Domanda su stato mentale
Buongiorno dottori, su consiglio del dottor Masala su una questione di glicemia, scrivo questo testo per parlarvi dei miei problemi di ansia.
Bè difficile capire da cosa bisogna cominciare, premettiamo che ho ho quasi 24 anni e che negli ultimi sei mesi sono stato piuttosto male.
Allora posso dirvi che quando ero ragazzino, non avevo molto problemi, vivevo nell'innocenza più totale, infatti lasciai la scuola dove non andava molto bene la situazione, essendo uno dei cosidetti buoni, ma anche molto svogliato, come dicevo sono stato bene, fino a quando non ho incontrato la mia prima ragazza a 18 anni la quale era più grande di me di circa sei anni e mezzo( già da qui forse ritengo di aver avuto problemi essendo stato in passato molto timido) e ho iniziato a responsabilizzarmi, ho ripreso la scuola con tutti gli annessi e ora sto pensando nonostante l'età di provare il test di medicina nella mia città.Nel corso di questi anni non so perchè, le mie ansie credono siano cresciute, sia perchè non conosco il motivo, quando vuoi una persona la desideri, ma ad un certo punto nn ne senti più il bisogno, e io ho vissuto sempre con questa conflittualità perchè essendo più grande rodevo dentro ad una possibile richiesta di sistemarsi, cosa che per me a 20 anni faceva solo ridere, e da qui nacque un grande senso di insicurezza, che mi ha portato diverse volte a sbagliare sul lavoro e a perderli( si parla di quelli manuali perchè al tempo solo quelli erano possibili) e il fatto di perderli mi faceva pensare alla reazione che potevano cmq avere in casa, tipo senso di delusione, sentirsi dire la patetica domanda: " MA che ti manca qualcosa che non riesci sul lavoro?": Questo portava un grandissimo disagio in me perchè già ero piuttosto svogliato poi vi era questo senso di insicurezza generale sul lavoro che mi impediva di riuscire.
Ovviamente questo avveniva, anche se a tratti, ossia c'erano e ci sono momenti in cui sono estroverso e altri nei quali mi blocco completamente. A questa sorta di inquietudine della quale non riuscivo e nn sono tutt'ora riuscito a capirne il motivo, forse perchè mi sono sempre dovuto scontrare con la realtà famigliare, essendo stato in passato cultore di quelle che noi occidentali chiamiamo filosofie new age, ossia qualcosa di orientaleggiante, e avevo propositi del tipo fare esperienze spirituali eccetera, la mia famiglia ha sempre combattuto questo mie opinioni dicendo cresci e altre cose( non fraintendete che non abbia un buon rapporto coi miei genitori e mio fratello anzi tengo molto a loro). Dicevo, all'inquietudine generale, a un certo punto si aggiunse un'altro tipo di ansia, poichè o tre o quattro anni fa non ricordo precisamente, ma fu l'anno in cui l'Italia nel mese di Settembre venne colpita da quel grande black out, contrassi una seria infezione dei linfonodi che mi portò ad avere febbre alta per un mese, in questo caso nn so se fu l'approccio del medico generico che ritengo cmq essere estremamente professionale e un grande uomo, perchè inizio prima con la normale terapia credendo che fosse il virus di passaggio, poi alla prima settimana, altri esami, poi altri, fino a fare un'esame chiamato elettroforesi a caldo, che se non sbaglio dovrebbe servire ad individuare patologie come il linfoma...
In quel mese sono stato malissimo, ma appena guarito sviluppai un problema, come una sorta di ipocondria, misuravo ogni giorno la tempearatura e ogni minimo problema ero in ansia, e inoltre sembrava come se avessi ottenuto una nuova percezione del mio corpo perchè era come se ne avvertissi il minimo segnale.
Da quel momento fino ad oggi ogni minumo disturbo mi ha causato gravi ansie anche se ci sono momenti in cui sto benee altri in cui sto molto male, come il caso in cui ebbi perdite di sangue nelle feci per un mese, che mi portarono oltre che a perdere 5 kg, a una colonscopia nelle quali furono rilevate emorroidi di secondo grado, oltre che ad avere una glicemia sempre sui limiti della norma ossia 70, 75, 73,69 ecc...
