Gravi problemi di ansia e sonno.
Mi chiamo Elena, ho 34 anni e vivo a Firenze. Soffro di un' insonnia cronica che si è trasformata in vera fobia verso il letto, una sorta di nevrosi con attacchi di ansia acuti all'idea di dover dormire (pensiero che mi ossessiona nelle ore in cui sto sveglia. Non riesco pensare ad altro!) ed un completo sfasamento del ciclo sonno-veglia. Il problema è talmente invalidante che alla mia età non riesco a lavorare pur avendo una bella laurea in biologia con 110, lode ed encomio e due concorsi vinti l'anno scorso ma "congelati" e poi mollati definitivamente per il mio handicap. Infatti non riesco ad addormentarmi, ho risvegli frequenti con estrema difficoltà a riaddormentarmi poichè mi assale l'ansia di non riuscire. Il mio problema ENORME è l'ansia che sta peggiorando giorno dopo giorno vedendo che il tempo vola e io non riesco a far nulla se non passare le giornate cercando di far qualche ora di sonno. E' un peccato perchè non credo di peccare di immodestia se dico che sono una ragazza intelligente che potrebbe avere tanto dalla vita se solo avesse un po' meno d'ansia e più fiducia in se stessa. Una depressione a 24 anni, stress per l'università e due storie importanti andate male mi hanno dato il colpo di grazia. Mi creda, ho tanta paura di non farcela a rialzarmi. I miei vorrebbero solo farmi prendere farmaci antidepressivi ma io proprio non riesco a tollerarne gli effetti collaterali veramente pesanti ; li ho provati veramente tutti ma gli SSRI e in generale gli ultimi non riesco a tollerarli per la nausea e perchè il mio viso diventa completamente tondo (gli psichiatri non credono a questa cosa ma è un effetto oggettivo, "universalmente "riconosciuto: un periodo sono riuscita a tollerare il seropram per alcuni mesi e tutti mi chiedevano se avessi degli ascessi ai denti tanto ero gonfia in viso). I triciclici, che tollero meglio, in passato mi hanno fatto aumentare troppo di peso pur funzionando bene (Dominans forte associato all'orap mi fece aumentare di nove chili in nove mesi pur aiutandomi molto); devo ammettere che in realtà la prima cura col Tofranil che mi riportò alla vita all'età di 24 anni non mi fece aumentare di un grammo ma all'epoca non mi preoccupavo granchè perchè ero sottopeso!! Questo potrebbe far pensare che in realtà siano stati i nerurolettici contenuti nel dominans e nell'orap a farmi aumentare tanto di peso ma la paura rimane.
Invece prendo da tempo tanti tranquillanti che riescono solo a farmi dormire qualche ora se va bene. Ho un ragazzo meraviglioso che mi adora come mai nessuno ha fatto ma starmi vicino è sempre più difficile: sono talmente presa dal mio problema che non riesco a dare molto al momento ed ho tanta paura di perderlo, anche se attualmente è l'unica persona che mi sostiene.
Questo ragazzo meraviglioso si è anche dato da fare per trovarmi su internet un farmaco che ho preso per un periodo e che mi faceva molto bene. In Italia è stato ritirato ma lei forse lo ricorderà molto bene: l'Insidon. L' ho quindi acquistato su internet credo dalla Svizzera ma quando ho letto i possibili effetti avversi ho avuto nuovamente paura a prenderlo: fra questi effetti figurano edema e aumento ponderale. Lo so, sono un po' fissata come molte donne ma "gonfiare" non farebbe certo bene alla mia ansia visto che già ora comincio a vedere dei problemucci dalla vita in giù e faccio tante rinunce a tavola e tanta attività fisica. Quando ho assunto l'Insidon (fra l'altro su consiglio della mia dermatologa) non ingrassai, anzi ero magrissima ma ora ho trent'anni e il mio metabolismo è diverso.
Gradirei tanto sapere se sulla base della sua esperienza esiste un farmaco che potrebbe aiutare la mia ansia e insonnia con minimo impatto sul peso escludendo farmaci che agiscono sulla serotonine per quel problema dell’edema al volto (Ah, dimenticavo, ho provato anche il remeron; a parte il solito effetto di lieve gonfiore del viso mi mette una fame da lupo, ingestibile. Peccato perchè mi fa dormire anche troppo... Con mezza compressa dormo sedici ore!!!) Mi dia un consiglio, la prego.
