Relazioni
Salve,sono in terapia, prima psicoanalitica, poi psichiatrica, da più di tre anni. Il motivo della mia patologia, forte depressione con stati ansiosi, attacchi di panico eccetera, nasce da una reazione ad una - la prima, di una serie- relazione sbagliata: a 24 anni ho avuto la mia prima relazione con il mio professore universitario di 67 anni. In un momento di pausa di questa lunga relazione, ho avuto una storia con il mio maestro di yoga, di 15 anni più grande. Dopo la fine della relazione con il mio prof.- intanto sono laureata e dottoranda- ennessima relazione con un docente di 45 anni. Poi breve ripresa della prima relazione. Ora ho appena iniziato una storia con il mio (ex)psichiatra di 30 anni più grande. Ovviamente si tratta sempre di uomini sposati, tranne che nel primo caso con figli e dai quali vorrei una relazione monogama e stabile, pur sapendo la difficoltà. Ogni volta sto peggio. E la selezione non è voluta: piaccio e sono ricercata da questa tipologia di uomini e a volte ricambio sinceramente coinvolta. Ora ho 28 anni.
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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Gentile utente,
quale sarebbe la questione su cui vuole un parere medico ?
quale sarebbe la questione su cui vuole un parere medico ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Si, mi rendo conto che probabilmente la domanda non era esplicitata. Mi chiedo - a questo punto della casistica e partendo dal pressupposto che non cerco volontariamente questa tipologia di relazione/ partner- perchè mi ritrovo sempre in qualche modo nella solita storia.
Premetto - a fronte della letteratura che ho occasionalmente visionato- che provengo da una famiglia sanissima e sono sempre stata molto amata e soprattutto da mio padre, col quale ho un buon rapporto, viziata. Insomma di certo non cerco un padre sostitutivo e infatti le relazioni che instauro con questi uomini più grandi e in un certo senso con ruoli superiori nel nostro rapporto, non riflettono assolutamente una relazione di padre/ figlia.
Premetto - a fronte della letteratura che ho occasionalmente visionato- che provengo da una famiglia sanissima e sono sempre stata molto amata e soprattutto da mio padre, col quale ho un buon rapporto, viziata. Insomma di certo non cerco un padre sostitutivo e infatti le relazioni che instauro con questi uomini più grandi e in un certo senso con ruoli superiori nel nostro rapporto, non riflettono assolutamente una relazione di padre/ figlia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 07/11/2010.
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