Terapia depressione
Gentli dottori,
vorrei avere un vostro parere riguardo l'utilizzo del farmaco Citalopram: mi è stato prescritto dal mese di giugno per curare depressione e attacchi di panico. Ho sempre assunto 5 gocce al mattino, la situazione è migliorata, però solo a partire dal mese di settembre. Dall'8 ottobre lo psichiatra che mi segue mi ha detto di assumere 4 gocce. I primi giorni non ho avvertito dfferenza ma ora tutto è tornato come prima, a tal punto che il medico mi ha consigliato di assumerne ancora una volta 5. Mi sono però rifiutata. Vorrei capire una cosa: avrebbe senso tornare ad assumerne 5? Cioè la depressione andrà via con il Citalopram?
Ringrazio
vorrei avere un vostro parere riguardo l'utilizzo del farmaco Citalopram: mi è stato prescritto dal mese di giugno per curare depressione e attacchi di panico. Ho sempre assunto 5 gocce al mattino, la situazione è migliorata, però solo a partire dal mese di settembre. Dall'8 ottobre lo psichiatra che mi segue mi ha detto di assumere 4 gocce. I primi giorni non ho avvertito dfferenza ma ora tutto è tornato come prima, a tal punto che il medico mi ha consigliato di assumerne ancora una volta 5. Mi sono però rifiutata. Vorrei capire una cosa: avrebbe senso tornare ad assumerne 5? Cioè la depressione andrà via con il Citalopram?
Ringrazio
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Gentile utente,
è una dose mediamente inefficace (sia 5 che ovviamente 4). La risposta ad un farmaco antipanico si valuta ad 1-2 mesi.
Non vedo perché rifiutarsi di seguire però l'incremento a 5, e anzi, il discorso è che con questa configurazione non è neanche chiaro il ruolo avuto dal citalopram nel miglioramento, perché i tempi e le dosi non sono quelli standard (dosi troppo basse, tempi troppo lunghi).
Se fosse migliorata presto e già con 5 gocce, il discorso avrebbe un senso, ma non capisco perché l'attesa da Giugno a Settembre con una dose inefficace nonostante assenza di miglioramento.
Se da parte sua vi fosse una qualche forma di "rifiuto" nei confronti dei farmaci o compromessi sulle dosi, del tipo "lo prendo, ma facciamo una dose piccola", questo rischia semplicemente di farle fare cure inefficaci.
è una dose mediamente inefficace (sia 5 che ovviamente 4). La risposta ad un farmaco antipanico si valuta ad 1-2 mesi.
Non vedo perché rifiutarsi di seguire però l'incremento a 5, e anzi, il discorso è che con questa configurazione non è neanche chiaro il ruolo avuto dal citalopram nel miglioramento, perché i tempi e le dosi non sono quelli standard (dosi troppo basse, tempi troppo lunghi).
Se fosse migliorata presto e già con 5 gocce, il discorso avrebbe un senso, ma non capisco perché l'attesa da Giugno a Settembre con una dose inefficace nonostante assenza di miglioramento.
Se da parte sua vi fosse una qualche forma di "rifiuto" nei confronti dei farmaci o compromessi sulle dosi, del tipo "lo prendo, ma facciamo una dose piccola", questo rischia semplicemente di farle fare cure inefficaci.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la domanda riguardo al dosaggio di 5 gocce l'ho sempre posta allo psichiatra che mi segue e mi è stato risposto che dovevo tener presente quanto sia stata male i primi giorni di assunzione del Citalopram e che ho un organismo troppo reattivo. Il miglioramento è stato molto lento, sì. Da parte mia non c'è mai stato un rifiuto della terapia, ho rifiutato, però, al momento di riprendere le 5 gocce, la logica che mi ha portata a questa scelta è stata la seguente: se devo star bene due mesi e poi ritornare così non ha senso. Per questo vorrei capire che senso avrebbe riprenderne 5.....quanto questo farmaco mi aiuta a "Guarire" e quanto è solo un palliativo?
