Vi spiego la situazione da poco più di 4 o 5 mesi ho iniziato ad accusare un grave stato di
Salve a tutti, sono un ragazzo di 18 anni.
Spero che questo sia il mio ultimo consulto che chiedo e quello definitivo!
Vi spiego la situazione da poco più di 4 o 5 mesi ho iniziato ad accusare un grave stato di ipocondria che non mi lascia condurre più la vita come vorrei.
Inizio tutto con la paura della cecità e un controllo oculistico.
Avevo saltato un controllo e subito mio padre giustamente me ne prese uno nuovo. Il controllo era 25 giorni dopo...io quei 25 giorni l'ho praticamente vissuti su internet a ''studiare e diagnosticarmi'' vere e proprie malattie gravi agli occhi...arrivati al giorno X entrai dall'oculista e mi disse che era tutto ok. Io avendo visitato tutti i siti oculistici non mi davo pace... non mi sentivo soddisfatto della diagnosi fatta.
Entrai allora in uno stato d'ansia che venne accentuato dagli esami di recupero che si sarebbero svolti alcuni giorni dopo.
Questo stato d'ansia mi provocò la comparsa di miodesopsie negli occhi e a quel punto fu panico totale richiesi di urgenza una visita oculistica anche questa con esito più che buono..(tra l'altro l'oculista rimase anche abbastanza irritata) consapevole di questo buon risultato vedevo che le miodesopsie aumentavano e sapevo che era tutto dovuto all'ansia come mi avevano detto i dottori.
Tornai così a navigare su questa maledetta rete e a diagnosticarmi altre malattia e rimasi colpita da una in particolare. come siantomi ne aveva molti tra cui il vederci sdoppiato.io essendo astigmatico parecchio ho avuto una correzone non molto attinente negli ultimi tempi infatti vedo un pò sdoppiato, questo mi ha allarmato e sono subito andato a rifare un controllo in cui mi hanno fatto esami su esami (dentro di me mi sentivo un pesce fuor d'acqua perchè sapevo che io questo sintomo l'ho iniziato ad avere da quando mi sono fissato su questo...e mi sentivo in colpa per gli altri vedendoli veramente stare male) dalla visita oculistica approfondita risultava tutto apposto, tutto nella norma come sempre e i dottori non si sapevano spiegare...mi mandano così a una visita neurologica io avevo già deciso di non andarci sapendo che in realtà me li creavo dentro questi sintomi... comunque ci vado e mi visitano tutto coordinato nessun segno di anomalie...volevano fare una tac ma a quel punto gli ho detto che non avevo la visione sdoppiata ma solo sfocata(e in realtà è così perchè mi si sdoppia solo in alcune situazioni dovute alla correzione non corretta) per troncare tutto.... infatti anche gli oculisti non sapevano spiagarselo perchè a loro non risultava.
Da quel momento mi sono reso conto che per le mie fissazioni avevo oltrepassato il limite! I miei hanno speso molto per tutte queste visite quindi ho deciso di smetterla con tutti questi accertamenti. Fatto stà che anche se sono in uno stato un pò più positivo convivo con quest'ansia...chiedo consiglio a voi come posso non pensare a queste cose mentre sono in casa e fuori? Vorrei vivere come qualche mese fa! Grazie a tutti aspetto risposte
Spero che questo sia il mio ultimo consulto che chiedo e quello definitivo!
Vi spiego la situazione da poco più di 4 o 5 mesi ho iniziato ad accusare un grave stato di ipocondria che non mi lascia condurre più la vita come vorrei.
Inizio tutto con la paura della cecità e un controllo oculistico.
Avevo saltato un controllo e subito mio padre giustamente me ne prese uno nuovo. Il controllo era 25 giorni dopo...io quei 25 giorni l'ho praticamente vissuti su internet a ''studiare e diagnosticarmi'' vere e proprie malattie gravi agli occhi...arrivati al giorno X entrai dall'oculista e mi disse che era tutto ok. Io avendo visitato tutti i siti oculistici non mi davo pace... non mi sentivo soddisfatto della diagnosi fatta.
Entrai allora in uno stato d'ansia che venne accentuato dagli esami di recupero che si sarebbero svolti alcuni giorni dopo.
Questo stato d'ansia mi provocò la comparsa di miodesopsie negli occhi e a quel punto fu panico totale richiesi di urgenza una visita oculistica anche questa con esito più che buono..(tra l'altro l'oculista rimase anche abbastanza irritata) consapevole di questo buon risultato vedevo che le miodesopsie aumentavano e sapevo che era tutto dovuto all'ansia come mi avevano detto i dottori.
Tornai così a navigare su questa maledetta rete e a diagnosticarmi altre malattia e rimasi colpita da una in particolare. come siantomi ne aveva molti tra cui il vederci sdoppiato.io essendo astigmatico parecchio ho avuto una correzone non molto attinente negli ultimi tempi infatti vedo un pò sdoppiato, questo mi ha allarmato e sono subito andato a rifare un controllo in cui mi hanno fatto esami su esami (dentro di me mi sentivo un pesce fuor d'acqua perchè sapevo che io questo sintomo l'ho iniziato ad avere da quando mi sono fissato su questo...e mi sentivo in colpa per gli altri vedendoli veramente stare male) dalla visita oculistica approfondita risultava tutto apposto, tutto nella norma come sempre e i dottori non si sapevano spiegare...mi mandano così a una visita neurologica io avevo già deciso di non andarci sapendo che in realtà me li creavo dentro questi sintomi... comunque ci vado e mi visitano tutto coordinato nessun segno di anomalie...volevano fare una tac ma a quel punto gli ho detto che non avevo la visione sdoppiata ma solo sfocata(e in realtà è così perchè mi si sdoppia solo in alcune situazioni dovute alla correzione non corretta) per troncare tutto.... infatti anche gli oculisti non sapevano spiagarselo perchè a loro non risultava.
