Sindrome amotivozionale !?!?
Ora non so più che fare, questa mattina sono andato dal medico curante a farmi prescrivere la seconda scatola di Cymbalta e il dottore mi ha domandato come andavo, io gli ho risposto che mi sembra di sentirmi un po’ meno giù di prima ma che mi sento anche un po’ “strano” e lui mi ha detto che probabilmente ho sbagliato ad andare dallo psichiatra a farmi segnare la cura perché lui mi conosce e dice che non ne avevo bisogno ed ora con il farmaco sto rischiando una, se ricordo bene, sindrome amotivozionale e mi ha detto che per chiarirmi le idee e risolvere il mio problema devo andare solo a fare psicoterapia.
A questo punto non so che pesci prendere perché anche per la vostra risposta precedente io mi ero convinto che avessi bisogno del farmaco ed ora mi ritrovo invece ad avere più dubbi di prima, incontrerò lo specialista a fine settembre per iniziare la psicoterapia e per il controllo sul farmaco e intanto non so se devo andare a destra, a sinistra, avanti o indietro. Mi son pentito di aver detto al mio medico che io penso che il mio caso è solo una questione di carattere perché se non gli avessi detto niente ora non avrei mille dubbi e pensieri nella testa. Adesso ho timore che l’antidepressivo invece di aiutarmi può mettermi completamente al tappeto causandomi questa sindrome amotivozionale che il medico di famiglia ha detto possibile perché ho detto che mi sento “strano” è questo significa che il farmaco mi sta generando un senso di ottundimento delle emozioni cioè le ovatta tutte.
Prima d’ora non ho mai sentito parlare o letto di questa sindrome amotivozionale.
Possibile che ho cercato di scrollarmi di dosso la malinconia e mi ritrovo invece ad assumere un composto chimico che peggiori la mia situazione ovattandomi le emozioni?
Cortesemente ringrazio per eventuale aiuto.
A questo punto non so che pesci prendere perché anche per la vostra risposta precedente io mi ero convinto che avessi bisogno del farmaco ed ora mi ritrovo invece ad avere più dubbi di prima, incontrerò lo specialista a fine settembre per iniziare la psicoterapia e per il controllo sul farmaco e intanto non so se devo andare a destra, a sinistra, avanti o indietro. Mi son pentito di aver detto al mio medico che io penso che il mio caso è solo una questione di carattere perché se non gli avessi detto niente ora non avrei mille dubbi e pensieri nella testa. Adesso ho timore che l’antidepressivo invece di aiutarmi può mettermi completamente al tappeto causandomi questa sindrome amotivozionale che il medico di famiglia ha detto possibile perché ho detto che mi sento “strano” è questo significa che il farmaco mi sta generando un senso di ottundimento delle emozioni cioè le ovatta tutte.
Prima d’ora non ho mai sentito parlare o letto di questa sindrome amotivozionale.
Possibile che ho cercato di scrollarmi di dosso la malinconia e mi ritrovo invece ad assumere un composto chimico che peggiori la mia situazione ovattandomi le emozioni?
Cortesemente ringrazio per eventuale aiuto.
[#1]
Gentile utente,
non mi è possibile interpretare che cosa intenda il suo medico curante con quanto le ha detto.
Le consiglio comunque di rivolgersi al suo psichiatra (quello che le ha prescritto il farmaco) al fine di chiarire in quella sede l'opportunità di continuare il farmaco, gli eventuali effetti collaterali e qualsiasi dubbio che in merito a quanto effettuato la possa riguardare.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
non mi è possibile interpretare che cosa intenda il suo medico curante con quanto le ha detto.
Le consiglio comunque di rivolgersi al suo psichiatra (quello che le ha prescritto il farmaco) al fine di chiarire in quella sede l'opportunità di continuare il farmaco, gli eventuali effetti collaterali e qualsiasi dubbio che in merito a quanto effettuato la possa riguardare.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Ex utente
Va bene gentile dottor Garbolino, seguirò il suo consiglio.
Grazie
ps: il medico curante mi ha detto che alcune volte gli antidepressivi possono provocare un ovattamento delle emozioni, ciò si chiama sindrome amotivazionale ed ha detto che io sto rischiando di "contrarla"; nè parlerò allo psichiatra anche perchè nell' ultima visita mi aveva detto che andava tutto bene.
Grazie
ps: il medico curante mi ha detto che alcune volte gli antidepressivi possono provocare un ovattamento delle emozioni, ciò si chiama sindrome amotivazionale ed ha detto che io sto rischiando di "contrarla"; nè parlerò allo psichiatra anche perchè nell' ultima visita mi aveva detto che andava tutto bene.
[#3]
Gentile utente,
innanzitutto mi viene spontaneo chiederle che tipo di specializzazione abbia il suo medico curante. Da come scrive potrebbe sembrare che ci sia un rapporto consolidato tra di voi, che lei sia suo paziente da un po' e che questo medico la conosca piuttosto bene... però nel caso della somministrazione di psicofarmaci credo che sia lo psichiatra ad aver maggior voce in capitolo!
Per quanto riguarda nello specifico la "sindrome amotivazionale", credo lei possa esporre al suo psichiatra le motivazioni per cui dice di sentirsi "strano", e valutare con lui di che si tratti. Questo tipo di farmaci produce necessariamente delle variazioni sul piano dell'umore, ma è importante che, in un momento evidentemente fragile, lei non si faccia condizionare temendo di accusare chissà quali altri sintomi strani o alieni!
Cerchi quindi di concentrarsi su come si sente realmente e si rivolga quindi al suo psichiatra, che saprà sicuramente affrontare con lei la situazione.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
innanzitutto mi viene spontaneo chiederle che tipo di specializzazione abbia il suo medico curante. Da come scrive potrebbe sembrare che ci sia un rapporto consolidato tra di voi, che lei sia suo paziente da un po' e che questo medico la conosca piuttosto bene... però nel caso della somministrazione di psicofarmaci credo che sia lo psichiatra ad aver maggior voce in capitolo!
Per quanto riguarda nello specifico la "sindrome amotivazionale", credo lei possa esporre al suo psichiatra le motivazioni per cui dice di sentirsi "strano", e valutare con lui di che si tratti. Questo tipo di farmaci produce necessariamente delle variazioni sul piano dell'umore, ma è importante che, in un momento evidentemente fragile, lei non si faccia condizionare temendo di accusare chissà quali altri sintomi strani o alieni!
Cerchi quindi di concentrarsi su come si sente realmente e si rivolga quindi al suo psichiatra, che saprà sicuramente affrontare con lei la situazione.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 03/08/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.