L’anno scorso il mio medico mi ha fatto provare un antistaminico usato molto in pediatria: il Noprom. Mi fa dormire parecchio ma, sfortuna delle sfortune, mi scatena un mal di testa insopportabile, a volte anche nausea. Ancora una volta i medici mi hanno detto che non è possibile ma glielo assicuro, ogni volta è una cosa Impossibile! Soprattutto se protraggo l’assunzione per più giorni consecutivi.
Ancora più recentemente al Neuroscienze di Firenze mi hanno dato il Lyrica per il suo effetto ansiolitico. Dopo aver ottenuto rassicurazione sull’assenza di effetti sul peso l’ho preso. Per i primi quattro giorni grande miglioramento dell ansia e del sonno: mi svegliavo ugualmente ma restavo calma e riprendevo sonno. Poi effetto svanito. Mi hanno detto che dovrei aumentare la dose a 150 mg al giorno ma le mie paure sul possibile effetto ingrassante del farmaco sono riprese, visto il bugiardino e varie segnalazioni in rete. Possibile non esista niente che possa aiutarmi con l’ansia senza trasformarmi fisicamente? Scusate il mio lunghissimo sfogo. In attesa di una vostra risposta porgo i miei più codiali saluti.
Elena
Invece prendo da tempo tanti tranquillanti che riescono solo a farmi dormire qualche ora se va bene. Ho un ragazzo meraviglioso che mi adora come mai nessuno ha fatto ma starmi vicino è sempre più difficile: sono talmente presa dal mio problema che non riesco a dare molto al momento ed ho tanta paura di perderlo, anche se attualmente è l'unica persona che mi sostiene.
Questo ragazzo meraviglioso si è anche dato da fare per trovarmi su internet un farmaco che ho preso per un periodo e che mi faceva molto bene. In Italia è stato ritirato ma lei forse lo ricorderà molto bene: l'Insidon. L' ho quindi acquistato su internet credo dalla Svizzera ma quando ho letto i possibili effetti avversi ho avuto nuovamente paura a prenderlo: fra questi effetti figurano edema e aumento ponderale. Lo so, sono un po' fissata come molte donne ma "gonfiare" non farebbe certo bene alla mia ansia visto che già ora comincio a vedere dei problemucci dalla vita in giù e faccio tante rinunce a tavola e tanta attività fisica. Quando ho assunto l'Insidon (fra l'altro su consiglio della mia dermatologa) non ingrassai, anzi ero magrissima ma ora ho trent'anni e il mio metabolismo è diverso.
Gradirei tanto sapere se sulla base della sua esperienza esiste un farmaco che potrebbe aiutare la mia ansia e insonnia con minimo impatto sul peso escludendo farmaci che agiscono sulla serotonine per quel problema dell’edema al volto (Ah, dimenticavo, ho provato anche il remeron; a parte il solito effetto di lieve gonfiore del viso mi mette una fame da lupo, ingestibile. Peccato perchè mi fa dormire anche troppo... Con mezza compressa dormo sedici ore!!!) Mi dia un consiglio, la prego.
L’anno scorso il mio medico mi ha fatto provare un antistaminico usato molto in pediatria: il Noprom. Mi fa dormire parecchio ma, sfortuna delle sfortune, mi scatena un mal di testa insopportabile, a volte anche nausea. Ancora una volta i medici mi hanno detto che non è possibile ma glielo assicuro, ogni volta è una cosa Impossibile! Soprattutto se protraggo l’assunzione per più giorni consecutivi.
Ancora più recentemente al Neuroscienze di Firenze mi hanno dato il Lyrica per il suo effetto ansiolitico. Dopo aver ottenuto rassicurazione sull’assenza di effetti sul peso l’ho preso. Per i primi quattro giorni grande miglioramento dell ansia e del sonno: mi svegliavo ugualmente ma restavo calma e riprendevo sonno. Poi effetto svanito. Mi hanno detto che dovrei aumentare la dose a 150 mg al giorno ma le mie paure sul possibile effetto ingrassante del farmaco sono riprese, visto il bugiardino e varie segnalazioni in rete. Possibile non esista niente che possa aiutarmi con l’ansia senza trasformarmi fisicamente? Scusate il mio lunghissimo sfogo. In attesa di una vostra risposta porgo i miei più codiali saluti.
