Derealizzazione e depressione

Salve sono una ragazza di 22 che da un mese a questa parte non riesce più a condurre una vita che si può definire"normale".premetto che come molti,ho sempre avuto la consapevolezza interiore di essere "nata ansiosa".fin da molto piccola vivevo con il terrore che potesse accadere qualcosa ai miei genitori,inorridivo alla vista di un'ambulanza o di un incidente stradale e questo causo in me una profonda insicurezza che mi sono portata avanti nel tempo.ricordo che già all eta di 6anni ebbi la mia prima esperienza di derealizzazione che chiamavo "sensazione di essere in un sogno"che si presento quando dovetti subire un'operazione all orecchio per poi ripresentassi sporadicamente nel corso della mia vita. Riuscivo comunque a tenerla sottocontrollo poiché svaniva nel giro di qualche minuto.a 18 anni senza una concreta causa scatenante passai due mesi di inferno in quanto mi colpi' un'acuta derealizzazione(della quale non conoscevo ancora il nome e la causa)che si presentava in modo costante accompagnata da inappetenza nausea e forti mal di testa.non avendo avuto una causa scatenante mi terrorrizzo questo status invalidante e lo attribuii ad una malattia mortale come un tumore al cervello ecc(sono sempre stata estremamente ipocondriaca).tuttavia dopo numerosi accertamenti clinici e la rassicurazione che non sarei morta piano piano quel tormento svanì e io tornai alla mia vita anche se con un'ansia di base radicata già nel mio essere.dopo 4anni da quell evento e precisamente da un mese ad oggi si è ripresentata la situazione analoga seppure in forma più acuta.dopo aver fatto uso di cannabis per la prima volta in vita mia ho avuto un fortissimo attacco di panico con derealizzazione,tremori,freddo,nausea,rallentamento visivo e percettivo e sono finita in ospedale dove mi hanno somministrato endovena dei betabloccanti.nei giorni successivi mi sono ritrovata nello stato di derealizzazione costante,ansia,nausea,crisi di pianto e forte tachicardia che non cessavano.questo ha provocato in me forte turbamento che è sfociato in fobie di impazzire,perdere irreversibilmente il controllo,diventare un'assassina o schizofrenica ecc ecc. Insonnia,incubi protratti mi hanno portato a percepire la testa vuota,difficolta di concentrazione e memoria e addirittura appena mi mettevo a letto sentivo il delirio come quando si ha la febbre.ad oggi mi sento vuota,apatica,non ho fame ma neanche più la nausea e la tachicardia,sento un corpo senza anima non sono ne felice ne triste ne disperata e questo forse è peggio Dell ansia.ho paura che questa condizione sia irreversibile e sta influendo negativamente con l università e con i rapporti interpersonali.non ne posso più ho il terrore della depressione.volevo sapere se è normale che un lungo periodo di ansia può provocare questa"assenza di qualsiasi sensazione ed emozione"e se l ansia stessa può provocare depressione.si può curare?quali sono i farmaci più indicati?ansiolitici o antidepressivi?confido in un consulto. Grazie a tutti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Qualcuno ha fatto una diagnosi psichiatrica o lei utilizza questi termini tecnici per averli studiati?

Lei non descrive i suoi sintomi ma utilizza una terminologia che conduce all'incomprensione del problema e alla falsa attribuzione diagnostica.

Provi ad essere più chiara nella richiesta.

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Non sono mai stata da uno psichiatra e l'utilizzo dei termini deriva da ricerche che ho condotto per cercare di avere conferme e riscontri.
per quanto concerne la sintomatologia sono passata da uno stato di forte ansia invalidantecon derealizzazione, nausea,fobie,tachicardie continue,insonnia ecc ad una sorta di apatia che io percepisco come "assenza di sensazioni e stimoli".per esempio non sento lo stimolo della
fame ma non avverto piu la nausea che mi accompagnava precedentemente,la tachicardia è diminuita e non percepisco piu le "scariche di adrenalina" dovute alla paura. mi sento un automa e continuo ad avere disturbi del sonno con confusione mentale quando mi corico e durante i repentini risvegli notturni.ho la percezione di avere la testa vuota e leggera e mi sembra anche di avere poca memoria e scarsa concentrazione (non riesco piu a studiare).
volevo sapere se questo cambiamento di sintomi puo essere considerato come una risposta fisiologica del corpo al periodo prolungato di forte stress ed ansia, come per evitare al fisico maggiori danni oppure si potrebbe trattare dell'insorgenza di una sorta di depressione ansiosa anche se da quanto so la depressione provoca sconforto e tristezza mentre nel mio caso il termine che trovo piu idoneo è quello di apatia, assenza di stimoli e sensazioni fisiche.
Grazie in anticipo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Vede lei continua ad utilizzare una terminologia inappropriata chiedendo se può passare da una diagnosi ad un'altra senza pero' avere la certezza di essere affetta dall'una o dall'altra forma, mentre andrebbero valutati tutti gli aspetti dei sintomi che descrive in modo completo escludendo in diagnosi differenziale anche la presenza di altre patologie psichiatriche che possono comportare un corteo sintomatologico similare.

Pertanto, sarebbe utile una visita psichiatrica, evitando così l'autodiagnosi, per comprendere meglio il suo disagio.
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Utente
Utente
Ok,grazie per il consiglio..
Mi può dire comunque se sono patologie risolvibili quelle di questo tipo e se si può avere una "guarigione"a lungo termine?alla seduta dallo psichiatra vs quasi sempre affiancata la terapia dallo psicologo vero?grazie mille,arrivederci
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Utente
Utente
Ah un'ultima domanda..che effetti può avere l'ansia forte e costante per un periodo prolingato,sul cervello e sul fisico?può portare altre patologie psichiche o fisiche?il mio maggior timore in questa situazione è soprattutto un'eventuale irreversibilità.
Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
La reversibilità della patologia e' legata ai tempi che intercorrono tra l'insorgenza ed il trattamento.

Non necessariamente si abbina la terapia psichiatrica a quella psicologica.
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