere una perdita totale di controllo. Sono molto socievole,generalmente la "pazza" del gruppo tuttavia sono molto controllata, reprimo molto i miei sentimenti..ultimamente di più perché scrivo meno, e ho una rabbia feroce se mi lascio andare, infatti cerco di controllarla, e mi faccio prendere molto dalle sensazioni che mi manda il mio corpo o che ricevo dall'esterno - posso cambiare umore da un minuto all'altro: allegra-cosa che mi deprime-depressa-cosa che mi rallegra-allegra. Cambio umore diverse volte al giorno se ci sono le condizioni..ora, credo che tutto sia scaturito dal fatto di sentirmi vuota...solo un corpo vuoto (mi terrorizza sentirmi senza sentimenti) e la nausea credo sia un retaggio della bulimia (semi-passata anche se non curata) e necessità di buttar qualcosa fuori..
vi chiedo aiuto..
[#1]
Gentile utente,
La sua situazione deve essere valutata da uno specialista. Quello che si può dure a distanza e' che senz'altro si tratta di un disagio che merita di essere ascoltato in spazi appositi.
Cordiali saluti
La sua situazione deve essere valutata da uno specialista. Quello che si può dure a distanza e' che senz'altro si tratta di un disagio che merita di essere ascoltato in spazi appositi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 24/11/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.