Personificazione
Egregi dottori, sono una ragazza di 19 anni e mezzo, e non ho mai nascosto di avere una psiche piuttosto "particolare", forse oserei dire unica nel suo genere e fonte di sofferenza interiore.
Ho sempre avuto la mania di "dare un'anima" a concetti astratti, cose, e a tutto ciò che è non vivente, e per questo (soprattutto quando ero più piccola) ho fatto diverse sedute psicologiche.
In questo periodo il dolore mi sta affliggendo, forse è la prima volta che soffro per amore in una maniera così violenta e psicologicamente struggente.
L'oggetto del mio amore? Non è un uomo, non è un animale (sarebbe ai limiti della pazzia), bensì qualcosa di inanimato, ovvero la mia scuola.
Non vorrei entrare nei dettagli, perchè questo sito è stato creato solo per chiedere consigli.
Il fatto è che non si tratta del semplice "affetto" che si potrebbe provare per un luogo, cosa piuttosto umana e normale direi, bensì di un amore profondissimo e impossibile.
Sono vittima di grande sofferenza, e per questo vorrei sapere se secondo Voi sarebbe meglio consultare uno psicologo oppure uno psichiatra.
Una cosa è certa, se continuo così non vivo più.
Grazie per le eventuali risposte.
Cordiali saluti.
Ho sempre avuto la mania di "dare un'anima" a concetti astratti, cose, e a tutto ciò che è non vivente, e per questo (soprattutto quando ero più piccola) ho fatto diverse sedute psicologiche.
In questo periodo il dolore mi sta affliggendo, forse è la prima volta che soffro per amore in una maniera così violenta e psicologicamente struggente.
L'oggetto del mio amore? Non è un uomo, non è un animale (sarebbe ai limiti della pazzia), bensì qualcosa di inanimato, ovvero la mia scuola.
Non vorrei entrare nei dettagli, perchè questo sito è stato creato solo per chiedere consigli.
Il fatto è che non si tratta del semplice "affetto" che si potrebbe provare per un luogo, cosa piuttosto umana e normale direi, bensì di un amore profondissimo e impossibile.
Sono vittima di grande sofferenza, e per questo vorrei sapere se secondo Voi sarebbe meglio consultare uno psicologo oppure uno psichiatra.
Una cosa è certa, se continuo così non vivo più.
Grazie per le eventuali risposte.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
non è chiaro cosa intenda per amore per la scuola, anche perché ci spiega in che senso "non" va inteso ma non ci spiega allora in che senso va inteso.
non è chiaro cosa intenda per amore per la scuola, anche perché ci spiega in che senso "non" va inteso ma non ci spiega allora in che senso va inteso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dr. Pacini, intanto la ringrazio per il suo intervento, per quanto riguarda l'oggetto del mio consulto proverò a spiegarmi meglio, senza negare una certa difficoltà nel farlo.
Dunque, questo mio amore nei confronti di un elemento inanimato (la mia scuola) non è il semplice e il normale affetto che potrebbe legare un individuo ad un luogo nel quale sta passando (o ha passato) molti anni della sua vita! E per "semplice e normale affetto" intendo quel senso di piacere legato ai ricordi, che incute tristezza all'idea di dover lasciare un luogo nel quale ci si trova bene. E direi che questo tipo di sentimento è piuttosto comune e normale, perchè chiunque proverebbe dispiacere al pensiero di dover lasciare un luogo che gli piace!
Ma nel mio caso la situazione è ben diversa.
Non è questo il sentimento che mi sta sopraffacendo, ringrazierei il Cielo se fosse così.
Ciò che provo io è vero e proprio amore.
Quello che potrebbero provare due partner decisamente affiatati che farebbero follie pur di non rinunciare al proprio legame!
L'unica differenza è che l'oggetto del mio amore e della mia sofferenza è il mio Liceo.
Frequento il 5° anno, e l'inesorabile passare dei giorni che mi separano dall'esame di Stato sono diventati ormai un'angoscia implacabile. Mi sembra di essere destinata al patibolo. E questo perchè? Perchè sono innamorata del mio indirizzo, di ciò che lo caratterizza, della sua essenza ...come se questo avesse un'anima.
Dunque, questo mio amore nei confronti di un elemento inanimato (la mia scuola) non è il semplice e il normale affetto che potrebbe legare un individuo ad un luogo nel quale sta passando (o ha passato) molti anni della sua vita! E per "semplice e normale affetto" intendo quel senso di piacere legato ai ricordi, che incute tristezza all'idea di dover lasciare un luogo nel quale ci si trova bene. E direi che questo tipo di sentimento è piuttosto comune e normale, perchè chiunque proverebbe dispiacere al pensiero di dover lasciare un luogo che gli piace!
Ma nel mio caso la situazione è ben diversa.
Non è questo il sentimento che mi sta sopraffacendo, ringrazierei il Cielo se fosse così.
