Tecniche per riconoscere la paranoia e la depressione
Salve
vi scrivo perchè sono preoccupato per mia sorella.
E' in crisi da qualche anno con il marito, con il quale ha una bimba di 6 anni.
Per cercare di risolvere i problemi di coppia si sono recati, nel tempo, da diversi psicologi: ogni volta hanno affrontato la terapia senza nessun miglioramento; dopo qualche mese di terapia hanno interrotto le visite, e dopo qualche ulteriore mese hanno cominciato un nuovo ciclo di visite con un nuovo terapeuta.
Ultimamente mia sorella pensa spesso al divorzio, ma il marito non è d'accordo.
Tre mesi fa il marito di mia sorella l'ha portatata, sempre per risolvere i problemi di coppia e fare un nuovo , da uno psichiatra che le ha detto che avrebbe provato ad aiutarli con 4-5 incontri.
Al termine del primo incontro conoscitivo, lo psichiatra ha prescritto a mia sorella delle gocce di Haldol (5 gocce).
Il secondo incontro è avvenuto recentemente (dopo circa 3 mesi dal primo) e poichè i problemi di coppia non si sono risolti, lo psichiatra ha dedotto che mia sorella non è affetta da paranoia e le ha consigliato di effettuare un test per verificare se è affetta da depressione. Dovrà effettuare il test (un questionario di 500 domande) la settimana prossima, intanto le ha prescritto, oltre alle gocce di Haldol, anche delle gocce di Dropaxin (10 gocce)
Premesso che secondo me mia sorella non ha mai mostrato segni di paranoia (sulla depressione non mi esprimo dal momento che il periodo che sta vivendo non è facile) temo che lo psichiatra stia confondendo i problemi di coppia con i problemi psichiatrici di un elemento della coppia.
Mi lascia molto perplesso la facilità con cui sono state prescritte delle medicine senza prima effettuare delle analisi (che senso ha prescrivere il dropaxin per la depressione prima di aver verificato se effettivamente ne soffre? Che senso ha farla continuare a prendere l'Haldol se ha dedotto che non soffre di paranoia?)
Insomma, chiedo il vostro aiuto per capire se questi sono i metodi corretti per affrontare problemi di coppia e anche se questi sono i metodi corretti per individuare se un soggetto è affetto da paranoia e da depressione.
Forse è il caso di suggerire a mia sorella la visita da un altro psichiatra?
Vi ringrazio
vi scrivo perchè sono preoccupato per mia sorella.
E' in crisi da qualche anno con il marito, con il quale ha una bimba di 6 anni.
Per cercare di risolvere i problemi di coppia si sono recati, nel tempo, da diversi psicologi: ogni volta hanno affrontato la terapia senza nessun miglioramento; dopo qualche mese di terapia hanno interrotto le visite, e dopo qualche ulteriore mese hanno cominciato un nuovo ciclo di visite con un nuovo terapeuta.
Ultimamente mia sorella pensa spesso al divorzio, ma il marito non è d'accordo.
Tre mesi fa il marito di mia sorella l'ha portatata, sempre per risolvere i problemi di coppia e fare un nuovo , da uno psichiatra che le ha detto che avrebbe provato ad aiutarli con 4-5 incontri.
Al termine del primo incontro conoscitivo, lo psichiatra ha prescritto a mia sorella delle gocce di Haldol (5 gocce).
Il secondo incontro è avvenuto recentemente (dopo circa 3 mesi dal primo) e poichè i problemi di coppia non si sono risolti, lo psichiatra ha dedotto che mia sorella non è affetta da paranoia e le ha consigliato di effettuare un test per verificare se è affetta da depressione. Dovrà effettuare il test (un questionario di 500 domande) la settimana prossima, intanto le ha prescritto, oltre alle gocce di Haldol, anche delle gocce di Dropaxin (10 gocce)
Premesso che secondo me mia sorella non ha mai mostrato segni di paranoia (sulla depressione non mi esprimo dal momento che il periodo che sta vivendo non è facile) temo che lo psichiatra stia confondendo i problemi di coppia con i problemi psichiatrici di un elemento della coppia.
Mi lascia molto perplesso la facilità con cui sono state prescritte delle medicine senza prima effettuare delle analisi (che senso ha prescrivere il dropaxin per la depressione prima di aver verificato se effettivamente ne soffre? Che senso ha farla continuare a prendere l'Haldol se ha dedotto che non soffre di paranoia?)
Insomma, chiedo il vostro aiuto per capire se questi sono i metodi corretti per affrontare problemi di coppia e anche se questi sono i metodi corretti per individuare se un soggetto è affetto da paranoia e da depressione.
Forse è il caso di suggerire a mia sorella la visita da un altro psichiatra?