Cmq come vi dicevo ho avuto anche periodi tranquilli, e sono stato molto bene, al punto che il mio medico( non se me lo disse per tranquillizzarmi visto che secondo me con il sottoscritto punta spesso all'effetto placebo) disse che soffrivo di un disturbo chiamato ansia libera.
Veniamo a un tempo più recente, l'anno scorso, mi innamorai di una ragazza, alla quale sono stato dietro per 9 mesi fino a conquistarla...
Amavo tantissimo questa persona, e purtroppo per quel tempo( perchè forse oggi è una liberazione) sono stato insieme con lei solo sei mesi, perchè nonostante io abbia fatto tutto per lei e speso un patrimonio oltre 400 euro credo che per uno studente non siano pochi, e ad aver spesso litigato con la mia famiglia perchè era viziata, poichè voleva che io prendessi la macchina per la quale ho sempre fatto discussioni con mio padre ( che mi hanno sempre fatto soffrire molto, purtroppo il fatto di vedere gli amici con le proprie auto, e tu che litighi con tuo padre per fare economia sulla benzina e che credeva che una coppia se si ama è a prescindere da questo, mi ha causato non pochi problemi sopratutto in tempi recenti anche se ora va meglio sotto questo punto di vista perchè sono maturato e ho capito che avendo un mutuo sulle spalle le spese vanno contenute), mi ha lasciato il giorno del compleanno di uno dei miei migliori amici.
Ma la cosa non finisce qui; io ovviamente non lo presa bene si sa come si sente una persona che ha amato fino al giorno prima e viene lasciato senza una ragione pluasibile all'improvviso, da quel momento non me ne è andata una giusta, tanto per cominciare nel mese di febbraioho perso 4kg, ho avuto una contrattura al collo, il giorno di San Valentino ho avuto quasi 40 di febbre, mentre sapevo che lei era al cinema con le amiche e sono stato colpito da una micosi, e questo è il bollettino di febbraio, da quel periodo,nonostante mi sforzassi poichè avevo la scuola e dovevo andare avanti sono stato molto come sprofondato in uno stato particolare di tristezza che nn riesco ad indentificare, poi quando avevo assorbito il colpo, vado di nuovo a litigare con lei, la quale per farmi stare male, mi dice di non avermi mai amato, io purtroppo accuso il colpo, è c'è sempre questo disagio, occompagnato in quest'ansia per la salute che stava sfociando sempre più in paura vera e propria di morire, in questo periodo ne parlavo col mio medico il quale voleva prescrivermi degli ansiolitici, però vuoi le opinioni in famiglia, vuoi l'orgoglio personale vi ho sempre rifiutato. Passa di nuovo tutto, un nuovo litigio con lei, e una nuova affermazione, quando io ero con lei si sentiva diversa quando si guardava allo specchio dicendo che io la stavo rendendo una persona diversa, e sprofondo di nuovo nella maliconia. Passa il tempo e riesco a superare questa cosa, dovete sapere che in famiglia, conoscono solo la mia ansia per la salute, per il resto non riesco a parlare degli altri disagi, perchè cerco di nn pensarci distraendomi e pensando ad altro con risultati alterni, anche se questi sei mesi sono il periodo più difficile, non so quale forza possa avere ma riesco sempre ad andare avanti, ma è come se si accumuli dell'energia in me che in qualche modo deve uscire, infatti se capitano problemi per strada e negli altri ambienti cerco sempre di controllarmi e reprimere perchè ho paura e proprio perchè ho paura temo di poter avere reazioni pesanti. Poi è arrivato il diploma, tutto bene ho preso 85, molto felice festeggio con gli amici, che vedo poco, e con i quali forse dentro di me sento poter recriminare qualcosa perchè essendo single, si sono concentrati molto sul loro nucleo di coppia, facendomi provare, non per colpa loro alcune degli stati di solitudine nei quali vagavo nei miei pensieri e aumentavo le mie ansie, perchè non essendo capitato ancora, un momento positivo ossia una nuova relazione anche credo che avrò problemi con la prossima perchè sono rimasto piuttosto scioccato, al momento dei divertimenti come facevamo ogni sabato, mentre ero in auto ho avuto quello che credo e come fu confermato dal mio medico, un attacco di panico, improvviso calore al petto, senso di pressione alla testa, con la sensazione di spegnersi, e formicolio al braccio sinistro, nei giorni seguenti ho avuto delle crisi di lievissima entità con la respirazione controllavo, e per il momento è passato quasi un mese e nn ho avuto problemi, anche se l'ansia per la salute è una costante, alla quale si aggiunta anche quella del peso, poichè questo periodo sto mangiando malissimo, ossia il giorno prima mangio molto ma cmq pochi derivati del grano, e sopratutto molti dolci, e il giorno dopo poteva essere che mangiavo proprio pochissimo! Fino a giungere alla settimana scorsa dove appena fatti gli esami, è stata riscontrata una glicemia di 60. E da li è scattato il panico, poichè essendo credo ipocondriaco, vado spesso a informarmi sui miei disturbi, e come al solito la cara wikipedia alla voce ipoglicemia ti elenca anche tre o 4 tumori...
