Ansia ricorrente

Egregi Dottori,
soffro da tempo di ansia, e spesso ho un comportamento di evitamento di fronte a trasferte, viaggi, e impegni che mi allontanino da casa.
In particolare, il luogo in cui mi trovo più a mio agio è a casa dei miei genitori, per il fatto che mio padre è medico chirurgo e, probabilmente, questo mi tranquillizza sul fatto che, se dovesse succesermi qualcosa, potrebbe intervenire subito.
Sono in cura da una psichiatra, che mi ha prescritto paroxetina (20 mg) e alprazolam (0,50/1 mg) ogni giorno.

La sensazione che provo ultimamente è di scoramento, in quanto il mio percorso clinico è iniziato diversi anni fa, e vorrei veramente "uscire" da questo incubo, che mi influenza la vita nelle scelte e nella vita sociale.
Oltre ad una terapia cognitiva, che mi appresto a iniziare, cosa potete consigliarmi in merito alla mia ansia continua?
Devo ignorarla e fare tutto quanto mi sento di fare, o in parte limitare i miei impegni e riservarmi un po' più di riposo? Sono avvocato, ho una vita abbastanza stressante ed alle volte la mattina mi sembra di non farcela a fare tutto quello che devo nella giornata.
Credetemi, è davvero dura.
Vi ringrazio
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Gentile utente

il dosaggio attuale di farmaco non e' al massimo.
L'uso della benzodiazepina e' sconsigliato nel lungo termine.

Se il trattamento non va bene e' opportuno cambiarlo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Preciso che la terapia è sempre stata (di base) solo con paroxetina, l'alprazolam inizialmente era solo "al bisogno" (capitava a volte che ne prendessi 5 gtt e mi tranquillizzassi), in questo periodo, vista la mia ansia ricorrente, è stato fissata (da un mese circa) dalla mia psichiatra una terapia che prevede 10 gtt la mattina e 20 gtt la sera per dormire (a volte ho problemi a dormire).

Dottore, Lei crede - come la mia psichiatra, peraltro, che non voglio assolutamente mettere in discussione - che io debba ignorare l'ansia e fare "come se non ci fosse", così imponendomi di fare le cose (lavoro, viaggi, vacanze, sport)?
E' la giusta soluzione quella di ... evitare l'evitamento?

Grazie mille


[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
La soluzione giusta sarebbe variare la posologia o il tipo di antidepressivo non l'uso di ansiolitico o sforzarsi a fare le cose.
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