Diagnosi, consigli, pareri
Gentili Medici,sono un ragazzo di 26 anni,i miei problemi sono sorti dall’età di 14,con gli attacchi di panico e dopo un anno si è instaurato il disturbo ossessivo compulsivo,ho cominciato ad avere il bisogno di un controllo continuo sulla mia vita interiore e sul mio pensiero(rimugino fisso)più ho varie manie di perfezione e ansie sulla gestione della vita:a causa di queste ultime cose(unite alla pigrizia)mi sono posto dei grossi limiti,senza andare avanti nel concreto,tipo in campo lavorativo o in altre attività.Mi ha curato il dott. * per buona parte dell'adolescenza con Tegretol 400 e Fevarin 100(variando il numero delle compresse).Nel 2005 sono caduto in depressione e sono emersi tutti i miei problemi,per radicarsi nella mia personalità narcisistica.A contribuire alla mia ferita narcisistica,secondo la psicoterapeuta * sono stati l'ambiente familiare(mamma ansiogena e iper-protettiva, babbo fragile col vizio dell'alcol che è venuto fuori negli anni,non violento)e il mio difetto fisico(modesta emiparesi dx,mi è rimasta solo una piccola cicatrice nel cervello e una camminata un po’ particolare che mi ha sempre creato problemi ed ansie)mai accettato,unito al mio carattere inflessibile,orgoglioso e bastian contrario e alla mia ipersensibilità.Per quanto riguarda l’aspetto ereditario,in famiglia ho una nonna che ha il disturbo bipolare da tanti anni e uno zio che ha affrontato i suoi problemi in molti anni di psicanalisi(risolvendoli in gran parte),perché aveva una personalità fobica,ha preso anche medicine.Io sono stato un anno in psicoterapia,poi ho lasciato,sono troppo resistente.Tutti mi dicono che la psicoterapia è l’unica strada per guarire,ma io assolutamente non voglio farla,perché non mi va che i miei mi vedano felice e poi sono troppo orgoglioso per cambiare,per scendere a patti con me stesso.Così non riesco ad uscire da una situazione passiva,in cui vivo nel mio nido ossessivo tra frequenti alti e bassi di umore(non per forza dovuti al leggero bipolarismo),frustrato,con la voglia di tornare a vivere,perché così non è vita.Vivo sempre su un piano ossessivo,mi porto avanti come un automa,per forza d’inerzia,con la speranza che qualcosa cambi,prendendo sempre con ansia il mio mondo interiore e quello esteriore,senza avere un minimo di armonia con me stesso.Sono un poeta che sta emergendo,possiedo del talento che mi è stato riconosciuto,anche se mi sento un po’ sopra a tutti,ho un po’ di mania di grandezza,un’anima profonda,sono una persona cordiale,umana(anche se discontinuo nei rapporti interpersonali)e amerei vivere,se il mio io non fosse così tormentato,se riuscissi ad abbattere le mie prigioni.La terapia attuale del dott. * è la seguente:En 1mg 1+1,Mutabon ansiolitico 1+1+1,Cymbalta 60(un giorno una capsula e un giorno due capsule),Depakin 500 Chrono 1+1.Per l’ansia sono sufficientemente sedato,però una stabilità dell’umore non l’ho mai trovata.Mi sono rivolto a Voi per avere una diagnosi,dei pareri,dei consigli,aiutatemi!Grazie
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Gentile utente,
la diagnosi la dovrebbe aver fatta chi ha prescritto il trattamento.
Se ha un disturbo bipolare l'uso dell'antidepressivo puo' non essere indicato.
Il dosaggio dello stabilizzante del tono dell'umore potrebbe essere troppo basso.
Descrive in modo rasente la sua situazione utilizzando molti termini tecnici che pero' non danno il senso dei suoi disturbi.
Cioe' e' triste, abbattuto, vive le giornate nel letto o fa molte cose, si sente sempre forte e non prova la stanchezza, ha l'ansia in quali situzioni, ha le "ossessioni" in che modo??
La psicoterapia e' un trattamento che puo' non essere applicabile, quindi non e' costretto a farla.
la diagnosi la dovrebbe aver fatta chi ha prescritto il trattamento.