Da quel momento mi sono reso conto che per le mie fissazioni avevo oltrepassato il limite! I miei hanno speso molto per tutte queste visite quindi ho deciso di smetterla con tutti questi accertamenti. Fatto stà che anche se sono in uno stato un pò più positivo convivo con quest'ansia...chiedo consiglio a voi come posso non pensare a queste cose mentre sono in casa e fuori? Vorrei vivere come qualche mese fa! Grazie a tutti aspetto risposte
[#1]
Gentile utente,
pare che abbia sviluppato una vera e propria patologia psichiatrica sulla questione oculistica.
A questo punto sarebbe il caso di intervenire in modo serio attraverso una visita psichiatrica per ridurre considerevolmente la sua preoccupazione ed anche tutti i gesti conseguenti ad essa.
pare che abbia sviluppato una vera e propria patologia psichiatrica sulla questione oculistica.
A questo punto sarebbe il caso di intervenire in modo serio attraverso una visita psichiatrica per ridurre considerevolmente la sua preoccupazione ed anche tutti i gesti conseguenti ad essa.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile Utente,
l'ipocondria è un disturbo psichiatrico che andrebbe diagnosticato dallo specialista psichiatra e non corrisponde semplicemente al " non avere niente ", se di questo si tratta poi va impostata una terapia adeguata per modi e per tempi,
Cordiali Saluti
l'ipocondria è un disturbo psichiatrico che andrebbe diagnosticato dallo specialista psichiatra e non corrisponde semplicemente al " non avere niente ", se di questo si tratta poi va impostata una terapia adeguata per modi e per tempi,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#3]
Ex utente
Ringrazio per le risposte!
Per il dott. Ruggiero: cosa intende per intervenire in modo serio? cioè intende di andare a parlarne di questo problema per tranquillizzarmi?
Per il dott. Nicolazzo: cosa vuol dire che non corrisponde a non avere niente? cioè se si riferisce al fatto che l'ipocondria stessa è un problema ne sono consapevole e voglio risolverlo!
Comunque da tutti e due i vostri consigli è emerso che dovrei parlarne con uno specialista di psichiatria.
Un'altra domanda so che potrebbe essee stupido come quesito ma ve lo dico lo stesso:
Mia zia è psicologa se io parlassi con lei sarebbe uguale a una seduta con lo psichiatra? Potrebbe aiutarmi?
Per il dott. Ruggiero: cosa intende per intervenire in modo serio? cioè intende di andare a parlarne di questo problema per tranquillizzarmi?
Per il dott. Nicolazzo: cosa vuol dire che non corrisponde a non avere niente? cioè se si riferisce al fatto che l'ipocondria stessa è un problema ne sono consapevole e voglio risolverlo!
Comunque da tutti e due i vostri consigli è emerso che dovrei parlarne con uno specialista di psichiatria.
Un'altra domanda so che potrebbe essee stupido come quesito ma ve lo dico lo stesso:
Mia zia è psicologa se io parlassi con lei sarebbe uguale a una seduta con lo psichiatra? Potrebbe aiutarmi?
[#6]
Ex utente
ok ho recepito il messaggio. quindi con mia zia non potrei parlare visto che è psicologa? o è necessario uno psichiatra?
Cioè io intendo non potrei prima parlare con mia zia e vedere se si attenua e ovviamente se non cambia nula rivolgermi subito a uno psichiatra oppure no?
Comunque sia vi ringrazio per il servizio che offrite sono felice che ci sia gente pronta ad aiutare altre persone e che si mettono così a disposizione per gli altri come fate voi. grazie mille
Cioè io intendo non potrei prima parlare con mia zia e vedere se si attenua e ovviamente se non cambia nula rivolgermi subito a uno psichiatra oppure no?
Comunque sia vi ringrazio per il servizio che offrite sono felice che ci sia gente pronta ad aiutare altre persone e che si mettono così a disposizione per gli altri come fate voi. grazie mille
[#9]
"Inizio tutto con la paura della cecità e un controllo oculistico."
Quindi il percorso logico deve indirizzarsi su questo sintomo, la paura. Altrimenti finirà per fare controlli sulle malattie di cui ha paura, che non corrispondono ad una situazione clinica definita e neanche a ipotesi diagnostiche.
Inoltre, gli elementi relativi ad un organo o a una funzione se si sviluppa ipocondria divengono "sintomi" che il paziente riferisce come tali, in quanto ne è preoccupato. Così l'attenzione si sposta su questi elementi come se fossero comuqnue sintomi, e non sul sintomo che invece c'è, come Lei dice chiaramente, cioè la paura.
Esistono cure psichiatriche efficaci per l'ipocondria.
Quindi il percorso logico deve indirizzarsi su questo sintomo, la paura. Altrimenti finirà per fare controlli sulle malattie di cui ha paura, che non corrispondono ad una situazione clinica definita e neanche a ipotesi diagnostiche.
Inoltre, gli elementi relativi ad un organo o a una funzione se si sviluppa ipocondria divengono "sintomi" che il paziente riferisce come tali, in quanto ne è preoccupato. Così l'attenzione si sposta su questi elementi come se fossero comuqnue sintomi, e non sul sintomo che invece c'è, come Lei dice chiaramente, cioè la paura.
Esistono cure psichiatriche efficaci per l'ipocondria.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.7k visite dal 15/10/2010.
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Approfondimento su Ansia
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