Non so cos'ho
salve,
sono A., una ragazza di 18 anni.
a 16 anni sono stata in cura in un centro di neuropsichiatria infantile, perchè mi sembrava di sentire voci, non sopportavo i miei, mi facevo dei tagli e mi immaginavo di parlare con persone e mi dicevano cose strane... inoltre avevo degli strani momenti di assenza, insomma un po' un casino. lo psichiatra mi ha dato risperdal 1mg da prendere una volta al giorno ma non è cambiato nulla, ho fatto alcuni test ecc ma quando erano pronti i risultati ho voluto sapere solo il risultato di quello dell'intelligenza (QI 131)perchè mi ero stufata di stare lì 3 volte a settimana e di perdere giorni di scuola. non volevo essere bocciata e quel farmaco mi causava perdita di concentrazione e sonnolenza, allora ad un certo punto l'ho smesso, senza dire nulla. ho attuato alcune mie tecniche di meditazione, ho detto alla mente e all'anima di agire ecc ed è sparito tutto. allora ho detto a psicologa e psichiatra che lì perdevo tempo, che non prendevo più farmaci e che stavo bene. i miei hanno accettato di non farmi più andare lì e io ho salvato l'anno scolastico superandolo senza debiti.
in verità in questo anno e mezzo ho solo soffocato questo malessere facendo finta di nulla,per una stupidaggine mi deprimo, faccio fatica a fare le cose, ma ho una grande volontà e ci riesco, ma spesso x sentirmi meglio ho ricominciato a farmi dei taglietti sui polsi.
i miei non li sopporto. sono fidanzata da più di 4 anni con un ragazzo di 25. ho amici. pratico sport. scrivo poesie. ho altri interessi. vado decentemente a scuola... eppure la mia vita mi sfugge di mano.
i pensieri nella mia testa vagano incontrollati, vorrei avere qui vicino a me mio fratello, ma forse non esiste (mia madre ha abortito spontaneamente quando ero piccola ma io credo a volte che quel ragazzo sia vivo).
non ditemi di tornare da psicologi e psichiatri... forse in futuro ci tornerò ma per ora aiutatemi voi, almeno a capire...
grazie
A.
sono A., una ragazza di 18 anni.
a 16 anni sono stata in cura in un centro di neuropsichiatria infantile, perchè mi sembrava di sentire voci, non sopportavo i miei, mi facevo dei tagli e mi immaginavo di parlare con persone e mi dicevano cose strane... inoltre avevo degli strani momenti di assenza, insomma un po' un casino. lo psichiatra mi ha dato risperdal 1mg da prendere una volta al giorno ma non è cambiato nulla, ho fatto alcuni test ecc ma quando erano pronti i risultati ho voluto sapere solo il risultato di quello dell'intelligenza (QI 131)perchè mi ero stufata di stare lì 3 volte a settimana e di perdere giorni di scuola. non volevo essere bocciata e quel farmaco mi causava perdita di concentrazione e sonnolenza, allora ad un certo punto l'ho smesso, senza dire nulla. ho attuato alcune mie tecniche di meditazione, ho detto alla mente e all'anima di agire ecc ed è sparito tutto. allora ho detto a psicologa e psichiatra che lì perdevo tempo, che non prendevo più farmaci e che stavo bene. i miei hanno accettato di non farmi più andare lì e io ho salvato l'anno scolastico superandolo senza debiti.
in verità in questo anno e mezzo ho solo soffocato questo malessere facendo finta di nulla,per una stupidaggine mi deprimo, faccio fatica a fare le cose, ma ho una grande volontà e ci riesco, ma spesso x sentirmi meglio ho ricominciato a farmi dei taglietti sui polsi.
i miei non li sopporto. sono fidanzata da più di 4 anni con un ragazzo di 25. ho amici. pratico sport. scrivo poesie. ho altri interessi. vado decentemente a scuola... eppure la mia vita mi sfugge di mano.
i pensieri nella mia testa vagano incontrollati, vorrei avere qui vicino a me mio fratello, ma forse non esiste (mia madre ha abortito spontaneamente quando ero piccola ma io credo a volte che quel ragazzo sia vivo).
non ditemi di tornare da psicologi e psichiatri... forse in futuro ci tornerò ma per ora aiutatemi voi, almeno a capire...
grazie
A.
