Ansia cronica studente fuori sede
Salve...credo di soffrire di ansia cronica generalizzata.
Ad ogni modo vorrei chiedervi questo.
Sono uno studente fuori sede e fuori regione di residenza. Non ho i soldi per permettermi visite private nè tantomeno eventuali sedute psicoterapiche.
Vorrei qui farvi delle semplici domande per avere un primo orientamento.
1) Posso chiedere con la ricetta del mio medico curante una visita da uno psichiatra (o psicologo clinico) a roma? E nel caso le relative sedute di psicoterapia?
2) Se invece andassi direttamente da uno psicologo clinico è in grado di farmi una diagnosi precisa e sopratutto individuare se nel mio caso basta la psicoterapia o è necessario ricorrere ai farmaci?
3) A proposito di psicoterapia, voi psichiatri in generale ci credete e la fate o "vi limitate" a prescrivere dei farmaci anti-ansia? In lettaratura scientifica la psicoterapia è statisticamente almeno più efficace di un placebo?
Breve riassunto della mia situazione personale.
Ho 26 anni normopeso.
Credo che sia circa un anno che la mia ansia da semplice predisposizione caratteriale è diventata clinica. La mia sfortuna è che sono successe due cose (fisica e mentale) brutte contemporaneamente che mi hanno incasinato e non sono riuscito a capire quanto fosse causa dell'uno e dell'altro. Sinteticamente:
a) Fine luglio 2009: mi lascio con la mia ragazza dopo 4 anni ed effettivamente ci resto male...
b) Inizio agosto 2009: incidente alla cervicale in palestra. All'inizio non sembrava niente di grave ma verso fine agosto la testa è iniziata a diventare pesantissima dolori dappertutto vertigini (che poi sono passate) e ronzii auricolari (che ahime ho ancora). In seguito ho fatto gli esami ed risultato rettilinizazzione della fisologica lordosi e lievissima protusione discale (un fisiatra che mi ha visitato l'ha chiamata jumping mi sembra) a una vertebra cervicale (non mi ricordo quale ora).
Tutto questo solo per dire che quando sono stato male è dicevo di avere tipo la sensazione di "camminare per le nuvole", il fatto che a me queste due cose ( a e b) sono capitate contemporaneamete ha creato molta confusione...in famiglia mi dicevano che magari era stress perchè mi era finita male una storia importante e io stesso non capivo effettivamente non riuscivo a racapezzarmi. Vi ho detto questo alla fine "solo" per chiedervi le ultime due domande:
4) ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?
5) alla luce di quanto scritto comunque per un eventuale diagnosi è meglio uno psichiatra rispetto a uno psicologo clinico vero?
I
Ad ogni modo vorrei chiedervi questo.
Sono uno studente fuori sede e fuori regione di residenza. Non ho i soldi per permettermi visite private nè tantomeno eventuali sedute psicoterapiche.
Vorrei qui farvi delle semplici domande per avere un primo orientamento.
1) Posso chiedere con la ricetta del mio medico curante una visita da uno psichiatra (o psicologo clinico) a roma? E nel caso le relative sedute di psicoterapia?
2) Se invece andassi direttamente da uno psicologo clinico è in grado di farmi una diagnosi precisa e sopratutto individuare se nel mio caso basta la psicoterapia o è necessario ricorrere ai farmaci?
3) A proposito di psicoterapia, voi psichiatri in generale ci credete e la fate o "vi limitate" a prescrivere dei farmaci anti-ansia? In lettaratura scientifica la psicoterapia è statisticamente almeno più efficace di un placebo?
Breve riassunto della mia situazione personale.
Ho 26 anni normopeso.
Credo che sia circa un anno che la mia ansia da semplice predisposizione caratteriale è diventata clinica. La mia sfortuna è che sono successe due cose (fisica e mentale) brutte contemporaneamente che mi hanno incasinato e non sono riuscito a capire quanto fosse causa dell'uno e dell'altro. Sinteticamente:
a) Fine luglio 2009: mi lascio con la mia ragazza dopo 4 anni ed effettivamente ci resto male...
b) Inizio agosto 2009: incidente alla cervicale in palestra. All'inizio non sembrava niente di grave ma verso fine agosto la testa è iniziata a diventare pesantissima dolori dappertutto vertigini (che poi sono passate) e ronzii auricolari (che ahime ho ancora). In seguito ho fatto gli esami ed risultato rettilinizazzione della fisologica lordosi e lievissima protusione discale (un fisiatra che mi ha visitato l'ha chiamata jumping mi sembra) a una vertebra cervicale (non mi ricordo quale ora).
Tutto questo solo per dire che quando sono stato male è dicevo di avere tipo la sensazione di "camminare per le nuvole", il fatto che a me queste due cose ( a e b) sono capitate contemporaneamete ha creato molta confusione...in famiglia mi dicevano che magari era stress perchè mi era finita male una storia importante e io stesso non capivo effettivamente non riuscivo a racapezzarmi. Vi ho detto questo alla fine "solo" per chiedervi le ultime due domande:
4) ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?