Ciò che provo io è vero e proprio amore.
Quello che potrebbero provare due partner decisamente affiatati che farebbero follie pur di non rinunciare al proprio legame!
L'unica differenza è che l'oggetto del mio amore e della mia sofferenza è il mio Liceo.
Frequento il 5° anno, e l'inesorabile passare dei giorni che mi separano dall'esame di Stato sono diventati ormai un'angoscia implacabile. Mi sembra di essere destinata al patibolo. E questo perchè? Perchè sono innamorata del mio indirizzo, di ciò che lo caratterizza, della sua essenza ...come se questo avesse un'anima.
[#3]
Ex utente
Vorrei aggiungere un'altra cosa: situazioni di questo tipo mi accompagnano da quando sono piccola, solo che adesso (in seguito allo sviluppo mentale probabilmente) si sono fatte sempre più violente.
Da bambina questi episodi di Personificazione erano molto più frequenti ma senza dubbio di minore influenza.
Nel corso della mia vita poche volte mi sono imbattuta in sofferenze di questa portata (sempre a causa della Personificazione).
E nonostante fossero da sempre utili ispirazioni per i miei dipinti e poesie non riesco ad immergermi, nemmeno mettendoci tutta la buona volontà, in quella che potrebbe essere la realtà delle cose.
Questo mi induce a pensare che si tratta di una vera e propria malattia.
Da bambina questi episodi di Personificazione erano molto più frequenti ma senza dubbio di minore influenza.
Nel corso della mia vita poche volte mi sono imbattuta in sofferenze di questa portata (sempre a causa della Personificazione).
E nonostante fossero da sempre utili ispirazioni per i miei dipinti e poesie non riesco ad immergermi, nemmeno mettendoci tutta la buona volontà, in quella che potrebbe essere la realtà delle cose.
Questo mi induce a pensare che si tratta di una vera e propria malattia.
[#4]
Gentile utente,
sì, ma il termine innamoramento finisce per avere un senso figurato. Si entusiasma per le sue scelte e i suoi orientamenti, forse attribuendo questo entusiasmo alla natura delle cose (esterno) piuttosto che al suo stato umorale (sentimento). Ma anche questo è comune.
Si affeziona a ciò a cui si appassiona.
Perché questo le crea o dovrebbe crearLe problemi, anziché il contrario ?
sì, ma il termine innamoramento finisce per avere un senso figurato. Si entusiasma per le sue scelte e i suoi orientamenti, forse attribuendo questo entusiasmo alla natura delle cose (esterno) piuttosto che al suo stato umorale (sentimento). Ma anche questo è comune.
Si affeziona a ciò a cui si appassiona.
Perché questo le crea o dovrebbe crearLe problemi, anziché il contrario ?
[#5]
Ex utente
Dr.Pacini, bisognerebbe vedere cosa intendiamo entrambi per "natura delle cose" e "stato umorale", perchè magari Lei attribuisce a queste espressioni un significato differente rispetto al mio, e quindi si andrebbe incontro ad una difficoltà in più.
Fondamentalmente penso (e spero) di aver capito il Suo discorso, e in base a ciò Le dico che senza dubbio sono entusiasta per le mie scelte e i miei orientamenti, ma che non si tratta di un entusiasmo comune, quello lo conosco bene e posso affermare che si tratta di una cosa totalmente diversa, anche perchè l'oggetto del mio amore (ovvero il mio Liceo) è una cosa a sè! E' vero che sono state le sue caratteristiche, inizialmente, a farmi innamorare, ma in realtà è come se fosse un'entità separata da tutto ciò che lo caratterizza! E' come se esso fosse una persona e tutto ciò che lo riguarda i suoi organi vitali. Quando ci si innamora di qualcuno non si prova attrazione per il suo pancreas, o il suo cuore! E questo, anche se non è stato l'esempio più adatto, mi ha aiutato a spiegarLe (limitatamente) come stanno le cose.
Fondamentalmente penso (e spero) di aver capito il Suo discorso, e in base a ciò Le dico che senza dubbio sono entusiasta per le mie scelte e i miei orientamenti, ma che non si tratta di un entusiasmo comune, quello lo conosco bene e posso affermare che si tratta di una cosa totalmente diversa, anche perchè l'oggetto del mio amore (ovvero il mio Liceo) è una cosa a sè! E' vero che sono state le sue caratteristiche, inizialmente, a farmi innamorare, ma in realtà è come se fosse un'entità separata da tutto ciò che lo caratterizza! E' come se esso fosse una persona e tutto ciò che lo riguarda i suoi organi vitali. Quando ci si innamora di qualcuno non si prova attrazione per il suo pancreas, o il suo cuore! E questo, anche se non è stato l'esempio più adatto, mi ha aiutato a spiegarLe (limitatamente) come stanno le cose.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 31/10/2010.
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