[#1]
Gentile utente,
mi pare veramente impossibile aiutarla se lei decide di non essere aiutata.
Ovvero, attraverso un consulto on line non è possibile porre diagnosi nè tanto meno dare indicazioni terapeutiche.
Pertanto l'unica cosa che posso suggerire è una rivalutazione del suo stato emotivo e psichico attraverso una consulenza psichiatrica (cioè proprio quello che lei mi pare non accetti al momento...)
mi pare veramente impossibile aiutarla se lei decide di non essere aiutata.
Ovvero, attraverso un consulto on line non è possibile porre diagnosi nè tanto meno dare indicazioni terapeutiche.
Pertanto l'unica cosa che posso suggerire è una rivalutazione del suo stato emotivo e psichico attraverso una consulenza psichiatrica (cioè proprio quello che lei mi pare non accetti al momento...)
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Ex utente
è che non voglio perdere l' anno scolastico... non voglio avere sonno alle 9 e 30... non mi va di prendere psicofarmaci... non sò bene che cosa fare... avrei bisogno di andare da qualcuno ma certe volte penso che queste cose neanche sono vere! non sò certe volte è come se infondo fossi contenta di stare male....
non sò cosa fare non voglio dirlo ai miei
non sò cosa fare non voglio dirlo ai miei
[#3]
Gentile uetnte,
tenga presente che una valutazione non significa per forza assumere medicine.
Inoltre parlare con i suoi genitori potrebbe essere utile anche se, in effetti, la sua maggiore età le consente di essere autonoma. Ma d'altra parte l'autonomia ha come conseguenza l'assunzione di responsabilità...
Come dire, da qualche parte conviene iniziare..
tenga presente che una valutazione non significa per forza assumere medicine.
Inoltre parlare con i suoi genitori potrebbe essere utile anche se, in effetti, la sua maggiore età le consente di essere autonoma. Ma d'altra parte l'autonomia ha come conseguenza l'assunzione di responsabilità...
Come dire, da qualche parte conviene iniziare..
[#4]
Ex utente
in effetti compio 18 anni tra 3 mesi...
ad ogni modo ho letto un articolo molto interessante su questo sito, sugli amici immaginari..
"Il gioco dell'amico immaginario è un gioco “normale”, ma se permane nella fase preadolescenziale (dagli 11 anni in poi), quel gioco potrebbe indicare un disagio psicologico che andrebbe indagato più a fondo."
la cosa simpatica è che a 11 anni alle medie la psicologa della scuola mi ha voluto parlare e poi ha chiamato i miei dicendogli che avevo "troppa immaginazione" ma non in senso positivo!
effettivamente tutti questi problemi nascono proprio da queste persone che sono immaginarie... io me le immagino, ci parlo ci invento storie, ci parlo ecc poi a volte diventano "un po' troppo reali" e il gioco mi SFUGGE DI MANO.
...
ad ogni modo ho letto un articolo molto interessante su questo sito, sugli amici immaginari..
"Il gioco dell'amico immaginario è un gioco “normale”, ma se permane nella fase preadolescenziale (dagli 11 anni in poi), quel gioco potrebbe indicare un disagio psicologico che andrebbe indagato più a fondo."
la cosa simpatica è che a 11 anni alle medie la psicologa della scuola mi ha voluto parlare e poi ha chiamato i miei dicendogli che avevo "troppa immaginazione" ma non in senso positivo!
effettivamente tutti questi problemi nascono proprio da queste persone che sono immaginarie... io me le immagino, ci parlo ci invento storie, ci parlo ecc poi a volte diventano "un po' troppo reali" e il gioco mi SFUGGE DI MANO.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 27/10/2010.
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