5) alla luce di quanto scritto comunque per un eventuale diagnosi è meglio uno psichiatra rispetto a uno psicologo clinico vero?
I
[#1]
Gentile utente
allo stato non e' possibile sapere se ciò che chiama ansia effettivamente lo sia oppure sono da considerare altre patologie.
La psicoterapia non e' un trattamento per tutti, sono necessarie delle caratteristiche che sono tra le condizioni di eleggibilità.
I trattamenti più efficaci sono quelli combinati.
Con una richiesta su impegnativa può accedere alle visite in struttura pubblica, solitamente alcuni servizi sono dotati di impegnative proprie per la prescrizione delle visite da effettuare, soprattutto se universitari.
allo stato non e' possibile sapere se ciò che chiama ansia effettivamente lo sia oppure sono da considerare altre patologie.
La psicoterapia non e' un trattamento per tutti, sono necessarie delle caratteristiche che sono tra le condizioni di eleggibilità.
I trattamenti più efficaci sono quelli combinati.
Con una richiesta su impegnativa può accedere alle visite in struttura pubblica, solitamente alcuni servizi sono dotati di impegnative proprie per la prescrizione delle visite da effettuare, soprattutto se universitari.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Mettiamo il caso che sia ansia (ne sono abbastanza sicuro...della serie a volte mi scopro che serro i denti durante la giornata in modo esagerato tenendo conto che sto solo remuginando...e porto anche il byte per non degrignare da diversi anni...) le posso chiedere di rispondere alla mia ultima domanda del post precedente:
"ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?"
Poi quindi posso chiedere al mio medico generale in basilicata di farmi una ricetta per visita psichiatrica e andare in struttura magari convenzionata a roma per potermi visitare?
"ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?"
Poi quindi posso chiedere al mio medico generale in basilicata di farmi una ricetta per visita psichiatrica e andare in struttura magari convenzionata a roma per potermi visitare?
[#4]
Significa che per poter fare un percorso psicoterapeutico vanno fatte alcune valutazioni sul paziente che comprendono la diagnosi ed i disturbi ed i possibili trattamenti psicoterapeutici.
In assenza di tale valutazione rischia di perdere solo tempo.
In assenza di tale valutazione rischia di perdere solo tempo.
[#5]
Gentile utente,
le diagnosi le fanno gli specialisti, non credo conosca il significato preciso del termine che utilizza, ma questo non ha importanza.
I medici e gli psicologi non devono "credere" in niente, devono conoscere le indicazioni e il funzionamento degli strumenti nei diversi disturbi, e avere esperienza su come attuare le cure.
Le tecniche non si dividono in base all'uso di farmaci, sarebbe come catalogarle in base al fatto che la tecnica di cura inizi con una vocale o una consonante.
Niente vieta che diverse tecniche possano essere usate in associazione, dipende dal tipo di disturbo, dallo stadio, degli obiettivi che interessano.
Lei mi appare (mi corregga se sbaglio) orientato verso una psicoterapia poiché identifica questo tipo di cure come risolutive, più profonde e più innocue. A parte il fatto che è bene non orientarsi in anticipo ma seguire le indicazioni, questa idea della psicoterapia non è corretta. Fare le cure che si ritengono più "dolci" non significa addolcire le malattie.
L'espressione "vi limitate" a prescrivere farmaci etc... non mi sembra opportuna, prescrivere farmaci e solo quelli quando la situazione indica questo tipo di trattamento e non altri non è un limite.
Pertanto, faccia fare diagnosi da un medico psichiatra e si faccia illustrare le possibili cure.
le diagnosi le fanno gli specialisti, non credo conosca il significato preciso del termine che utilizza, ma questo non ha importanza.
I medici e gli psicologi non devono "credere" in niente, devono conoscere le indicazioni e il funzionamento degli strumenti nei diversi disturbi, e avere esperienza su come attuare le cure.
Le tecniche non si dividono in base all'uso di farmaci, sarebbe come catalogarle in base al fatto che la tecnica di cura inizi con una vocale o una consonante.
Niente vieta che diverse tecniche possano essere usate in associazione, dipende dal tipo di disturbo, dallo stadio, degli obiettivi che interessano.
Lei mi appare (mi corregga se sbaglio) orientato verso una psicoterapia poiché identifica questo tipo di cure come risolutive, più profonde e più innocue. A parte il fatto che è bene non orientarsi in anticipo ma seguire le indicazioni, questa idea della psicoterapia non è corretta. Fare le cure che si ritengono più "dolci" non significa addolcire le malattie.
L'espressione "vi limitate" a prescrivere farmaci etc... non mi sembra opportuna, prescrivere farmaci e solo quelli quando la situazione indica questo tipo di trattamento e non altri non è un limite.
Pertanto, faccia fare diagnosi da un medico psichiatra e si faccia illustrare le possibili cure.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Ex utente
La ringrazio Dr. Matteo Pacini.