E l'ansia è salita, arrivo a momenti in cui penso che le cose mi debbano andare per il meglio e poi si debba tutto interrompere perchè io non andrò avanti, nella mia mente si forma ogni tanto proprio questa immagine quando sono sconfortato, e ho iniziato anche ad avere contrazioni dei muscoli della cavità oculare il che mi da un grande fastidio. Il sostituto del mio medicom e il dottor Masala possiamo dire che mi hanno tranquillizzato, dicendomi che si tratta di malnutrizione e stress, e consigliato di mangiare meglio, ma purtroppo finchè non vedrò il prossimo foglio con un valore almeno pari o al di sopra del 70 non sarò tranquillo. Il consiglio è quello di nutrirsi meglio, ci sto provando, ma a tavola perchè cerco di fare solo tre pasti e di bere molti gatorade vista la carenza di sali, ho un forte appetito che nn deriva da fame, infatti quella la avverto raramente come bisogno, ma viene proprio da mangiare, prima riuscivo a trattenermi, ma mi ha portato forse ad avere la glicemia bassa, ora mi vien da mangiare voracemente e non conosco nemmeno io il perchè.
Ecco vi ho detto tutto, sono sei mesi che nn riesco più ad avere il ciclo positivo, complici anche questi dannati esami del sangue che mi hanno creato un'ansia incredibile.
Vi chiedo realmente scusa se sono stato troppo prolisso, ma anche cosi non credo di essere riuscito a riassumere completamente il disagio che mi accompagna e che nascondo nella maggior parte dei casi.
Spero di avere presto un consiglio perchè ne avrei veramente bisogno
Grazie cordiali saluti
Guido
Bè difficile capire da cosa bisogna cominciare, premettiamo che ho ho quasi 24 anni e che negli ultimi sei mesi sono stato piuttosto male.
Allora posso dirvi che quando ero ragazzino, non avevo molto problemi, vivevo nell'innocenza più totale, infatti lasciai la scuola dove non andava molto bene la situazione, essendo uno dei cosidetti buoni, ma anche molto svogliato, come dicevo sono stato bene, fino a quando non ho incontrato la mia prima ragazza a 18 anni la quale era più grande di me di circa sei anni e mezzo( già da qui forse ritengo di aver avuto problemi essendo stato in passato molto timido) e ho iniziato a responsabilizzarmi, ho ripreso la scuola con tutti gli annessi e ora sto pensando nonostante l'età di provare il test di medicina nella mia città.Nel corso di questi anni non so perchè, le mie ansie credono siano cresciute, sia perchè non conosco il motivo, quando vuoi una persona la desideri, ma ad un certo punto nn ne senti più il bisogno, e io ho vissuto sempre con questa conflittualità perchè essendo più grande rodevo dentro ad una possibile richiesta di sistemarsi, cosa che per me a 20 anni faceva solo ridere, e da qui nacque un grande senso di insicurezza, che mi ha portato diverse volte a sbagliare sul lavoro e a perderli( si parla di quelli manuali perchè al tempo solo quelli erano possibili) e il fatto di perderli mi faceva pensare alla reazione che potevano cmq avere in casa, tipo senso di delusione, sentirsi dire la patetica domanda: " MA che ti manca qualcosa che non riesci sul lavoro?": Questo portava un grandissimo disagio in me perchè già ero piuttosto svogliato poi vi era questo senso di insicurezza generale sul lavoro che mi impediva di riuscire.
