Paranoia e angoscia
buonasera, vorrei chiedere un vostro consiglio. Sono una donna di 28 anni e quasi 3 anni fa ho cominciato a soffrire di disturbi di attacchi di panico, ansia generalizzata, paranoia accompagnata da senso di angoscia. dopo aver toccato il fondo, mi sono rivolta ad uno specialista che mi prescrisse cipralex e frontal gtt. L'antidepressivo era assunto ad una dose di 20mg una volta al dì, mentre il frontal due volte al giorno, ma quest'ultimo medicinale non è stato quasi mai assunto, in quanto, facendo un lavoro di responsabilità, era richiesta tutta la mia attenzione. La situazione è andata poi in netto miglioramento, non ero mai stata così bene. Poi a luglio ho smesso di prendere il cipralex (gradualmente) e i problemi cominciano a ripresentarsi, non eccessivamente, ma certe volte prendono certi pensieri in modo ossessivo e mi fa paura il fatto che per distogliere questo pensiero c'è bisogno di una forza abnorme e non è per niente facile riuscirci. Tutto ciò è accompagnato da angoscia, che ti strema, ti sfinisce fino a farti desiderare solo di dormire e quando riesci ad addormentarti al risveglio è tutto più tenue, forse più reale. Per il momento la situazione è sotto controllo, sono esposta poco a stress o almeno per poche ore al giorno e gli attacchi durano al max qualche ora.
Oramai devo arrendermi e accettare che qualcosa dentro di me è cambiato? sono restia a riassumere i farmaci... da quando ho smesso mi sento più "libera", ma qual è il giusto compromesso? io voglio e devo andare avanti nella vita, non posso e non voglio fermarmi davanti a delle paranoie... grazie per l'attenzione.
Oramai devo arrendermi e accettare che qualcosa dentro di me è cambiato? sono restia a riassumere i farmaci... da quando ho smesso mi sento più "libera", ma qual è il giusto compromesso? io voglio e devo andare avanti nella vita, non posso e non voglio fermarmi davanti a delle paranoie... grazie per l'attenzione.
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Gentile utente,
"paranoia" non dovrebbe essere il termine appropriato, in quanto se le avesse la terapia non sarebbe con escitalopram.
In presenza di una sintomatologia di tipo ossessivo vi e' l'indicazione al trattamento con SSRI, eventualmente in combinazione con un trattamento psicoterapico.
Riparli con il suo psichiatra per una rivalutazione, prima che i sintomi diventino piu' gravi.
"paranoia" non dovrebbe essere il termine appropriato, in quanto se le avesse la terapia non sarebbe con escitalopram.
In presenza di una sintomatologia di tipo ossessivo vi e' l'indicazione al trattamento con SSRI, eventualmente in combinazione con un trattamento psicoterapico.
Riparli con il suo psichiatra per una rivalutazione, prima che i sintomi diventino piu' gravi.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 05/11/2010.
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