Tensione e spossatezza
gentile dottore,da circa 4 mesi soffro di stati di tensione nervosa alternati ad un senso di spossatezza. tutto questo non mi permette un'attività lavorativa brillante ed influisce negativamente sulla mia vita coniugale e nel tempo libero non riesco assoluamente a rilassarmi. Siccome sono di natura ansiosa 2 anni fa il mio medico curante mi prescrisse lo xanax 0,25 una cp alle 8 e una alle 20 cura che continuo tuttora. capita sempre più spesso ch la tensione mi svegli nel cuore della notte redendo poco efficace.devo aumentare il dosaggio della xanax, mi sarò assuefatto al farmaco? cosa mi suggerisce ?
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Personalmente le suggerirei prima di pensare alla terapia di escludere una genesi organica dei sintomi riferiti (in questi 4 mesi ha mai valutato per esempio un TSH o un emocromo?). Successivamente benissimo un approccio con benzodiazepine. MG
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#3]
Gentile utente,
il TSH è un ormone che indicata lo "stato di salute" della tiroide: alcune alterazioni della tiroide infatti sono responsabili di fenomeni depressivi, per cui rimettendo in asse la ghiandola di per sè dovrebbe riassestarsi anche l'umore.
D'altra parte è importante valutare il tutto attrverso un'accurata diagnosi psichiatrica.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
il TSH è un ormone che indicata lo "stato di salute" della tiroide: alcune alterazioni della tiroide infatti sono responsabili di fenomeni depressivi, per cui rimettendo in asse la ghiandola di per sè dovrebbe riassestarsi anche l'umore.
D'altra parte è importante valutare il tutto attrverso un'accurata diagnosi psichiatrica.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#5]
Psichiatra
Gentile utente,
penso sia giusto esplorare la funzionalità tiroidea, aggiungerei però che l'impiego di ansiolitici (lei cita lo Xanax, alprazolam) dovrebbe limitarsi a poche settimane in quanto l'uso continuativo (mesi, anni) genera la cosiddetta "sindrome da dipendenza da benzodiazepine" caratterizzata sia da assuefazione che da fenomeni di dipendenza/astinenza.
In sostanza, gli ansiolitici sono farmaci utili nell'acuto (per gestire l'emergenza), ma l'uso regolare e continuativo è da sconsigliare per i motivi sopracitati.
Un cordiali saluto
Dr. Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
penso sia giusto esplorare la funzionalità tiroidea, aggiungerei però che l'impiego di ansiolitici (lei cita lo Xanax, alprazolam) dovrebbe limitarsi a poche settimane in quanto l'uso continuativo (mesi, anni) genera la cosiddetta "sindrome da dipendenza da benzodiazepine" caratterizzata sia da assuefazione che da fenomeni di dipendenza/astinenza.
In sostanza, gli ansiolitici sono farmaci utili nell'acuto (per gestire l'emergenza), ma l'uso regolare e continuativo è da sconsigliare per i motivi sopracitati.
Un cordiali saluto
Dr. Giuseppe Ruffolo
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 08/08/2007.
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