Elena
[#1]
Gentile utente,
gli ultimi ritrovati antidepressivi hanno un influenza bilanciata sia sulla serotonina che sulla noradrenalina (duloxetina ma anche venlafaxina). Gli effetti ciollaterali da lei descritti appiono meno presenti con alcune di queste molecole. Ha provato anche questi farmaci?
Cordialmente
Stefano Garbolino
gli ultimi ritrovati antidepressivi hanno un influenza bilanciata sia sulla serotonina che sulla noradrenalina (duloxetina ma anche venlafaxina). Gli effetti ciollaterali da lei descritti appiono meno presenti con alcune di queste molecole. Ha provato anche questi farmaci?
Cordialmente
Stefano Garbolino
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Ex utente
Grazie infinite per la risposta. Ero fuori città per le vacanze, al solito rovinate dall'insonnia.
Dunque, anni fa provai la venlafaxina ma la tollerai solo un paio di giorni pechè mi dava fortissima cefalea e nausea. Oltre al solito effetto del viso gonfio che, come le ho detto, mi provocano davvero tutte le molecole che agiscono sulla serotonina. E' tutto ciò che mi resta da provare vero? L'ansia è molto forte, soprattutto quando mi sveglio. Mi assale la pura di non riaddormentarmi e davvero poi non riprendo sonno. Sono tanto stanca ma non riesco a fare una bella dormita. Il Lyrica come le ho detto mi aveva dato buoni risultati per l'ansia. Ma sono fondate le mie paure per il peso vero? Grazie ancora della disponibilità.
Dunque, anni fa provai la venlafaxina ma la tollerai solo un paio di giorni pechè mi dava fortissima cefalea e nausea. Oltre al solito effetto del viso gonfio che, come le ho detto, mi provocano davvero tutte le molecole che agiscono sulla serotonina. E' tutto ciò che mi resta da provare vero? L'ansia è molto forte, soprattutto quando mi sveglio. Mi assale la pura di non riaddormentarmi e davvero poi non riprendo sonno. Sono tanto stanca ma non riesco a fare una bella dormita. Il Lyrica come le ho detto mi aveva dato buoni risultati per l'ansia. Ma sono fondate le mie paure per il peso vero? Grazie ancora della disponibilità.
[#3]
Gentile utente,
non perda la fiducia e riparli al suo psichiatra di fiducia al fine di intraprendere un buon trattamento anche eventualmente con i farmaci che già le dicevo sono bilanciati sia sulla serotonina che sulla noradrenalina.
Cordialmente
non perda la fiducia e riparli al suo psichiatra di fiducia al fine di intraprendere un buon trattamento anche eventualmente con i farmaci che già le dicevo sono bilanciati sia sulla serotonina che sulla noradrenalina.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Grazie della sua risposta. Ne riparlerò con il mio curante. Intanto potrebbe rispondere al mio quesito sull'effetto del Lyrica sul peso in base alla sua esperienza? Scusi l'insistenza ma mi è parso che potesse essere un buon farmaco per la mia ansia. sempre riproponendolo al mio curante.
[#5]
Ex utente
Carissimi medici, mi permetto di riaprire questo consulto dopo diversi mesi. Sono Matteo,il ragazzo di Elena e vi chiedo aiuto perché non ne posso più di vederla soffrire così. Oggi ad esempio è riuscita dormire molte ore, anche se non continue, con il Noprom, ma al risveglio aveva la solita emicrania terribile con nausea, vomito e ipersensibilità alla luce. Sembra esserle solo attenuata con un farmaco a suo dire piuttosto potente, l’Immigrane. Anche se i medici non le credono il Noprom la lascia come uno straccio, e prima del ciclo le crisi di mal di testa sono più forti (Elena soffre di una terribile sindrome premestruale). Senza contare che non sempre la fa dormire, ma soprattutto non le calma l’ansia.