Ovviamente questo avveniva, anche se a tratti, ossia c'erano e ci sono momenti in cui sono estroverso e altri nei quali mi blocco completamente. A questa sorta di inquietudine della quale non riuscivo e nn sono tutt'ora riuscito a capirne il motivo, forse perchè mi sono sempre dovuto scontrare con la realtà famigliare, essendo stato in passato cultore di quelle che noi occidentali chiamiamo filosofie new age, ossia qualcosa di orientaleggiante, e avevo propositi del tipo fare esperienze spirituali eccetera, la mia famiglia ha sempre combattuto questo mie opinioni dicendo cresci e altre cose( non fraintendete che non abbia un buon rapporto coi miei genitori e mio fratello anzi tengo molto a loro). Dicevo, all'inquietudine generale, a un certo punto si aggiunse un'altro tipo di ansia, poichè o tre o quattro anni fa non ricordo precisamente, ma fu l'anno in cui l'Italia nel mese di Settembre venne colpita da quel grande black out, contrassi una seria infezione dei linfonodi che mi portò ad avere febbre alta per un mese, in questo caso nn so se fu l'approccio del medico generico che ritengo cmq essere estremamente professionale e un grande uomo, perchè inizio prima con la normale terapia credendo che fosse il virus di passaggio, poi alla prima settimana, altri esami, poi altri, fino a fare un'esame chiamato elettroforesi a caldo, che se non sbaglio dovrebbe servire ad individuare patologie come il linfoma...
In quel mese sono stato malissimo, ma appena guarito sviluppai un problema, come una sorta di ipocondria, misuravo ogni giorno la tempearatura e ogni minimo problema ero in ansia, e inoltre sembrava come se avessi ottenuto una nuova percezione del mio corpo perchè era come se ne avvertissi il minimo segnale.
Da quel momento fino ad oggi ogni minumo disturbo mi ha causato gravi ansie anche se ci sono momenti in cui sto benee altri in cui sto molto male, come il caso in cui ebbi perdite di sangue nelle feci per un mese, che mi portarono oltre che a perdere 5 kg, a una colonscopia nelle quali furono rilevate emorroidi di secondo grado, oltre che ad avere una glicemia sempre sui limiti della norma ossia 70, 75, 73,69 ecc...
Cmq come vi dicevo ho avuto anche periodi tranquilli, e sono stato molto bene, al punto che il mio medico( non se me lo disse per tranquillizzarmi visto che secondo me con il sottoscritto punta spesso all'effetto placebo) disse che soffrivo di un disturbo chiamato ansia libera.
Veniamo a un tempo più recente, l'anno scorso, mi innamorai di una ragazza, alla quale sono stato dietro per 9 mesi fino a conquistarla...
Amavo tantissimo questa persona, e purtroppo per quel tempo( perchè forse oggi è una liberazione) sono stato insieme con lei solo sei mesi, perchè nonostante io abbia fatto tutto per lei e speso un patrimonio oltre 400 euro credo che per uno studente non siano pochi, e ad aver spesso litigato con la mia famiglia perchè era viziata, poichè voleva che io prendessi la macchina per la quale ho sempre fatto discussioni con mio padre ( che mi hanno sempre fatto soffrire molto, purtroppo il fatto di vedere gli amici con le proprie auto, e tu che litighi con tuo padre per fare economia sulla benzina e che credeva che una coppia se si ama è a prescindere da questo, mi ha causato non pochi problemi sopratutto in tempi recenti anche se ora va meglio sotto questo punto di vista perchè sono maturato e ho capito che avendo un mutuo sulle spalle le spese vanno contenute), mi ha lasciato il giorno del compleanno di uno dei miei migliori amici.
