Demenza, mio nonno

Salve, cari dottori, mi rivolgo a voi perchè so che siete gentili e preparati...ma stavolta per mio nonno. Ha 86 anni e, dopo la morte della moglie e di una delle figlie ed un ricovero lo scorso inverno per una rottura del femore, ha cominciato a presentare segni di demenza. E' rimasto ad abitare da solo nella sua casa di sempre, poichè non è voluto trasferirsi sotto casa nostra (non volendo abbandonare quella che è la sua casa e fonte di ricordi da tutta una vita), ma non è mai solo in realtà. Mia mamma e sua sorella ci vanno 2 volte al giorno, stanno con lui a pomeriggio e per la cena mentre per il pranzo e le pulizie della casa c'è una "badante",al mattino. Io e mia cugina andiamo a trovarlo quando possiamo o gli telefoniamo spesso. Dicevo, da Gennaio 2010 ha cominciato a manifestare segni di demenza, cosi ha diagnosticato il neurologo dal quale l'abbiamo portato per una visita: dice di vedere 2 cani (mentre ne ha uno solo), dice che ci vanno tre donne la mattina (ma è una sola) e non riconosce più mia zia come sua figlia; quando lei lo va a trovare lui le dà del voi e le si rivolge come se lei fosse un suo parente morto (un cugino che è morto da tanti anni). Abbiamo provato a chiedergli, sempre con tatto e rispetto, se lui li veda questi cani, queste donne o se magari non potrebbe essere che li sogni e che appena si sveglia è un po' confuso. Lui risponde in maniera ferma dicendo che "non è mica rimbambito" e dice che i cani sono 2, le donne 3, ecc.
Inoltre, a volte si sbaglia nelle cose "quotidiane" come mettere il pigiama (lo mette sopra la camicia, magari, o dimentica qualcosa non si sa dove, come i soldi. Vorrei capire se il neurologo, che ha detto "è l'età" e ci ha congedati lasciandoci poco convinti, è stato sbrigativo o se davvero non c'è alcun farmaco che si possa prendere xrallentare il processo. ORa prende paroxetina, da 20mg il neurologo gliel'ha scalata a 10mg per sospendere a breve. Gliela prescrisse il medico di base 2 anni fa a seguito della morte della figlia e della moglie. Voi cosa consigliate? A volte si lamenta che di notte ha incubi e riposa male..cosa si puo' fare? Noi facciamo tutto il possibile e ci rattrista non poter fare di +.
GRAZIE
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente

la paroxetina non e' indicata per un quadro di demenza diagnosticata.

Sarebbe il caso di far migliorare la diagnosi ed il trattamento da un centro specifico per la demenza.

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Allora è corretta la sospensione di paroxetina? E' stato portato ad un centro per la memoria qui nella mia città e sono stati fatti i test neuropsicologici. In + l'abbiamo portato da un neurologo all'ospedale per una visita. La mia domanda è, siccome non siamo soddisfatti della diagnosi che appunto non pare chiara, la figura di riferimento in questo caso è lo psichiatra o il neurologo?
Esistono farmaci, se la diagnosi fosse quella di "demenza" per rallentare il processo?
Mio nonno di salute sta bene e ha ancora tantissimo momenti di lucidità in cui fa una vita "normale", parla, legge il giornale, segue i programmi in tv, ecc...però ha anche momenti in cui ha allucinazioni visive e "deliri", se cosi si possono chiamare.
Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Vi sono gruppi di specialisti che si occupano nello specifico di demenze.

Dipende come e' organizzato il servizio nella sua citta'.

Se ha allucinazioni visive il sintomo puo' essere ricollegato ad una demenza vascolare che va trattata anche per il sintomo presente.

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
D'accordo dottore, grazie, agirò di conseguenza rivolgendomi ad un centro di quel tipo!

Cordiali saluti