E' vermanente ansia?
Salve, sono un ragazzo di 20 anni e da circa tre mesi ho dei disturbi gastrointestinali. Ho fatto una visita dal gastrenterologo con ecografia addominale, dove non è stato riscontrato alcun problema e le analisi del sangue, i valori tutti nella norma. Io però sto male, ho continuamente durante l'arco della giornata dolori addominali che vanno e che vengono e che cambiano continuamente, ovvero non sono localizzati in un unico punto. All'inizio avevo bruciori di stomaco, poi sono passati i bruciori e ho iniziato ad avvertire un senso di pesantezza allo stomaco con continue eruttazioni durante l'arco della giornata e un senso di nausea dalla mattina appena alzato, poi ho iniziato a sentire movimenti d'aria a livello addominale con flatulenze ed eruttazioni, inoltre a volte dopo i pasti mi capita di sentirmi gonfio come un pallone, con necessità di eruttare per liberarmi, e non sempre ho appetito, qualche giorno mi capita anche di avere inappetito. Inoltre da venerdì sera dopo cena avverto un senso di fastidio che parte dalla zona lombare e si irradia fino al basso ventre, proprio sotto l'ombelico, però non riesco a distinguere bene il dolore, è come se avessi mal di schiena a livello lombare, con dolore anche al basso ventre, come quando si hanno le coliche, ma meno intenso, non so se mi spiego. Insomma a livello gastrointestinale mi senso tutto scombussolato. Comunque non ho vomito e di corpo vado regolarmente, solitamente una volta al giorno e le feci sono corpose e dure, considerando il fatto che sto prendendo il carbone vegetale per il meteorismo. Ora il mio problema è che sono molto preoccupato, perchè ho questi continui dolori che non se ne vogliono andare, inoltre da sabato sera come detto in precedenza ho questo senso di fastidio alla schiena e al basso ventre che mi tormenta per quasi tutta la giornata, ci sono momenti in cui si attenua e scompare, ma poi magari dopo un po' riprende nuovamente.
Penso continunuamente, praticamente per tutto il giorno, di avere una grave malattia all'apparato digerente, penso sempre in negativo, mi preoccupo per ogni minimo dolore e passo interi pomeriggi su internet a documentarmi sui sintomi che avverto. Attualmente ho un forte "male di vivere", procurato da questo senso di disagio che avverto a livello gastrointestinale. Sono già andato più di una volta dal mio medico, il quale mi ha detto che questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo. Io però non riesco a stare tranquillo, sento il bisogno di fare degli accertamenti (gastroscopia e colonscopia) per tranquillizarmi, ma allo stesso tempo questi esami mi mettono paura. Il problema è che il mio medico non vede la necessità di prescrivere questi esami. Inoltre attualmente sono in cura presso uno psicologo e ho già fatto tre sedute. Posssibile che tutti questi sintomi siano legati all'ansia? Comunque momentaneamente il sintomi più preoccupante è questo senso di fastidio alla schiena e al basso ventre, cosa potrebbe essere?
Penso continunuamente, praticamente per tutto il giorno, di avere una grave malattia all'apparato digerente, penso sempre in negativo, mi preoccupo per ogni minimo dolore e passo interi pomeriggi su internet a documentarmi sui sintomi che avverto. Attualmente ho un forte "male di vivere", procurato da questo senso di disagio che avverto a livello gastrointestinale. Sono già andato più di una volta dal mio medico, il quale mi ha detto che questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo. Io però non riesco a stare tranquillo, sento il bisogno di fare degli accertamenti (gastroscopia e colonscopia) per tranquillizarmi, ma allo stesso tempo questi esami mi mettono paura. Il problema è che il mio medico non vede la necessità di prescrivere questi esami. Inoltre attualmente sono in cura presso uno psicologo e ho già fatto tre sedute. Posssibile che tutti questi sintomi siano legati all'ansia? Comunque momentaneamente il sintomi più preoccupante è questo senso di fastidio alla schiena e al basso ventre, cosa potrebbe essere?
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Gentile utente,
c'è purtroppo un equivoco in termini operativi.
"questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo."
In questo modo Lei capisce che l'ansia è un "niente". Se i suoi sintomi esprimono uno stato ansioso come fa a stare tranquillo ? L'ansia non deriva dal dubbio di avere qualcosa, l'ansia è uno stato generale in cui questo dubbio si esprime in maniera ripetitiva, così come altri sintomi ad essa associati tipo il dolore etc.
Se la diagnosi è questa (genericamente un disturbo d'ansia) è poi equivoco dire alla persona che stia tranquillo, sarebbe come dire che non lo è, che ci sono sintomi corporei e che una volta tolta la preoccupazione perché infondata i sintomi non sono più importanti. Ma se la loro matrice è un disturbo d'ansia per quale motivo dovrebbero risolversi, e risolversi anche l'ansia stessa ?
