Xeristar = bruxismo?

Cortesi Specialisti,

precedentemente sia l’egregio dottor Ruggiero che l’egr. dott. Garbolino
mi hanno consigliato di descrivere allo psichiatra che mi segue, la mia sintomatologia di stringere i denti di notte.

Naturalmente ho seguito il loro/vostro insigne consiglio e con vergogna, perché il dottore è in ferie, sono riuscito a rintracciarlo faticosamente al telefono,
mi ha detto che il farmaco non può assolutamente causarmi il bruxismo.

Io però ho letto su internet che ci sono molecole (antidepressivi SSRI) FLUOXETINA - FLUOXAMINA - PAROXETINA - SERTRALINA – VANLAFAXINA che possono causare questo fenomeno anche se nell’ordine di >0,1% e <1%. Perché allora il dottore mi ha detto di no? forse perché non mi autosugestionassi?

Se nel mio organismo gli antidepressivi causano il bruxismo, allora come farò? dovrò smettere di assumerli e non curare la depressione o dovrò continuare a prenderli con la conseguenza di dover poi curare il bruxismo e i denti rovinati?

------ E’ possibile che questo brutto effetto indesiderato non si presenti all’inizio della cura ma addirittura dopo quasi 2 mesi di assunzione dell’ xeristar? prima non c’è lo avevo.

So che la causa può essere dovuta alla tensione, ed allora visto che io sono sempre stato teso perché finora non ho mai sofferto di bruxismo
ed ora che prendo l’ antidepressivo si?

Con osservanza porgo cordiali saluti e sinceri ringraziamenti.

ps: ho timore dopo quanto letto su internet che questo brutto effetto può essermi causato dal farmaco e poiché il dottore che mi segue ha detto che assolutamente no, e quindi non mi cambierà antidepressivo,
non so cosa fare, mi sento come in un vicolo cieco.
Se vado per lo stesso motivo dal dottore quando rientra, mi fa rinchiudere in manicomio, potete per favore consigliarmi la cosa più saggia che possa fare? Sono preoccupato.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

avevo risposto precedentemente ma il post e' andato perso.
L'effetto collaterale lamentato e' molto raro e non credo sia correlabile all'utilizzo del farmaco.

Potrebbe essere possibile che Lei si accorga maggiormente di un problema preesistente del quale non era consapevole prima.

Per confermare tale ipotesi e' necessario sottoporsi ad una visita odontoiatrica per far valutare il consumo dentario e l'alterazione della articolazione temporo-mandibolare.

Dopodiche' si potranno rivalutare alcune condizioni cliniche.

cordiali saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Attivo dal 2007 al 2020
Ex utente
La ringrazio ancora tantissimo per i suoi insigni consigli,
egregio dottor Ruggiero Francesco,
GRAZIE