La mia domanda era intesa solo per farmi una idea di come la pensavate voi psichiatri sulla psicoterapia.
La ringrazio per la risposta e mi scuso se sono stato innoportuno.
A questo punto richiedo solo di risponde a queste due domande.
Una che è una mia curiosità già riportata sopra:
a)ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?
e poi quest'altra più operativa:
b)essendo uno studente fuori sede e regione, posso chiedere al mio medico di base in basilicata di farmi la ricetta per una visita psichiatrica e poi farmi visitare a Roma? Se si posso andare solo in ospedale o anche nelle cliniche convenzionate col sistema sanitario nazionale??
La mia domanda era intesa solo per farmi una idea di come la pensavate voi psichiatri sulla psicoterapia.
La ringrazio per la risposta e mi scuso se sono stato innoportuno.
A questo punto richiedo solo di risponde a queste due domande.
Una che è una mia curiosità già riportata sopra:
a)ma ansia e cervicale in che rapporti sono? Una sofferenza cervicale può causare l'ansia o viceversa? Queste due patologie si possono rinforzare a vicenda nel senso che in una specie di circolo vizioso l'ansia peggiora la cervicale e la cervicale peggiora l'ansia e via così?
e poi quest'altra più operativa:
b)essendo uno studente fuori sede e regione, posso chiedere al mio medico di base in basilicata di farmi la ricetta per una visita psichiatrica e poi farmi visitare a Roma? Se si posso andare solo in ospedale o anche nelle cliniche convenzionate col sistema sanitario nazionale??
[#8]
Gentile utente,
Se sono state fatte indagini sulla base dei sintomi, dopo di che si trovano elementi tipo quello della colonna vertebrale, e così per esclusione si pensa che i sintomi vengano da quello si tratta di un ragionamento obbligato tra i due elementi presenti: ansia, cervicale, e allora si ipotizza che siano collegate.
Non c'è necessità di ipotizzare che l'ansia venga per forza da qualche parte, è sufficiente il cervello, e comunque è lì che prende forma. Alcuni sintomi cervicali possono confondere il quadro, in genere però i sintomi ansiosi, comportamentali e di pensiero, sono piuttosto chiari.
Se sono state fatte indagini sulla base dei sintomi, dopo di che si trovano elementi tipo quello della colonna vertebrale, e così per esclusione si pensa che i sintomi vengano da quello si tratta di un ragionamento obbligato tra i due elementi presenti: ansia, cervicale, e allora si ipotizza che siano collegate.
Non c'è necessità di ipotizzare che l'ansia venga per forza da qualche parte, è sufficiente il cervello, e comunque è lì che prende forma. Alcuni sintomi cervicali possono confondere il quadro, in genere però i sintomi ansiosi, comportamentali e di pensiero, sono piuttosto chiari.
[#9]
Ex utente
Gentile Dr. Matteo Pacini la ringrazio ancora per la risposta. Le posso ricordare gentilmente l'altra domanda:
essendo uno studente fuori sede e regione, posso chiedere al mio medico di base in basilicata di farmi la ricetta per una visita psichiatrica e poi farmi visitare a Roma? Se si posso andare solo in ospedale o anche nelle cliniche convenzionate col sistema sanitario nazionale??
essendo uno studente fuori sede e regione, posso chiedere al mio medico di base in basilicata di farmi la ricetta per una visita psichiatrica e poi farmi visitare a Roma? Se si posso andare solo in ospedale o anche nelle cliniche convenzionate col sistema sanitario nazionale??
[#10]
Gentile utente,
non vorrei sbagliarmi ma credo che le prescrizioni abbiano restrizioni regionali, credo che la cosa vari anche a seconda della regione che deve rimborsare all'altra. Bisogna che chieda alla struttura a cui intende rivolgersi eventualmente.
non vorrei sbagliarmi ma credo che le prescrizioni abbiano restrizioni regionali, credo che la cosa vari anche a seconda della regione che deve rimborsare all'altra. Bisogna che chieda alla struttura a cui intende rivolgersi eventualmente.
[#11]
Nelle cliniche convenzionate non ci puo' andare di sicuro perche' c'e' bisogno della preventiva autorizzazione del CSM della sua regione di provenienza.
Per quanto riguarda l'uso di impegnative provenienti da altre regioni, cio' e' in teoria possibile pero' la normativa cambia molto spesso in funzione della rimborsabilita' per cui puo' accadere che alcune regioni non accettino le impegnative di alcune altre a seconda dei rimborsi.
Provi a chiedere prenotando preventivamente una visita e richiedendo informazioni in merito.
Per quanto riguarda l'uso di impegnative provenienti da altre regioni, cio' e' in teoria possibile pero' la normativa cambia molto spesso in funzione della rimborsabilita' per cui puo' accadere che alcune regioni non accettino le impegnative di alcune altre a seconda dei rimborsi.
Provi a chiedere prenotando preventivamente una visita e richiedendo informazioni in merito.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4.1k visite dal 31/10/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.