Manie di persecuzione

Gentile dottore,
le scrivo perchè credo oramai che mio marito soffra di manie di persecuzione.
Siamo sposati da due anni e abbiamo due spendide bambine di un anno e un mese.La situazione familiare si presenta quindi felice ma anche stressante al momento, e il fatto che lui abbia comportamenti e pensieri non proprio integri mi fa stare malissimo perchè avrei tanto bisogno della sua presenza e del suo conforto che invece mi manca(anche se lui sostiene il contrario).
Lui fa un lavoro per cui torna sempre verso le 19 la sera e non rientra mai a pranzo.
Quando eravamo fidanzati ha sofferto di gelosia ossessiva, per la quale dopo molte mie insistenze è andato da una psichiatra e ha preso farmaci...ha poi abbandonato la cura, e tra alti e bassi, ha poi definitavente superato tali ossessioni da solo dice lui(ma secondo me è stato determinante l'aiuto della dottoressa).Credevo che finalmente la nostra vita avesse preso una piega normale, ci siamo sposati ed ero felice, quando poi , prima della nascita della seconda bambina e in occasione della festa di compleanno di un anno della nostra prima figlia, ha avuto un attacco di panico...siccome vicino a casa nostra c'è una villa con dei cani che abbaiano distrurbando tutto il vicinato e soprattutto in concomitanza con il passaggio delle persone, e tutti gli invitati alla festa parlavano di questa situazione, lui ha creduto che si stessero riferendo a lui, quando parlavano dei cani che abbaiavano.In sostanza il cane che abbaia era una metafora per dire che lui abbaia, che si comporta male, e lui ha capito che tutti ne parlavano per voler fare capire a lui che deve comportarsi diversamente.Quando invece parlavano di cani che scappavano, lui credeva che si riferivano al suo cervello che scappa, che va appresso a cose insensate.Ora è anche convinto che tutti sappiano che soffre di fissazioni.Premetto che lui non ha nessun amico e non parla con nessuno.
Insomma ogni discorso sui cani è diventato a doppio senso e sempre riferito a lui!a questo si è aggiunta la convinzione che tutti, me compresa, lo prendiamo in giro, che nessuno gli vuole dire la verità sul perchè della messa in scena dei cani alla festa, che i miei genitori ascoltano da dietro la porta i discorsi(in questo periodo visto il mio imminente parto siamo stati in una casa attigua a quella dei miei), che il vicino chiamando il gatto "coccolino" si riferisce a lui,che a lavoro sappiano tutto, che io racconti tutto a mia madre..insomma qualsiasi discorso lo riguarda!stanotte c'erano dei cani vicino casa che abbaiavano e lui si è convinto che li avevano messi li i suoi parenti per lui.Mi sta facendo esaurire, non so come fare per convincerlo ad andare da un medico.Si puo risolvere il problema? se non curato dove lo può portare?come può risolverlo da solo?
Grazie
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

da solo non risolve nulla, deve ritornare possibilmente dalla psichiatra che lo ha già curato, tutta la famiglia dovrebbe cercare di convincerlo in tal senso spostando l'attenzione sullo stato attuale di sofferenza più che sulle idee deliranti, come sembrerebbero da quanto descrive,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

nel suo consulto del 2007 venivano indicate delle prescrizione che ad oggi suo marito non assume piu'.

I trattamenti di questo tipo possono essere interrotti solo due volte, la prima volta dopo circa un anno e al ripresentarsi dei sintomi, eventualmente dopo cinque anni senza alcun sintomo.

Altrimenti sono da considerarsi trattamenti continuativi.

Innanzitutto, porrei la questione sulla esattezza della diagnosi, le idee di riferimento costituiscono da sole un fenomeno psicotico, ma non e' detto che non siano gia' presenti altri elementi di tipo ossessivo che fanno considerare la diagnosi a cavallo tra i due disturbi.

Oltretutto, se suo marito riferisce che i suoi pensieri sono sostanzialmente assurdi puo' cercare di convincerlo a consultare uno specialista in modo da farli trattare adeguatamente.

Senza un trattamento adeguato la sintomatologia puo' allargarsi a numerose sfere di vita e rendere complicate le relazioni interpersonali di qualsiasi genere.
Il rischio e' la possibilita' di perdita di alcune funzioni fondamentali ed anche del lavoro.

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[#3]
Utente
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Grazie mille per le risposte ad entrambi.
Mio marito ieri e oggi mi ha detto che ha riflettuto su quello che ha pensato in questo periodo e si è reso conto che le sue sono solo idee folli e prive di senso, che è lui che ha costruito tutto.Mi ha detto che secondo lui è vero che le persone (ad esempio i colleghi)si sono accorte del suo stato,ma anche che le eventuali prese in giro sono una costruzione della sua testa, che non vaglia le frasi, ma le ricollega tutte senza rifletterci a l'idea su cui è fissato= mi vogliono prendere in giro, mi vogliono dire qualcos'altro con questa frase.
Ma è possibile che la superi così?
premetto che è una persona di grande intelligenza(non lo dico perchè è mio marito,o perchè è laureato,anche la dottoressa che lo seguiva lo confermava).
Volevo chiedere anche al dott.Ruggiero se poteva spiegarmi meglio il discorso dei farmaci che lui non assume più.
E inoltre volevo chiedere:come devo comportarmi?allo stato attuale, ogni volta mi dice qualcosa di insensato io cerco di fargli capire velocemente la stupidaggine dell'idea e la mancanza di concretezza e poi nella maggioranza dei casi lui lo riconosce(se ne sono capace cerco di fargli un ragionamento veloce e conciso).A volte però mi dice che non riesce a rendersi conto.
Ripeto sono due giorni che mi dice che è guarito e ha capito che è parecchio tempo che non ragionava concretamente e ora invece si è reso conto.
Grazie