Vengo ad esporvi la mia richiesta d’aiuto. Qualche settimana fa ho convinto E. a fare un’ennesima visita dal neurologo che ha in cura mia zia, a suo dire molto bravo. Dopo un’attenta visita (150 euro!!!) prima ancora che lei le avesse detto di averlo già assunto le ha prescritto il Lyrica. La sua diagnosi è stata infatti di Disturbo di Ansia Generalizzata con aspetti fobici sul sonno e anoressia o perlomeno comportamento anoressico visibile soprattutto nella sua fobia di ingrassare. Viste queste sue paure il medico ha provveduto a rassicurarla sul fatto che almeno a quel dosaggio (75 mg) il pregabalin non provoca variazioni di peso. Dopo un settimana Elena è riuscita a vincere le sue paure. Si è fatta pesare dalla madre (non si pesa da anni perché teme che il numero che apparirà sulla bilancia non le piaccia) in modo da poter tenere sotto controllo la situazione. A parte il fatto che è stata necessaria un’iniziale riduzione del dosaggio perchè il primo giorno non si reggeva in piedi, dopo tre giorni E. ha abbandonato la terapia perchè il farmaco le provocava un aumento dell’appetito per lei inaccettabile. Mi diceva che era inutile aumentare l’introito di cibi poco calorici come le verdure perché provava un terribile “craving” (mi pare lei dica così) per i carboidrati che la spingeva verso cibi da lei quasi banditi come zucchero e miele. E in effetti standole vicino in quei giorni mi capitava di sentire il suo stomaco “brontolare” rumorosamente come se non fosse mai sazio. E lei era nervosissima per questa cosa. Si svegliava con i crampi allo stomaco, pur avendo meno ansia!!! Ora premetto che pur avendo Elena una mente da anoressica visibile soprattutto nel modo ossessivo in cui pratica attività fisica, mangia in modo controllato, ma equilibrato: introduce sulle 1300-1400 calorie al giorno e mangia un po’ di tutto, a parte i condimenti che riduce davvero al minimo. E anche fisicamente sta bene, anzi benissimo. È magra, asciutta ma ha un fisico molto sportivo e bello. E’ longilinea sì, ma non presenta una magrezza malata, tanto per intendersi. E francamente quando la guardo capisco la sua paura di vedersi sciupare da un farmaco che la gonfi, soprattutto conoscendoli suo carattere ipercritico. Quindi la mia domanda è se a vostro parere il Lyrica possa essere il farmaco adatto a lei. Il medico le ha detto che quella fame da lei lamentata è solo un’idea sua ma E. sa ascoltare molto bene il suo corpo e dubito che si inventi le cose.
Ed eventualmente questo craving per i carboidrati è destinato magari a diminuire con il prosegure della terapia?
Un’altra cosa. Un suo carissimo amico medico di Brescia che collabora anche qui, Davide Ventre, le ha prescritto una terapia basta sul: Quanil (vista la sua assuefazione lle BZD ) e Seroquel a basse dosi, tipo 50 mg da assumere la sera. Inutile dirlo, ha una paura boia ad assumere il Seoquel perché trattandosi di un neurolettico, teme che la faccia aumentare di peso e/o dare ritenzione idrica come ai tempi della terapia Dominans –Orap. Davide l’ha rassicurata sul fatto che a quelle dosi non ci sono di questi rischi. Voi che ne pensate? Conoscendola so che se vedesse modificare il suo corpo accetterebbe questa cosa molto male, certo il suo umore ne risentirebbe negativamente.
Lo so che questo suo aspetto anoressico dovrebbe essere trattato in psicoterapia ma finora abbiamo avuto molta sfortuna. Non è facile trovare dei professionisti, a quanto pare.
Confido molto nella vostra risposta. Sono stanco di vedere la mia ragazza soffrire e non avere una vita normale perché la conosco e so quanto vale, quanto potrebbe pretendere nei termini di soddisfazioni professionali e non. Invece ci è negato anche il piacere di una passeggiata alla luce del giorno. Perché fra i suoi orari sballati e l’insonnia la sua giornata comincia nel tardo pomeriggio. Anche perché solo a quell’ora le comincia a passare lo stordimento dato dai farmaci per dormire, noprom in particolare… Qualunque antistaminico le dà stanchezza, debolezza muscolare, figuriamoci questo che a quanto so è nato come ipnotico (ma come fanno quei poveri bambini che lo prendono???) … Senza contare che il più delle volte come detto le lascia come postumi cefalea e nausea. Attendo con ansia una vostra riposta. Grazie in anticipo.