A questo punto deve essere indicata una terapia per il disturbo d'ansia, magari diagnosticandolo in maniera più precisa.
c'è purtroppo un equivoco in termini operativi.
"questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo."
In questo modo Lei capisce che l'ansia è un "niente". Se i suoi sintomi esprimono uno stato ansioso come fa a stare tranquillo ? L'ansia non deriva dal dubbio di avere qualcosa, l'ansia è uno stato generale in cui questo dubbio si esprime in maniera ripetitiva, così come altri sintomi ad essa associati tipo il dolore etc.
Se la diagnosi è questa (genericamente un disturbo d'ansia) è poi equivoco dire alla persona che stia tranquillo, sarebbe come dire che non lo è, che ci sono sintomi corporei e che una volta tolta la preoccupazione perché infondata i sintomi non sono più importanti. Ma se la loro matrice è un disturbo d'ansia per quale motivo dovrebbero risolversi, e risolversi anche l'ansia stessa ?
A questo punto deve essere indicata una terapia per il disturbo d'ansia, magari diagnosticandolo in maniera più precisa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
c'è purtroppo un equivoco in termini operativi.
"questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo."
In questo modo Lei capisce che l'ansia è un "niente". Se i suoi sintomi esprimono uno stato ansioso come fa a stare tranquillo ? L'ansia non deriva dal dubbio di avere qualcosa, l'ansia è uno stato generale in cui questo dubbio si esprime in maniera ripetitiva, così come altri sintomi ad essa associati tipo il dolore etc.
Se la diagnosi è questa (genericamente un disturbo d'ansia) è poi equivoco dire alla persona che stia tranquillo, sarebbe come dire che non lo è, che ci sono sintomi corporei e che una volta tolta la preoccupazione perché infondata i sintomi non sono più importanti. Ma se la loro matrice è un disturbo d'ansia per quale motivo dovrebbero risolversi, e risolversi anche l'ansia stessa ?
A questo punto deve essere indicata una terapia per il disturbo d'ansia, magari diagnosticandolo in maniera più precisa.
c'è purtroppo un equivoco in termini operativi.
"questi sintomi sono riconducibili all'ansia e che devo stare tranquillo."
In questo modo Lei capisce che l'ansia è un "niente". Se i suoi sintomi esprimono uno stato ansioso come fa a stare tranquillo ? L'ansia non deriva dal dubbio di avere qualcosa, l'ansia è uno stato generale in cui questo dubbio si esprime in maniera ripetitiva, così come altri sintomi ad essa associati tipo il dolore etc.
Se la diagnosi è questa (genericamente un disturbo d'ansia) è poi equivoco dire alla persona che stia tranquillo, sarebbe come dire che non lo è, che ci sono sintomi corporei e che una volta tolta la preoccupazione perché infondata i sintomi non sono più importanti. Ma se la loro matrice è un disturbo d'ansia per quale motivo dovrebbero risolversi, e risolversi anche l'ansia stessa ?
A questo punto deve essere indicata una terapia per il disturbo d'ansia, magari diagnosticandolo in maniera più precisa.
[#3]
Utente
Ok, infatti sto andando dallo psicologo, l'obiettivo è risolvere la causa, ovvero l'ansia, affinchè si abbia la remissione dei sintomi. Però il problema è che io non riesco a credere che i miei sintomi siano una manifestazione dell'ansia, è ho una tremenda paura di avere qualcosa di brutto allo stomaco o all'intestino. Pertanto facendo gli opportuni accertamenti ed escludendo quindi una patologia a livello organico, forse potrò tranquillizzarmi e stare tranquillo, con conseguente scomparsa dei sintomi. Sbaglio?
[#4]
Quindi i suoi sintomi sono un po' piu' gravi dell'ansia...
Secondo me anche la diagnosi psichiatrica andrebbe perfezionata.
Secondo me anche la diagnosi psichiatrica andrebbe perfezionata.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
" non riesco a credere che i miei sintomi siano una manifestazione dell'ansia"
Infatti non sono manifestazione "dell'ansia", l'ansia è una manifestazione essa stessa, l'origine è cerebrale, per cui l'equivoco sta nel non vedere l'ansia come espressione di un problema situato nella "sua" parte del corpo logica, cioè il cervello.
La diagnosi non si fa solo per esclusione, i disturbi d'ansia hanno i loro sintomi specifici valutabili ad una visita psichiatrica.
Infatti non sono manifestazione "dell'ansia", l'ansia è una manifestazione essa stessa, l'origine è cerebrale, per cui l'equivoco sta nel non vedere l'ansia come espressione di un problema situato nella "sua" parte del corpo logica, cioè il cervello.
La diagnosi non si fa solo per esclusione, i disturbi d'ansia hanno i loro sintomi specifici valutabili ad una visita psichiatrica.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.2k visite dal 10/10/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.