Vi ringrazio
[#1]
Gentile utente,
La Paranoia (o la paranoia in senso di sintomo) e la Depressione sono condizioni che si diagnosticano con una visita psichiatrica, osservando e sentendo la storia del paziente e magari anche le versioni dei familiari.
Il test in questione (presumo l'MMPI) non serve a far diagnosi oltre la visita.
Inoltre, di fatto sono stati prescritti un farmaco antipsicotico e un antidepressivo, entrambi a dosi comunque inefficaci sia per un'ipotesi di paranoia e di depressione, rispettivamente.
Non vi sono analisi da fare, la diagnosi è clinica, cioè colloquio e esame della persona. Gli esami servono se mai ad altro, e ad escludere alcune cause note ma non frequenti di depressione o psicosi.
In ogni caso, se per paranoia si intende "psicosi", niente vieta che una depressione comporti sintomi psicotici come deliri o allucinazioni.
In ogni caso, la diagnosi psichiatrica va fatta, non si capisce esattamente perché non è stata definita e si pensi di farlo mediante questionari di quel tipo.
Sicuramente dosi minime di medicinali non possono chiarire il quadro, e comunque 5 gocce di haldol hanno un effetto che non si verifica dopo 3 mesi, ma molto prima.
La Paranoia (o la paranoia in senso di sintomo) e la Depressione sono condizioni che si diagnosticano con una visita psichiatrica, osservando e sentendo la storia del paziente e magari anche le versioni dei familiari.
Il test in questione (presumo l'MMPI) non serve a far diagnosi oltre la visita.
Inoltre, di fatto sono stati prescritti un farmaco antipsicotico e un antidepressivo, entrambi a dosi comunque inefficaci sia per un'ipotesi di paranoia e di depressione, rispettivamente.
Non vi sono analisi da fare, la diagnosi è clinica, cioè colloquio e esame della persona. Gli esami servono se mai ad altro, e ad escludere alcune cause note ma non frequenti di depressione o psicosi.
In ogni caso, se per paranoia si intende "psicosi", niente vieta che una depressione comporti sintomi psicotici come deliri o allucinazioni.
In ogni caso, la diagnosi psichiatrica va fatta, non si capisce esattamente perché non è stata definita e si pensi di farlo mediante questionari di quel tipo.
Sicuramente dosi minime di medicinali non possono chiarire il quadro, e comunque 5 gocce di haldol hanno un effetto che non si verifica dopo 3 mesi, ma molto prima.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile dottore
la ringrazio per la risposta.
Il quadro che le ho riportato è quanto mi ha raccontato mia sorella.
Il mio timore è che i risultati dei test (le 500 domande di cui le ho parlato) possano essere utilizzati in qualche modo dal marito in caso di eventuale divorzio.
Questo è il mio timore più grande.
Inoltre ho cercato qualche informazione sul web e mi sembra di aver capito che il test MMPI non è mirato solo alla depressione ma a fare un quadro completo del paziente.....e questo rafforza il mio timore.
Ne ho parlato con mia sorella (ho sbagliato perchè le ho messo ansia), che ne ha parlato con lo psichiatra.
Lui l'ha rassicurata dicendole che il test sarà fatto in forma anonima, senza prescrizione medica, e che lui non potrà scrivere una relazione senza una sua autorizzazione.
E' effettivamente possibile effettuare il test in forma anonima? Crede che sarà possibile presentarsi al test e non firmare alcun modulo?
La risposta al test può essere fornita immediatamente o è necessaria una elaborazione successiva (come avviene per i comuni esami di laboratorio)?
Io vorrei consigliare a mia sorella di andare da uno psichiatra indipendentemente dal marito, al di fuori del
rapporto di coppia, in modo che eventuali malattie possano essere curate (se ci dovessero essere) senza influenzare una causa di divorzio (e di affidamento della figlia)
La ringrazio
la ringrazio per la risposta.
Il quadro che le ho riportato è quanto mi ha raccontato mia sorella.
Il mio timore è che i risultati dei test (le 500 domande di cui le ho parlato) possano essere utilizzati in qualche modo dal marito in caso di eventuale divorzio.
Questo è il mio timore più grande.
Inoltre ho cercato qualche informazione sul web e mi sembra di aver capito che il test MMPI non è mirato solo alla depressione ma a fare un quadro completo del paziente.....e questo rafforza il mio timore.
Ne ho parlato con mia sorella (ho sbagliato perchè le ho messo ansia), che ne ha parlato con lo psichiatra.
Lui l'ha rassicurata dicendole che il test sarà fatto in forma anonima, senza prescrizione medica, e che lui non potrà scrivere una relazione senza una sua autorizzazione.
E' effettivamente possibile effettuare il test in forma anonima? Crede che sarà possibile presentarsi al test e non firmare alcun modulo?
La risposta al test può essere fornita immediatamente o è necessaria una elaborazione successiva (come avviene per i comuni esami di laboratorio)?