Ma la cosa non finisce qui; io ovviamente non lo presa bene si sa come si sente una persona che ha amato fino al giorno prima e viene lasciato senza una ragione pluasibile all'improvviso, da quel momento non me ne è andata una giusta, tanto per cominciare nel mese di febbraioho perso 4kg, ho avuto una contrattura al collo, il giorno di San Valentino ho avuto quasi 40 di febbre, mentre sapevo che lei era al cinema con le amiche e sono stato colpito da una micosi, e questo è il bollettino di febbraio, da quel periodo,nonostante mi sforzassi poichè avevo la scuola e dovevo andare avanti sono stato molto come sprofondato in uno stato particolare di tristezza che nn riesco ad indentificare, poi quando avevo assorbito il colpo, vado di nuovo a litigare con lei, la quale per farmi stare male, mi dice di non avermi mai amato, io purtroppo accuso il colpo, è c'è sempre questo disagio, occompagnato in quest'ansia per la salute che stava sfociando sempre più in paura vera e propria di morire, in questo periodo ne parlavo col mio medico il quale voleva prescrivermi degli ansiolitici, però vuoi le opinioni in famiglia, vuoi l'orgoglio personale vi ho sempre rifiutato. Passa di nuovo tutto, un nuovo litigio con lei, e una nuova affermazione, quando io ero con lei si sentiva diversa quando si guardava allo specchio dicendo che io la stavo rendendo una persona diversa, e sprofondo di nuovo nella maliconia. Passa il tempo e riesco a superare questa cosa, dovete sapere che in famiglia, conoscono solo la mia ansia per la salute, per il resto non riesco a parlare degli altri disagi, perchè cerco di nn pensarci distraendomi e pensando ad altro con risultati alterni, anche se questi sei mesi sono il periodo più difficile, non so quale forza possa avere ma riesco sempre ad andare avanti, ma è come se si accumuli dell'energia in me che in qualche modo deve uscire, infatti se capitano problemi per strada e negli altri ambienti cerco sempre di controllarmi e reprimere perchè ho paura e proprio perchè ho paura temo di poter avere reazioni pesanti. Poi è arrivato il diploma, tutto bene ho preso 85, molto felice festeggio con gli amici, che vedo poco, e con i quali forse dentro di me sento poter recriminare qualcosa perchè essendo single, si sono concentrati molto sul loro nucleo di coppia, facendomi provare, non per colpa loro alcune degli stati di solitudine nei quali vagavo nei miei pensieri e aumentavo le mie ansie, perchè non essendo capitato ancora, un momento positivo ossia una nuova relazione anche credo che avrò problemi con la prossima perchè sono rimasto piuttosto scioccato, al momento dei divertimenti come facevamo ogni sabato, mentre ero in auto ho avuto quello che credo e come fu confermato dal mio medico, un attacco di panico, improvviso calore al petto, senso di pressione alla testa, con la sensazione di spegnersi, e formicolio al braccio sinistro, nei giorni seguenti ho avuto delle crisi di lievissima entità con la respirazione controllavo, e per il momento è passato quasi un mese e nn ho avuto problemi, anche se l'ansia per la salute è una costante, alla quale si aggiunta anche quella del peso, poichè questo periodo sto mangiando malissimo, ossia il giorno prima mangio molto ma cmq pochi derivati del grano, e sopratutto molti dolci, e il giorno dopo poteva essere che mangiavo proprio pochissimo! Fino a giungere alla settimana scorsa dove appena fatti gli esami, è stata riscontrata una glicemia di 60. E da li è scattato il panico, poichè essendo credo ipocondriaco, vado spesso a informarmi sui miei disturbi, e come al solito la cara wikipedia alla voce ipoglicemia ti elenca anche tre o 4 tumori...
E l'ansia è salita, arrivo a momenti in cui penso che le cose mi debbano andare per il meglio e poi si debba tutto interrompere perchè io non andrò avanti, nella mia mente si forma ogni tanto proprio questa immagine quando sono sconfortato, e ho iniziato anche ad avere contrazioni dei muscoli della cavità oculare il che mi da un grande fastidio. Il sostituto del mio medicom e il dottor Masala possiamo dire che mi hanno tranquillizzato, dicendomi che si tratta di malnutrizione e stress, e consigliato di mangiare meglio, ma purtroppo finchè non vedrò il prossimo foglio con un valore almeno pari o al di sopra del 70 non sarò tranquillo. Il consiglio è quello di nutrirsi meglio, ci sto provando, ma a tavola perchè cerco di fare solo tre pasti e di bere molti gatorade vista la carenza di sali, ho un forte appetito che nn deriva da fame, infatti quella la avverto raramente come bisogno, ma viene proprio da mangiare, prima riuscivo a trattenermi, ma mi ha portato forse ad avere la glicemia bassa, ora mi vien da mangiare voracemente e non conosco nemmeno io il perchè.
