Dipendenza da oppioidi e lavoro

Salve,spiego subito il problema che mi assilla ormai da anni.Ho assunto eroina EV per circa 12 anni,in seguito ho iniziato ad usare eroina e cocaina assieme.Sono 5 anni che non ho ricadute,solo che sono costretto a cercare metadone sul mercato"grigio".Ne assumo 30 mg pro die,con alprazolam da 1 mg e delorazepam 1 mg compresse;sto scalando senza problemi anche grazie al co-efferalgan compresse.La mia domanda è questa:se mi recassi presso il Sert per un serio programma di disintossicazione,gli operatori devono NECESSARIAMENTE comunicarlo al mio datore di lavoro? Inoltre,potrei rivolgermi dal mio medico per curarmi e mantenere l'anonimato? Ho paura di perdere il lavoro,poichè sono un impiegato...e non posso dire altro...GRAZIE ANTICIPATAMENTE PER LA RISPOSTA E PER QUESTO MERAVIGLIOSO SERVIZIO CHE RENDETE.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il Sert è tenuto a mantenere il segreto professionale. Il problema si porrebbe se lei facesse un lavoro che potrebbe rendere pericoloso l'uso di sostanze (es. pilota di aereo), ma in quel caso sarebbe sottoposto a controlli periodici antidroga. Tenga presente che comunque dichiarare il falso al proprio datore di lavoro può costituire reato.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
gentilissimo dottore,la ringrazio infinitamente;mi ha indicato la corretta via per poter affrontare e sconfiggere questa terribile afflizione...
distinti saluti e grazie a lei ed all' intero staff per questo servizio UNICO!
[#3]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Salve,questo è il mio secondo accesso a questo servizio davvero molto utile;e infatti ringrazio nuovamente per il consiglio datomi in precedenza.
Vorrei semplicemente sapere se la specialità "PARACODINA GOCCE ORALI",a base di diidrocodeina rodanato sia soggetta a restrizioni(ricetta ministeriale a ricalco) o semplicemente ottenibile con ricetta unica non ripetibile,come per alcuni oppiacei in associazione.
In attesa della vostra cordiale risposta,vi invio i miei più distinti saluti.
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Confermando quanto dettoLe dal collega in merito al lavoro, aggiungo però altro sulla situazione.

Lei deve certamente recarsi ad effettuare un programma terapeutico, ma il termine disintossicazione non lo comprendo.
La terapia della tossicodipendenza da eroina prevede un programma terapeutico a lungo termine come standard curativo. Lei non è "costretto" a cercare metadone al mercato grigio, lo sta utilizzando in maniera autogestita perché evidentemente le è utile in qualche maniera, pur essendovi una miscela che indica come la situazione non sia completamente in equilibrio (perché ci sono tranquillanti vari associati).

Non capisco la domanda sulla paracodina: lei non deve cercare soluzioni autogestite per "togliere" il metadone, restadno così semplicemente in balia di un oppiaceo tossico a partire da uno potenzialmente terapeutico.
Il programma metadonico non è "assumere il metadone" in dosi giudicate in base a "quanto basta" per l'astinenza, è una cosa diversa, che mira a contrastare il decorso recidivante della dipendenza. Non ricadere da cinque anni significa che in questa situazione farmacologica la sua spinta verso l'eroina è controllata. Togliere la cura, specie da solo, significa riprodurre le condizioni per la ricaduta, con un rischio non quantificabile, che in genere è previsto come abbastanza elevato in rapporto alla diagnosi. Anche qui, se la diagnosi non è stata mai fatta, va fatta (dipendenza o abuso, che non è una questione di uso più o meno regolare o pesante).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
vorrei ringraziarla per quanto precisato;in effetti quello della paracodina non è un giusto rimedio,era un modo di cercare un sostituto "meno tossico" rispetto al metadone.Non ho assolutamente più craving da anni,vorrei solo-come appunto Lei mi consiglia-intraprendere un SERIO E SICURO PROGRAMMA di disintossicazione.Anche le benzodiazepine in effetti,non fanno altro che incrementare l'effetto narcotico del metadone...infatti le ho eliminate quasi del tutto.
Ancora un sincero ringraziamento,a Lei ed allo staff;
-utente 177202-
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

il metadone per fortuna non si può definire tossico, altrimenti non si presterebbe ad essere impiegato in cure.

Vedo però che non ha capito. Io le consiglio di intraprendere un serio e sicuro programma di trattamento della sua dipendenza, se tale verrà diagnosticata. La dipendenza non si cura con la disintossicazione.

Le benzodiazepine in associazione a basse dosi di metadone, o all'eroina, tendono a riprodurre in qualceh modo un effetto narcotico, cosa che il metadone a dose stabile da solo invece non tende a fare.
Idem per l'alcol.

Si può documentare nella sezione MinForma dove sono presenti articoli su dipendenza da oppiacei e su metadone.

[#7]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Gentilissimo dottore,
Mi perdoni,ho compreso benissimo il suo messaggio,mi sono solo espresso male: A) riguardo al metadone,l'ho inteso"tossico" forse per le dicerìe e i falsi miti che girano tra i tossicodipendenti che ne descrivono la sindrome d'astinenza come qualcosa di peggiore di quella da eroina ma che in effetti se assunto da solo ed ai giusti dosaggi terapeutici non ha alcun effetto narcotico o comunque "appagante" e B)certo,non intendo la dipendenza curata con la sola battaglia vinta sui sintomi fisici...ma nel suo insieme.Ecco perchè la necessità di un programma SERIO E CONTROLLATO...
p.s.:avevo già letto il suo articolo su "oppio cattivo e oppio buono" e l'ho molto apprezzato...ancora grazie mille per la professionalità Sua e dei Suoi colleghi messe a disposizione in questo servizio.
i miei più cordiali saluti