Se ha un disturbo bipolare l'uso dell'antidepressivo puo' non essere indicato.
Il dosaggio dello stabilizzante del tono dell'umore potrebbe essere troppo basso.
Descrive in modo rasente la sua situazione utilizzando molti termini tecnici che pero' non danno il senso dei suoi disturbi.
Cioe' e' triste, abbattuto, vive le giornate nel letto o fa molte cose, si sente sempre forte e non prova la stanchezza, ha l'ansia in quali situzioni, ha le "ossessioni" in che modo??
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[#2]
Gentile utente,
Nelle diagnosi di disturbo bipolare (o semplicemente ciclotimia temperamentale) con un disturbo ossessivo l'uso di antiossessivi (essendo antidepressivi e quindi pro-maniacali) può rendere l'andamento instabile, per cui va valutato se strategicamente sia meglio approcciare l'umore come prima cosa o le ossessioni.
Queste possono essere approcciate anche con la psicoterapia, non qualsiasi però, la cognitivo-comportamentale.
I termini "ferita narcisistica" e la derivazione dall'ambiente della patologia rimandano a teorie psicologiche "Interpretative" e ad una idea diffusa secondo cui l'ambiente è la fonte principale di psicopatologia, cosa assolutamente non corrispondente alle conoscenze attuali sulle maggior parte delle malattie mentali.
La terapia attuale non è specifica per il disturbo ossessivo. Il dosaggio di depakin si stabilisce secondo l'acido valproico dosato del sangue, la quantità per bocca è solo indicativa.
La personalità narcisistica e il disturbo di personalità sono due cose diverse, ma questo tipo di diagnosi (personalità) sono scarsamente riproducibili. Inoltre, il bipolarismo è quasi immancabilmente associato a certi tipi di personalità.
Se si tratta di un disturbo bipolare, esistono alcune opzioni classiche per il momento non provate, cioè alcuni stabilizzatori, mentre per decidere quale strategia e quale psicoterapia sarebbe bene chiarire quali sono gli obiettivi terapeutici centrali (depressione, stabilità d'umore, realizzazione di obiettivi pratici singoli etc).
Nelle diagnosi di disturbo bipolare (o semplicemente ciclotimia temperamentale) con un disturbo ossessivo l'uso di antiossessivi (essendo antidepressivi e quindi pro-maniacali) può rendere l'andamento instabile, per cui va valutato se strategicamente sia meglio approcciare l'umore come prima cosa o le ossessioni.
Queste possono essere approcciate anche con la psicoterapia, non qualsiasi però, la cognitivo-comportamentale.
I termini "ferita narcisistica" e la derivazione dall'ambiente della patologia rimandano a teorie psicologiche "Interpretative" e ad una idea diffusa secondo cui l'ambiente è la fonte principale di psicopatologia, cosa assolutamente non corrispondente alle conoscenze attuali sulle maggior parte delle malattie mentali.
La terapia attuale non è specifica per il disturbo ossessivo. Il dosaggio di depakin si stabilisce secondo l'acido valproico dosato del sangue, la quantità per bocca è solo indicativa.
La personalità narcisistica e il disturbo di personalità sono due cose diverse, ma questo tipo di diagnosi (personalità) sono scarsamente riproducibili. Inoltre, il bipolarismo è quasi immancabilmente associato a certi tipi di personalità.
Se si tratta di un disturbo bipolare, esistono alcune opzioni classiche per il momento non provate, cioè alcuni stabilizzatori, mentre per decidere quale strategia e quale psicoterapia sarebbe bene chiarire quali sono gli obiettivi terapeutici centrali (depressione, stabilità d'umore, realizzazione di obiettivi pratici singoli etc).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
Gentilissimo Dottore,
Senza antidepressivo ho provato, ma l'umore sta giù.
Non passo le mie giornate a letto, faccio abbastanza cose, anche se meno di quelle che un ragazzo della mia età dovrebbe fare. La stanchezza la provo quando sono più giù con l'umore, ma nemmeno tanta.
L'ansia la provo di continuo(ansia anticipatoria, paura di non riuscire ad uscire dalla mia situazione, bisogno di controllo della mia vita interiore).