Ecco vi ho detto tutto, sono sei mesi che nn riesco più ad avere il ciclo positivo, complici anche questi dannati esami del sangue che mi hanno creato un'ansia incredibile.
Vi chiedo realmente scusa se sono stato troppo prolisso, ma anche cosi non credo di essere riuscito a riassumere completamente il disagio che mi accompagna e che nascondo nella maggior parte dei casi.
Spero di avere presto un consiglio perchè ne avrei veramente bisogno
Grazie cordiali saluti
Guido
[#1]
Gentile utente,
tutte le sue preoccupazioni meritano un approfondimento di tipo psichiatrico.
E' necessario individuare tutti i sintomi disfunzionali per poter intraprendere un percorso adatto di tipo farmacologico e/o psicoterapeutico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
tutte le sue preoccupazioni meritano un approfondimento di tipo psichiatrico.
E' necessario individuare tutti i sintomi disfunzionali per poter intraprendere un percorso adatto di tipo farmacologico e/o psicoterapeutico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
La ringrazio della risposta tempestiva dottor Ruggiero, vorrei porle una domanda, ci sono possibilità consistenti, che i miei acciacchi fisici siano dovuti alla condizione psicologica? Perchè da ignorante ho spesso notato che nei momenti in cui vanno bene le cose mi sento un leone, e ho riscontrato una certa coincidenza con momenti in cui le cose non vanno bene.
Quindi che tipo di approfondimento mi consiglia nell'ambito psichiatrico? Sa però già a sentire la parola psichiatra,la vedo come una sconfitta per me stesso, che non riesco a vincere queste condizioni alterne da solo...
Non sarebbe possibile tentare, sempre da ignonarante le pongo questa domanda, la strada dell'omeopatia, essendo una condizione alterna quella che mi capita?
Grazie ancora della disponibilità
Cordiali saluti.
Guido
Quindi che tipo di approfondimento mi consiglia nell'ambito psichiatrico? Sa però già a sentire la parola psichiatra,la vedo come una sconfitta per me stesso, che non riesco a vincere queste condizioni alterne da solo...
Non sarebbe possibile tentare, sempre da ignonarante le pongo questa domanda, la strada dell'omeopatia, essendo una condizione alterna quella che mi capita?
Grazie ancora della disponibilità
Cordiali saluti.
Guido
[#3]
Ex utente
Dottor Ruggiero, vedo che nn ha risposto alla mia seconda domanda...
La ringrazio del consiglio di consultare uno psichiatra, quello però era palese, e mi sarebbe piaciuto che lei o altri suoi colleghi leggendo ciò che ho scritto mi dessero un parere in più oltre a quello di consultare uno psichiatra anche in relazione al secondo post.
Per esempio, ho notato sulla mia persona, che dopo un litigio avuto con mio padre, sono andato a fare jogging e successivamente mi è venuto di nuovo un attacco di panico e nei giorni successivi crisi di lieve entità, secondo lei e secondo voi, stimati dottori può essere una forte tensione emotiva a scaturire le mie problematiche?
Grazie
Distinti saluti
Guido
La ringrazio del consiglio di consultare uno psichiatra, quello però era palese, e mi sarebbe piaciuto che lei o altri suoi colleghi leggendo ciò che ho scritto mi dessero un parere in più oltre a quello di consultare uno psichiatra anche in relazione al secondo post.
Per esempio, ho notato sulla mia persona, che dopo un litigio avuto con mio padre, sono andato a fare jogging e successivamente mi è venuto di nuovo un attacco di panico e nei giorni successivi crisi di lieve entità, secondo lei e secondo voi, stimati dottori può essere una forte tensione emotiva a scaturire le mie problematiche?
Grazie
Distinti saluti
Guido
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 11/08/2007.
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