Ho le idee un po'confuse su come proseguire la terapia purtroppo!
la domanda riguardo al dosaggio di 5 gocce l'ho sempre posta allo psichiatra che mi segue e mi è stato risposto che dovevo tener presente quanto sia stata male i primi giorni di assunzione del Citalopram e che ho un organismo troppo reattivo. Il miglioramento è stato molto lento, sì. Da parte mia non c'è mai stato un rifiuto della terapia, ho rifiutato, però, al momento di riprendere le 5 gocce, la logica che mi ha portata a questa scelta è stata la seguente: se devo star bene due mesi e poi ritornare così non ha senso. Per questo vorrei capire che senso avrebbe riprenderne 5.....quanto questo farmaco mi aiuta a "Guarire" e quanto è solo un palliativo?
Ho le idee un po'confuse su come proseguire la terapia purtroppo!
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Gentile utente, i farmaci antidepressivi agiscono sulla base di un meccanismo biochimico un pò complesso che si attiva solo col tempo. È quest'ultimo che permette il riequilibrio di alcune componenti "ormonali" nel cervello ad "aiutare" la risoluzione dell'episodio depressivo [le virgolette sono dovute al fatto che sto cercando di semplificare al massimo]. Perché il tutto funzioni il farmaco deve essere assunto per tempi e dosi sufficienti. Nel suo caso concordo col collega che la dose appare un pò bassa, al di sotto di quella che viene definita come efficace dal punto di vista terapeutico. La sua situazione andrebbe quindi rivalutata e, in caso di intolleranza agli effetti collaterali del farmaco, quest'ultimo andrebbe sostituito.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
[#4]
Gentile utente,
non ci siamo capiti. Il miglioramento è stato sì lento, ma l'antidepressivo lo induce in 1-2 mesi, pertanto se è così lento c'è da pensare se non sia spontaneo.
Le dosi iniziali possono peggiorare i sintomi nei primi giorni, se questo fosse un motivo per tenere le dosi così basse quasi nessuno trarrebbe beneficio. Del resto non vi sono parametri chiari per dire che ne abbia tratto.
Le dosi medie efficaci sono tali perché appunto come dice il nome garantiscono la risposta. Se si ritiene che una persona tolleri male un farmaco anche dopo i primi giorni, si può cambiarlo, usarlo a dosi inefficaci in pochi casi è utile.
Il farmaco non è un palliativo, è curativo. La logica è questa: se è stato bene dopo molte settimane, forse il miglioramento non è indotto dal farmaco, che in effetti è a dose molto contenuta, o comunque, anche se fosse il farmaco, si prevede sia un effetto instabile (sia a 5 che a maggior ragione a 4), pertanto nel futuro avrebbe senso regolarsi su dosi superiori.
Chieda un secondo parere o ne riparli con lo specialista, ma eviti di rimanere con una terapia a dose inefficace da cui oltretutto al momento non sembra trarre benefici. Non nel senso che debba smetterla, nel senso che va rivista ed eventualmente adeguata, o sostituita.
non ci siamo capiti. Il miglioramento è stato sì lento, ma l'antidepressivo lo induce in 1-2 mesi, pertanto se è così lento c'è da pensare se non sia spontaneo.
Le dosi iniziali possono peggiorare i sintomi nei primi giorni, se questo fosse un motivo per tenere le dosi così basse quasi nessuno trarrebbe beneficio. Del resto non vi sono parametri chiari per dire che ne abbia tratto.
Le dosi medie efficaci sono tali perché appunto come dice il nome garantiscono la risposta. Se si ritiene che una persona tolleri male un farmaco anche dopo i primi giorni, si può cambiarlo, usarlo a dosi inefficaci in pochi casi è utile.
Il farmaco non è un palliativo, è curativo. La logica è questa: se è stato bene dopo molte settimane, forse il miglioramento non è indotto dal farmaco, che in effetti è a dose molto contenuta, o comunque, anche se fosse il farmaco, si prevede sia un effetto instabile (sia a 5 che a maggior ragione a 4), pertanto nel futuro avrebbe senso regolarsi su dosi superiori.
Chieda un secondo parere o ne riparli con lo specialista, ma eviti di rimanere con una terapia a dose inefficace da cui oltretutto al momento non sembra trarre benefici. Non nel senso che debba smetterla, nel senso che va rivista ed eventualmente adeguata, o sostituita.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 20/11/2010.
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