Fobie

Gentili Dottori,è la prima volta che espongo il mio caso a qualcuno.Sono stata tempo fa da uno psicologo,ma per parlargli di tutt'altro problema;problema che ora,a confronto di cio' che sto passando oggi,mi sembra una sciochezza(e sciochezza non era).Da una settimana soffro di una strana fobia che non saprei se definire proprio sociofobia:ho il terrore di apparire ridicola in pubblico,evito i posti dove c'è tanta gente e la cosa mi crea non pochi problemi.Non riesco a parlarne neanche con le persone piu' care(assurdo!!!),ed è un circolo vizioso perchè se non ne parlo il problema non verrà mai risolto,ma a parlarne non ci riesco perchè ho paura di rendermi piu' ridicola di quello che mi sento.Mi era già capitato 16 anni fa(nel giro di 3 mesi due attacchi di panico,poi nulla piu').Pensavo di averlo sepolto nel passato e invece rieccolo.Ma veniamo al succo:sono molto spaventata perchè sono arrivata a desiderare la morte come unica via d'uscita.Una delle notti scorse(la tachicardia mi faceva scoppiare cuore e cervello)ho preso carta e penna,ho scritto 3 lettere d'addio,ho afferrato le chiavi della macchina(vivo sola)e sono uscita,decisa a recarmi presso un ponte vicino casa per buttarmi sotto.Ma la macchina non partiva...Sono tornata a casa in lacrime(ormai piango piu'volte al giorno)e ho continuato a fare finta di vivere.Vorrei sapere:è possibile che una fobia possa far sorgere il desiderio di suicidio(stessa cosa 16 anni prima ma nessun tentativo),o non sarà che soffro anche di depressione?Vi prego di rispondermi,consigliarmi,aiutarmi,dirmi qualunque cosa perchè sono un'infermiera e posso procurarmi la morte in 1000 modi diversi(ogni volta che prendo in mano barbiturici inizio a tremare).Cosa devo fare?Devo farmi prescrivere farmaci?Grazie anticipatamente