Purtroppo non riesco a farle un quadro migliore di quello che le ho già fatto nel precedente messaggio, dove ho inserito quasi tutti i miei disagi e problemi, nel linguaggio e nel modo in cui riesco a spiegarli.
Mi aiuti, se può, a spiegarle meglio quello che non è riuscito a capire. Grazie infinitamente
Senza antidepressivo ho provato, ma l'umore sta giù.
Non passo le mie giornate a letto, faccio abbastanza cose, anche se meno di quelle che un ragazzo della mia età dovrebbe fare. La stanchezza la provo quando sono più giù con l'umore, ma nemmeno tanta.
L'ansia la provo di continuo(ansia anticipatoria, paura di non riuscire ad uscire dalla mia situazione, bisogno di controllo della mia vita interiore).
Purtroppo non riesco a farle un quadro migliore di quello che le ho già fatto nel precedente messaggio, dove ho inserito quasi tutti i miei disagi e problemi, nel linguaggio e nel modo in cui riesco a spiegarli.
Mi aiuti, se può, a spiegarle meglio quello che non è riuscito a capire. Grazie infinitamente
[#4]
Utente
Gentile Dottor Pacini,
La ringrazio di avermi dedicato del tempo.
La psicoterapia non la voglio assolutamente fare, è proprio essenziale?
Ho provato molti farmaci antiossessivi, ma mi fanno solo male, quelli che mi fanno di più per l'ansia sono i neurolettici e le benzodiazepine.
Il dosaggio del Depakin rientra nel range terapeutico, tuttavia mi piacerebbe provare il Litio (anche se ha molti effetti collaterali), perché lo provai alcuni mesi qualche anno fa e nonostante avvertivo una fissa leggera piattezza, era riuscito a stabilizzarmi.
Grazie per la disponibilità
La ringrazio di avermi dedicato del tempo.
La psicoterapia non la voglio assolutamente fare, è proprio essenziale?
Ho provato molti farmaci antiossessivi, ma mi fanno solo male, quelli che mi fanno di più per l'ansia sono i neurolettici e le benzodiazepine.
Il dosaggio del Depakin rientra nel range terapeutico, tuttavia mi piacerebbe provare il Litio (anche se ha molti effetti collaterali), perché lo provai alcuni mesi qualche anno fa e nonostante avvertivo una fissa leggera piattezza, era riuscito a stabilizzarmi.
Grazie per la disponibilità
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Gentile utente,
Non c'è niente che non ho capito, né ho detto di non aver capito qualcosa. Ho fatto commenti su quanto mi ha detto, che di per sé contiene aspetti poco definiti, ma non è colpa del modo in cui li ha esposti.
Il problema non è cosa le piacerebbe provare o cosa non vuole assolutamente fare, è se vuole seguire le indicazioni o meno, e lasciare che sia un medico a prendere queste decisioni. Una posizione diversa da questa è poco costruttiva comunque, Lei non è in grado di selezionare in positivo o in negativo le cure da fare (e da non fare).
Le ripeto che non esiste "la psicoterapia", esistono diverse tecniche come esistono diversi farmaci, e hanno indicazioni. L'unica raccomandazione è che siano adatte al disturbo e che sia definito il tipo di risultato da ottenere, e i tempi (più o meno) in cui vedere i risultati.
Non c'è niente che non ho capito, né ho detto di non aver capito qualcosa. Ho fatto commenti su quanto mi ha detto, che di per sé contiene aspetti poco definiti, ma non è colpa del modo in cui li ha esposti.
Il problema non è cosa le piacerebbe provare o cosa non vuole assolutamente fare, è se vuole seguire le indicazioni o meno, e lasciare che sia un medico a prendere queste decisioni. Una posizione diversa da questa è poco costruttiva comunque, Lei non è in grado di selezionare in positivo o in negativo le cure da fare (e da non fare).
Le ripeto che non esiste "la psicoterapia", esistono diverse tecniche come esistono diversi farmaci, e hanno indicazioni. L'unica raccomandazione è che siano adatte al disturbo e che sia definito il tipo di risultato da ottenere, e i tempi (più o meno) in cui vedere i risultati.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 21/11/2010.
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