Matteo
Vengo ad esporvi la mia richiesta d’aiuto. Qualche settimana fa ho convinto E. a fare un’ennesima visita dal neurologo che ha in cura mia zia, a suo dire molto bravo. Dopo un’attenta visita (150 euro!!!) prima ancora che lei le avesse detto di averlo già assunto le ha prescritto il Lyrica. La sua diagnosi è stata infatti di Disturbo di Ansia Generalizzata con aspetti fobici sul sonno e anoressia o perlomeno comportamento anoressico visibile soprattutto nella sua fobia di ingrassare. Viste queste sue paure il medico ha provveduto a rassicurarla sul fatto che almeno a quel dosaggio (75 mg) il pregabalin non provoca variazioni di peso. Dopo un settimana Elena è riuscita a vincere le sue paure. Si è fatta pesare dalla madre (non si pesa da anni perché teme che il numero che apparirà sulla bilancia non le piaccia) in modo da poter tenere sotto controllo la situazione. A parte il fatto che è stata necessaria un’iniziale riduzione del dosaggio perchè il primo giorno non si reggeva in piedi, dopo tre giorni E. ha abbandonato la terapia perchè il farmaco le provocava un aumento dell’appetito per lei inaccettabile. Mi diceva che era inutile aumentare l’introito di cibi poco calorici come le verdure perché provava un terribile “craving” (mi pare lei dica così) per i carboidrati che la spingeva verso cibi da lei quasi banditi come zucchero e miele. E in effetti standole vicino in quei giorni mi capitava di sentire il suo stomaco “brontolare” rumorosamente come se non fosse mai sazio. E lei era nervosissima per questa cosa. Si svegliava con i crampi allo stomaco, pur avendo meno ansia!!! Ora premetto che pur avendo Elena una mente da anoressica visibile soprattutto nel modo ossessivo in cui pratica attività fisica, mangia in modo controllato, ma equilibrato: introduce sulle 1300-1400 calorie al giorno e mangia un po’ di tutto, a parte i condimenti che riduce davvero al minimo. E anche fisicamente sta bene, anzi benissimo. È magra, asciutta ma ha un fisico molto sportivo e bello. E’ longilinea sì, ma non presenta una magrezza malata, tanto per intendersi. E francamente quando la guardo capisco la sua paura di vedersi sciupare da un farmaco che la gonfi, soprattutto conoscendoli suo carattere ipercritico. Quindi la mia domanda è se a vostro parere il Lyrica possa essere il farmaco adatto a lei. Il medico le ha detto che quella fame da lei lamentata è solo un’idea sua ma E. sa ascoltare molto bene il suo corpo e dubito che si inventi le cose.
Ed eventualmente questo craving per i carboidrati è destinato magari a diminuire con il prosegure della terapia?
Un’altra cosa. Un suo carissimo amico medico di Brescia che collabora anche qui, Davide Ventre, le ha prescritto una terapia basta sul: Quanil (vista la sua assuefazione lle BZD ) e Seroquel a basse dosi, tipo 50 mg da assumere la sera. Inutile dirlo, ha una paura boia ad assumere il Seoquel perché trattandosi di un neurolettico, teme che la faccia aumentare di peso e/o dare ritenzione idrica come ai tempi della terapia Dominans –Orap. Davide l’ha rassicurata sul fatto che a quelle dosi non ci sono di questi rischi. Voi che ne pensate? Conoscendola so che se vedesse modificare il suo corpo accetterebbe questa cosa molto male, certo il suo umore ne risentirebbe negativamente.
Lo so che questo suo aspetto anoressico dovrebbe essere trattato in psicoterapia ma finora abbiamo avuto molta sfortuna. Non è facile trovare dei professionisti, a quanto pare.
Confido molto nella vostra risposta. Sono stanco di vedere la mia ragazza soffrire e non avere una vita normale perché la conosco e so quanto vale, quanto potrebbe pretendere nei termini di soddisfazioni professionali e non. Invece ci è negato anche il piacere di una passeggiata alla luce del giorno. Perché fra i suoi orari sballati e l’insonnia la sua giornata comincia nel tardo pomeriggio. Anche perché solo a quell’ora le comincia a passare lo stordimento dato dai farmaci per dormire, noprom in particolare… Qualunque antistaminico le dà stanchezza, debolezza muscolare, figuriamoci questo che a quanto so è nato come ipnotico (ma come fanno quei poveri bambini che lo prendono???) … Senza contare che il più delle volte come detto le lascia come postumi cefalea e nausea. Attendo con ansia una vostra riposta. Grazie in anticipo.
Matteo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 34.1k visite dal 08/08/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.