Io vorrei consigliare a mia sorella di andare da uno psichiatra indipendentemente dal marito, al di fuori del
rapporto di coppia, in modo che eventuali malattie possano essere curate (se ci dovessero essere) senza influenzare una causa di divorzio (e di affidamento della figlia)
La ringrazio
[#3]
Gentile utente,
la diagnosi psichiatrica è clinica. Il test MMPI si utilizza per caratterizzare entità già conosciute, o per orientarsi, ma chi ha a disposizione i criteri diagnostici delle malattie mentali (DSM, ICD) lo fa semplicemente visitando il paziente e raccogliendo informazioni, e facendo esami se ritiene di verificare cose particolari.
Se il test è eseguito a scopo diagnostico non vedo la stretta necessità di siglarlo.
In che senso questo psichiatra è "dipendente" dal marito ?
la diagnosi psichiatrica è clinica. Il test MMPI si utilizza per caratterizzare entità già conosciute, o per orientarsi, ma chi ha a disposizione i criteri diagnostici delle malattie mentali (DSM, ICD) lo fa semplicemente visitando il paziente e raccogliendo informazioni, e facendo esami se ritiene di verificare cose particolari.
Se il test è eseguito a scopo diagnostico non vedo la stretta necessità di siglarlo.
In che senso questo psichiatra è "dipendente" dal marito ?
[#4]
Utente
Grazie per la risposta
Relativamente alla sua domanda dello psichiatra 'indipendemente' dal marito, mi riferivo al fatto che stanno andando dallo psichiatra in coppia, per risolvere i problemi di coppia (così come in passato sono andati da uno psicologo di coppia).
In questo momento però mi sembra di capire che il dottore non si stia focalizzando sulla coppia, ma unicamente su mia sorella nel senso che sta cercando di capire se è malata.
La mia idea era di suggerirle eventualmente uno psichiatra che possa fare le stesse cose seguendo però solo lei e non la coppia (in modo da evitare appunto che il marito possa recuperare/distorcere informazioni da poter utilizzare in una eventuale causa di divorzio)
Scrivendole, mi vengono dei dubbi:
Ma esistono psichiatri di coppia?
Questo psichiatra è stato trovato dal marito. Non vorrei che questo fosse un suo tentativo per spostare la responsabilità dei problemi di coppia sui mia sorella, e non vorrei che questo è il motivo per cui lo psichiatra si sta focalizzando su di lei.
Inoltre è normale che uno psichiatria proponga un test per la depressione al paziente e poi in realtà gli somministri un test sulla personalità?
grazie ancora
Relativamente alla sua domanda dello psichiatra 'indipendemente' dal marito, mi riferivo al fatto che stanno andando dallo psichiatra in coppia, per risolvere i problemi di coppia (così come in passato sono andati da uno psicologo di coppia).
In questo momento però mi sembra di capire che il dottore non si stia focalizzando sulla coppia, ma unicamente su mia sorella nel senso che sta cercando di capire se è malata.
La mia idea era di suggerirle eventualmente uno psichiatra che possa fare le stesse cose seguendo però solo lei e non la coppia (in modo da evitare appunto che il marito possa recuperare/distorcere informazioni da poter utilizzare in una eventuale causa di divorzio)
Scrivendole, mi vengono dei dubbi:
Ma esistono psichiatri di coppia?
Questo psichiatra è stato trovato dal marito. Non vorrei che questo fosse un suo tentativo per spostare la responsabilità dei problemi di coppia sui mia sorella, e non vorrei che questo è il motivo per cui lo psichiatra si sta focalizzando su di lei.
Inoltre è normale che uno psichiatria proponga un test per la depressione al paziente e poi in realtà gli somministri un test sulla personalità?
grazie ancora
[#5]
Gentile utente,
esistono consulenze su problemi di coppia. Se nella coppia una delle due persone ha un problema medico, il problema si cura e a quel punto non si deve equivocare tra terapia e presa di posizione sulla questione di coppia. Ci vuole necessariamente un fine comune, non una vertenza su cui il medico fa da giudice.
MMPI è un test sulla personalità, che però non fa capo alle diagnosi di disturbo di personalità, e quindi fa una diagnosi "dimensionale", cioè identifica gruppi di sintomi, e un profilo di questi, ma non una malattia in particolare.
esistono consulenze su problemi di coppia. Se nella coppia una delle due persone ha un problema medico, il problema si cura e a quel punto non si deve equivocare tra terapia e presa di posizione sulla questione di coppia. Ci vuole necessariamente un fine comune, non una vertenza su cui il medico fa da giudice.
MMPI è un test sulla personalità, che però non fa capo alle diagnosi di disturbo di personalità, e quindi fa una diagnosi "dimensionale", cioè identifica gruppi di sintomi, e un profilo di questi, ma non una malattia in particolare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.5k visite dal 10/11/2010.
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