Ho avuto una crisi psicotica?

Ho 40 anni, e scrivo in relazione a un episodio che è avvenuto tre giorni fa.
Ho una lunga storia di disagio psichico, posso dire in generale di non essere una persona né serena né equilibrata, ma negli ultimi anni, nonostante abbia attraversato brevi periodi piuttosto difficili, sono stata insolitamente felice e serena.
Da qualche mese ho iniziato un nuovo lavoro. In questi mesi sono stata spostata in due sedi diverse, per esigenze dell'amministrazione, e adesso, da due settimane, mi trovo in una sede per cui ho fatto esplicita richiesta di trasferimento. La sede a cui avrei dovuto essere assegnata presentava dei rischi in relazione a un mio problema di salute, così questa dove sono adesso ha costituito per me una scelta che ho sentito come obbligata, anche se tutti mi hanno sconsigliata in relazione all'ambiente lavorativo pessimo.
Nei primi giorni sembrava non ci fossero problemi particolari, anche se mi pesa molto il fatto di dover viaggiare circa due ore per raggiungere il posto di lavoro.
In seguito, ho cominciato a tormentarmi chiedendomi se fosse possibile cambiare questa situazione, se avessi fatto la scelta giusta, addirittura se avesse senso continuare a lavorare.
Nel giro di pochissimi giorni questi pensieri si sono fatti invasivi, finché ho cominciato a essere molto nervosa e aggressiva. Tre giorni fa, dopo una mattina passata così e un pomeriggio di lavoro insolitamente intenso, ho cominciato a non riuscire più a controllarmi: sono stata straordinariamente aggressiva e ho anche guidato in modo assurdamente spericolato (di solito cerco di essere prudente e di rispettare il più possibile gli altri utenti della strada). Arrivata a casa avevo perso completamente il controllo delle mie azioni e non riuscivo più a formulare frasi di senso compiuto, sono stata malissimo per la maggior parte della notte.
Sono riuscita a non andare a lavoro in questi giorni con una scusa, ma sono veramente preoccupata: sono angosciata dal fatto di non sapere cosa mi succede e ho paura che mi succeda di nuovo, e di fare qualcosa di irreparabile, ad esempio di fare del male a qualcuno.
E' opportuno che mi rivolga a uno psichiatra?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

da questa descrizione non si ricava un'impressione chiara, nel senso che "avevo perso completamente il controllo delle mie azioni" è una frase dal significato non preciso, così come "sono stata straordinariamente aggressiva". Se può fornisca qualche dettaglio di ciò che è successo, ha fatto e ha pensato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La ringrazio per la straordinaria rapidità.
Temo di non essere del tutto capace di essere chiara, in parte ho un ricordo confuso, in parte faccio proprio fatica e provo una gran pena a ripensarci.
Ho lasciato cadere per strada quello che avevo in mano. Ho preso a schiaffi mio marito, ho tagliato la strada ad altre automobili. A un certo punto, come dicevo, non riuscivo più a formulare frasi di senso compiuto, ripetevo sempre le stesse parole.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

I sintomi psicotici sono ben precisi, è vero che dopo l'accaduto la memoria che se ne ha può essere confusa e lacunosa, senza riuscire a ricostruire ragionamenti che di fatto durante le psicosi sono slegati, quindi non ricostruibili secondo logica.Però non è detto che si sia trattato di questo, ad esempio la paura di non riuscirsi a spiegare e "l'invasione" da parte di un pensiero non sono soltanto caratteristiche di una psicosi propriamente detta. Di solito i segni residui di un episodio recente si riconoscono, quindi l'unica cosa da fare per avere un parere è farsi visitare.
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Utente
Utente
Nel frattempo ho parlato col mio medico di base che non ritiene che debba consultare uno psichiatra a breve, ma mi ha prescritto degli antidepressivi che, a suo parere, devo cominciare a prendere immediatamente.
Sono molto perplessa riguardo questa prescrizione, anche perché il colloquio è stato molto breve (meno cinque minuti). Temo però di non essere obiettiva nelle mie perplessità (oggettivamente, come dicevo, ho un lungo passato di disagio).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Se è stata fatta una diagnosi, si informi su quale è. Altrimenti faccia una visita specialistica.
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Utente
Utente
Il mio medico di base è certo si tratti di depressione, e basa questa diagnosi soprattutto in riferimento alla mia storia passata.
Infatti ho assunto antidepressivi per un breve periodo, in relazione a una diagnosi di depressione che poi lo psichiatra che mi seguiva ritenne scorretta in relazione all'andamento dei sintomi che presentavo, che a suo parere sembravano maggiormente in relazione con disturbi ormonali. Perciò ritirò la prescrizione e mi seguì solo con un breve ciclo di psicoterapia.
Il mio medico di base ritiene di riferirsi a quella prima diagnosi, che la necessità di intraprendere la cura che mi ha prescritto sia immediata, e che consultare uno specialista sia un inutile indugio.


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Se il medico è certo della diagnosi ne prendiamo atto, gli aspetti che descriveva prima non richiamano elementi così a prima vista tipici della classica depressione maggiore.

Quali medicine le sono state prescritte ?
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Utente
Utente
Il fluoxeren, lo stesso antidepressivo che ho preso a suo tempo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Tenga presente che, se la depressione è di tipo bipolare, o se ci sono fenomeni di "agitazione"/aggressività, l'antidepressivo da solo potrebbe peggiorare questi aspetti, per il fatto che si tratterebbe di una diagnosi diversa in partenza.
Da quel che mi ha descritto riterrei utile sentire un parere specialistico.
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Utente
Utente
La ringrazio della risposta.
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